Niente poker per Sagan! Arnaud Démare vince la volata di Pau e spazza le polemiche

Andre Greipel, che s'è ritirato sull'Alpe d'Huez aveva accusato ieri sera: «Qualcuno dovrebbe dire alla Groupama-FDJ e ad Arnaud Démare che c’è il tracciamento GPS al Tour. Complimenti per aver perso nove minuti in 17 chilometri di salita da Nairo Quintana». Da una settimana, in effetti, lo sprinter francese si staccava dal gruppo a pochi chilometri, se non metri, dalla partenza di tappa.

Come a Mende sulle Alpi: ultimo. Come a Bagnères-de-Luchon sui Pirenei, a 41 minuti da Alaphilippe e 10 minuti dal penultimo. La risposta a Greipel rigorosamente, e prontamente, su Twitter: «Mi fa piacere sapere che non mi rispetti, tanto quanto io rispetto te. Pensavo fossi più intelligente. Ci sono membri della giuria ovunque e in ogni momento. Ti manderò i miei files, dato che sei un esperto, vediamo cosa ne pensi».

Morale della favola: le scuse di Greipel. Replica di Demare: la volata di Pau. La Groupama-FDJ lavora tutto il giorno e il suo ultimo uomo, grande Jacopo Guarnieri, gli spalanca il traguardo dei 50 successi in carriera: il velocista francese disegna l'ultima curva, colpisce il pedale e batte Laporte e Kristoff. Il dolorante Sagan, bendato dappertutto per la caduta di ieri in discesa, salta di ruota in ruota ma perde l'ultima buona e a cento metri dal traguardo si rialza: oggi non va. L'ardito Sonny Colbrelli c'è sempre ma è quinto dietro a Boasson-Hagen.

Non proprio una frazione di trasferimento, ma di certo un boccata d’aria per gli uomini di classifica dopo le fatiche alpine, prima del Tourmalet: 171 km che portano la Grande Boucle da Trie-sur-Baïse, inedito del Tour, a Pau che invece è città di tappa per la 70a volta. Senza particolare altimetria (solo due Côtes di quarta categoria) e Parigi a parte, oggi c'è stata l'ultima volata perché domani il Tour de France torna a salire nell'attesissimo tappone del Tourmalet.