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Lefevre su Jakobsen: “Ha un solo dente e 130 punti di sutura, è terribile”

Giulia Cicchinè

Aggiornato 28/08/2020 alle 09:22 GMT+2

Patrick Lefevre è stato a trovare Fabio Jakobsen ed è uno dei primi che ne riporta le condizioni ancora gravi dopo un mese dall’incidente al Giro di Polonia: “Mi ha scioccato il numero di cicatrici, dovrà comunque sottoporsi ad un nuovo intervento. Evenepoel? Sta meglio di Fabio ma avrei potuto fare due funerali in 10 giorni”

Fabio Jakobsen spricht über seinen schweren Unfall

Credit Foto Getty Images

Il patron della Deceuninck Quick-Step, Patrick Lefevre, è il primo a dare aggiornamenti su Fabio Jakobsen, il ciclista del Wolfpack ricoverato all’ospedale dopo la drammatica caduta nella prima tappa del Giro di Polonia.
Jakobsen, dopo essere uscito dal coma, non è più in pericolo di vita ma le sue condizioni restano comunque gravi e lo stesso Lefevre, come racconta a HLN, pur speranzoso non smette di lottare con il campione olandese: "Una corda vocale è paralizzata. La ferita che aveva al collo è stata curata e ora è chiusa. Sono scioccato dal numero di cicatrici"
Aveva 130 punti di sutura in faccia, ha ancora un solo dente, il suo palato è danneggiato e ha bisogno di un nuovo intervento chirurgico. È uno spettacolo terribile. Adesso speriamo che si riprenda. Ma sarà un processo per cui ci vorranno mesi
Lefevre è schietto ma ammette di essere scioccato dalle condizioni di Jakobsen, anche perché il dolore per quanto accaduto al Polonia si somma a quello successo a Remco Evenepoel al Giro di Lombardia.
"Fabio sta molto peggio di Remco, le cui fratture possono guarire velocemente: se segue il programma di riabilitazione, per Evenepoel sei settimane saranno sufficienti. Ma per Fabio servirà molto più tempo"
Nonostante tutto però, il patron della Deceuninck che ha perso pezzi importanti in pochissimo tempo, non può che ritenersi fortunato:
Avrei potuto avere due funerali in dieci giorni
Un’intervista che arriva a margine della presentazione del BinckBank Tour, definita da molti la classica più sicura dei Paesi Bassi del 2020. Gli alberi degli ultimi 3km e i 65 punti pericolosi della gara, sono stati coperti da totem in plastica riutilizzabili presentati in occasione della corsa stessa.
La sicurezza è uno degli argomenti all’ordine del giorno per tutti patron delle squadre World Tour che guardano verso il Tour de France (29 agosto - 20 settembre su Eurosport) per rendere più sicura anche la Grande Boucle.
“Tutto ciò che può migliorare la sicurezza deve essere utilizzato. La segnalazione degli ostacoli sulla strada potrebbe essere migliore. Si possono usare anche reti di sicurezza come nello sci, Remco Evenepoel ne avrebbe beneficiato. Il ciclismo è uno sport pericoloso. Spetta agli organizzatori e ai corridori ridurre al minimo il pericolo”.
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Evenepoel, vittoria con dedica "da pelle d'oca" a Jakobsen al Giro di Polonia

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