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Tappa a Romain Bardet; Quintana e Valverde neutralizzano gli attacchi alla maglia gialla

Fabio Disingrini

Aggiornato 23/07/2015 alle 18:41 GMT+2

Romain Bardet vince la diciottesima tappa del Tour de France con 7 Gpm alpini: l'enfant prodige del ciclismo francese trionfa con un giorno di ritardo, atteso ieri nell'esatta repilca della tappa vinta un mese fa al Delfinato. Intanto, la Movistar marca in salita Contador e Nibali, disinnescando ogni attacco alla maglia gialla di Chris Froome in proiezione doppio podio

Romain Bardet, vainqueur à St-Jean-de-Maurienne sur le Tour 2015

Credit Foto AFP

Quintana marca Contador e Valverde marca Nibali: la Movistar corre per due uomini sul podio e il primato della classifica a squadre. É questa l'inerzia del Tour de France alpino, “in concorso di colpa” con la forza esagerata di una maglia gialla scortata dal Team Sky. Chris Froome è inattaccabile e inattaccato e gli attacchi da lontano di Contador, rilanciati da Nibali, sono micce corte fra le barricate alpestri: vincono la tattica e una corsa in difesa di riflesso; perde lo spettacolo della Grande Boucle.
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Allineati sulle strade del Tour de France 2015, i primi 3 della classifica generale dopo la diciottesima tappa: Froome, Quintana e Alejandro Valverde

Credit Foto EFE

Romain Bardet, francese ventiquattrenne della AG2R LaMondiale, vince intanto la diciottesima tappa del Tour de France confermandosi il miglior talento del ciclismo transalpino. Enfant du pays, Bardet era atteso ieri nell'esatta repilca della frazione vinta un mese fa al Critérium du Dauphiné (la Digne Les Bains-Pra Loup) dopo un successo già sfiorato nel Mandela Day, e invece ha scelto un'altra discesa per il suo primo trionfo al Tour de France. Joaquim Rodriguez è invece il protagonista della prima parte della diciottesima tappa, transitando in testa sui primi 5 Gpm di seconda e terza categoria (il Col Bayard, la Rampe du Motty, la Côte de la Mure, il Col de Malissol e il Col de la Morte) per la nuova leadership della classifica scalatori a pari merito con Bardet.
Purito è fra i 30 attaccanti in fuga dalla prima ora di corsa, con partenza in salita a Gap e gli uomini dei grandi capitani in proiezione finale: Jakob Fuglsang della Astana per Nibali, Roman Kreuziger e Michael Rogers della Tinkoff-Saxo per Contador, Jonathan Castroviejo e Winner Anacona della Movistar per Quintana e Valverde. Con i gregari, due vincitori di tappa in questa edizione del Tour (Rohan Dennis e Ruben Plaza), Andrew Talansky, ieri secondo a Pra Loup, il vincitore della mitica tappa dello Stelvio (Giro d'Italia 2012) Thomas De Gendt, il nostro Damiano Caruso, la solita coppia Hesjedal-Martin della Cannondale oltre a una schiera di francesi in cerca di gloria terrena e divisi fra AG2R LaMondiale (Bardet e Riblon con Bakelants) ed Europcar (Rolland, Gautier, Sicard, Voeckler) e allo stoico Thibaut Pinot.
Il gruppo in fuga si sgretola dopo i primi 5 Gpm, in discesa dal Col de la Morte e così, all'imbocco della lunghissima salita del Col du Glandon di oltre 20 chilometri (Hors Catégorie irregolare al 5%), restano 10 battistrada reduci: Rodriguez, Talansky, Fuglsang, Barta, Plaza, Voeckler, Herrada Lopez, Anacona, Daniel Martin e Damiano Caruso. Cosa succede invece nel gruppo maglia gialla? Che il suo ritardo oscilla fra i 5 e i 3 minuti a seconda dell'andatura di conserva, e in protezione di Chris Froome, del Team Sky o di quella più sostenuta della Trek e della Giant Alpecin per l'interesse dei suoi capitani (Mollema e Warren Barguil) nella top-ten generale.
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Froome, Valverde, Quintana y Contador en el Tour de Francia 2015

Credit Foto AFP

A 45 chilometri dall'arrivo e sulle pendenze più dure dell'HC, Alberto Contador accende la miccia della seconda tappa alpina attaccando da lontano: in piedi sui pedali e via, con un ginocchio incerottato per la caduta in discesa di ieri. Vincenzo Nibali scatta di rilancio, ma i Movistar fanno il gioco della maglia gialla mentre Romain Bardet scollina in testa al Col du Glandon e, come al Giro del Delfinato, si lancia in picchiata per l'impresa. Formidabile discesista, le sue linee sono perfette, Bardet taglia le curve e rilancia sui pedali ricamando il margine che gli permette di scalare i 18 tornanti di pendenza in doppia cifra dei Lacets de Montvernier, la suggestiva ultima salita di tappa.
Uno straordinario Alberto Contador sferra l'attacco alla maglia gialla anche sui tornanti più duri dei Lacci delle scarpe, ma Quintana gli risponde subito e Froome risale d'andatura chiudendo anche per oggi la questione overall. Sul traguardo di Saint-Jean-de-Maurienne, vince Romain Bardet con 33 secondi di vantaggio su Pierre Rolland e 59" su Winner Anacona della contestata Movistar. Il gruppo maglia gialla chiude a 3 minuti con Quintana, Nibali, Contador ripreso e Valverde rientrato. Niente di nuovo sul fronte occidentale.
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