Andre Greipel è imbattibile in volata: tris al Tour davanti a Degenkolb e Kristoff

Frazione di 183 chilometri da Mende a Valence, passaggio classico del Critérium du Dauphiné nella regione del Rodano. Prosegue la quattrogiorni di transizione dai Midi-Pyrénées alle Alpi con una tappa mossa nella prima parte e piana nel finale: tre ascese nei primi 70 chilometri - la Côte de Badaroux, il Col du Bez e il Col de la Croix de Bauzon - poi una lunghissima discesa di 60 chilometri prima del Gran premio della montagna di seconda categoria, il Col de l'Escrinet da Chauliac (7,9 km. al 5.8%), lontano dal traguardo veloce.

La fuga del giorno, con Ryder Hesjedal (Cannondale) Michael Rogers (Tinkoff-Saxo) Peter Sagan (Tinkoff-Saxo) Simon Geschke (Giant) Adam Yates (Orica GreenEdge) Lars Bak (Lotto Soudal) Thibaut Pinot (FDJ) il campione del mondo Michal Kwiatkowski e Matteo Trentin della Etixx-Quickstep, è di quelle da caccia grossa, ma gli interessi contrastanti del gruppo maglia gialla, fra l'andatura forzata dalla Katusha per Alexander Kristoff e i forcing in salita della Tinkoff-Saxo (nonostante la presenza in fuga di Sagan!) per disunire la squadra di Purito hanno spento le ambizioni dei battistrada a trenta dall'arrivo.

Nel finale, ci hanno provato prima Trentin e specialmente Zdenek Stybar, sparando "alla Martin" a tremila metri dal traguardo, ma il ritorno dei velocisti è stato inesorabile quanto il nono successo in carriera di Andre Greipel alla Grande Boucle. Peccato solo per l'assenza fra gli sprinter di Mark Cavendish, che a Valence aveva vinto nel 2010 battendo Petacchi e Farrar, oggi al gancio fra i Gpm e all'arrivo con oltre un quarto d'ora di ritardo. Domani si completa la transizione con una tappa al contrario (piatta nella prima parte e mossa nel finale) in cui i nuovi re delle Classiche, Degenkolb e Kristoff, potranno chiedere la rivincita.