Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Sciagurato Sagan, ancora in fuga e ancora secondo: stavolta lo beffa Ruben Plaza

Fabio Disingrini

Aggiornato 20/07/2015 alle 19:11 GMT+2

Ruben Plaza Molina della Lampre-Merida vince la sedicesima tappa del Tour de France attaccando i 20 compagni di fuga sull'ultimo Gpm e battendo Peter Sagan, per il terzo giorno consecutivo in fuga e al vano inseguimento in picchiata. Vincenzo Nibali guadagna nella discesa finale 28 secondi sul gruppo maglia gialla di Chris Froome, all'arrivo con 18'12 di ritardo dal vincitore

Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), 2e de la 16e étape du Tour de France à Gap

Credit Foto AFP

Il cuore dice Peter Sagan, la ragione scrive Ruben Plaza Molina vincitore della sedicesima tappa del Tour de France di 201 chilometri da Bourg-de-Péage a Gap, ultima delle 4 di transizione prima delle grandi salite alpine. Veterano spagnolo della Lampre Merida, Plaza torna a vincere in un grande giro a 10 anni dalla ventesima frazione della Vuelta a España 2005 e batte Peter Sagan, per la quinta volta secondo in questa Grande Boucle.
La fuga all’arrivo si decreta già a metà tappa dopo i primi 100 chilometri in leggera ascesa, perché alla dozzina di corridori in fuga dalla prima ora di corsa - Bob Jungels (Trek) Marco Haller (Katusha) Simon Geschke (Giant) Thomas De Gendt (Lotto Soudal) Nelson Oliveira (Lampre Merida) Ruben Plaza (Lampre Merida) Andriy Grivko (Astana) Christophe Riblon (AG2R LaMondiale) Serge Pauwels (MTN Qhubeka) Pierrick Fedrigo (Bretagne) Daniel Navarro (Cofidis) e la maglia verde Peter Sagan della Tinkoff-Saxo - s’aggiungono altri 11 contrattaccanti Markel Irizar (Trek), Thomas Voeckler (Europcar), Jarlinson Pantano (IAM), Michal Golas (Etixx-Quickstep), Daniel Teklehaimanot (MTN Qhubeka), Edvald Boasson-Hagen (MTN Qhubeka), Pierre-Luc Périchon (Bretagne), Luis Angel Mate(Cofidis), Imanol Erviti (Movistar), l’inossidabile Adam Hansen (Lotto Soudal) e il nostro Matteo Trentin della Etixx-Quickstep.
picture

Peter Sagan sur la 16e étape du Tour de France 2015

Credit Foto AFP

Iron man delle due ruote, Adam Hansen ha completato al Giro d'Italia il suo undicesimo Grand Tour consecutivo fra Corsa Rosa, Grande Boucle e Vuelta sigillando un record assoluto con 2 vittorie di tappa (Pescara 2013 e  Cangas do Morrazo 2014) fra i suoi doveri di gregariato. Hansen ha attaccato i compagni di fuga in coppia con Marco Haller, campione nazionale austriaco, ma quando la fuga inizia la scalata del Col de Manse (8,9 chilometri al 5.6%) con 20 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla, Hansen e Haller vengono subito ripresi e i grimpeur rompono gli indugi, perché gli ultimi 10 chilometri sono in discesa e qui si decide la tappa. Il gruppo in fuga si dimezza sul Gpm e all’inseguimento di Ruben Plaza restano in 9 fra ripetuti scatti. Sono Geschke, Pantano, Mate, Jungels, Voeckler, Riblon, De Gendt, Teklehaimanot e naturalmente Peter Sagan: marcatissimo, senza cambi e perfino insultato (da Riblon) in chiusura sugli allunghi.
Così, Ruben Plaza può scollinare sul Col de Manse con un minuto di vantaggio e, quinto mondiale a cronometro nel 2005, vincere in solitaria sul traguardo di Gap regalando alla Lampre Merida, unica squadra italiana al via, il primo successo in questo Tour. Per Peter Sagan, comunque spettacolare all'inseguimento in picchiata, si tratta invece del 23esimo piazzamento fra i primi 5 di tappa dalla sua ultima vittoria francese nella settima del 2013... E i suoi secondi posti alla Grande Boucle diventano 16. Intanto Greg Van Avermaet, che l'aveva beffato venerdì a Rodez, non ha firmato stamattina lasciando il Tour per l'imminente parto della moglie.
Infine, il gruppo maglia gialla giunto al traguardo con un ritardo di oltre 18 minuti: davanti a loro Vincenzo Nibali, che attacca in discesa guadagnando 28 secondi sui leader della classifica generale. E proprio in discesa, Geraint Thomas si rende protagonista (suo malgrado) di un spaventoso incidente, volando oltre il guard rail e sfiorando un palo telegrafico prima dell'"atterraggio". Il corridore britannico del Team Sky viene urtato da Warren Barguil vicino a dove, nel 2003, Joseba Beloki s'è rotto il femore scivolando in discesa e costringendo Armstrong a un incredibile cross country. Geraint Thomas, illeso, ha poi completato la sedicesima tappa del Tour de France e domani riposerà con tutto il resto del péloton.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità