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Tour de France - Nairo Quintana si difende: "Non mi sono mai dopato"

Luca Stamerra

Aggiornato 23/09/2020 alle 13:34 GMT+2

Tour de France - Dopo l'interrogatorio di lunedì 21, Nairo Quintana è stato sentito dalla Gendarmeria di Marsiglia a seguito delle presunte sostante dopanti trovate in una perquisizione dello scorso 16 settembre. Il corridore colombiano si difende ed è sicuro che verrà chiarito questo "malinteso".

Nairo Quintana sur les pentes de Peyresourde

Credit Foto Getty Images

Non mi sono mai dopato in tutta la mia carriera. Non ho nulla da nascondere. [Nairo Quintana]
Il caso Quintana non si è ancora spento. Nonostante non ci siano prove sufficienti per muovere una vera e propria accusa, continuano le indagini della Gendarmeria francese, a seguito della perquisizione delle camere di albergo di Nairo Quintana, Dayer Quintana e Winner Anacona. La polizia di Marsiglia, infatti, avrebbe trovato presunte sostanze dopanti nelle valigie dei tre corridori dell'Arkéa Samsic lo scorso 16 settembre, giorno in cui si è corsa la 17a tappa del Tour de France, con arrivo al Col de la Loze (la tappa regina dell'ultima edizione). Non solo, anche oggi i due Quintana sarebbero stati sentiti dagli inquirenti per un secondo interrogatorio.
Nella notte è arrivato un comunicato redatto dallo stesso Quintana, vincitore del Giro d'Italia 2014 e della Vuelta 2016, con il colombiano che ha voluto rimarcare la sua estraneità ai fatti e di non essersi mai dopato durante la sua carriera di corridore.
Il comunicato di Nairo Quintana
La Gendarmeria francese ha effettuato una perquisizione nell'hotel dove soggiornava la mia squadra mercoledì 16 settembre a Meribel, dopo la fine della tappa del Tour de France. Quel giorno le autorità sono entrate nella mia stanza e hanno sequestrato integratori vitaminici perfettamente legali, anche se forse non familiari alle autorità francesi. Questo è il motivo principale per cui è occorso tempo per chiarire tutto ciò che è accaduto. Per evitare dubbi, vorrei confermare che non sono mai state trovate sostanze dopanti
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Vorrei anche chiarire un malinteso. Né durante il recente Tour né durante altre gare precedenti, ho mai consultato assistenti o personale che non facevano parte della squadra. Non ho mai avuto nulla da nascondere. Ieri, su nomina delle autorità francesi - e volontariamente - sono comparso davanti alla Procura della Repubblica per rispondere a tutte le loro domande in modo chiaro e con la coscienza pulita. A questo proposito, va sottolineato che non sono stato oggetto di alcuna accusa da parte delle autorità. Da parte mia sono e sarò pronto a rispondere a qualsiasi domanda del Pubblico ministero come ho fatto lunedì e martedì
Sono stato un ciclista pulito per tutta la mia vita sportiva e ho un passaporto biologico impeccabile. Voglio far capire al pubblico, ai miei tifosi e agli appassionati di ciclismo che mai in tutta la mia carriera - juniores, Under 23 e professionista - ho utilizzato sostanze illegali tali da migliorare le mie prestazioni sportive e che tradiscono i principi del sport
Per il momento è in corso un'indagine preliminare, ho risposto a tutte le domande e ai dubbi e sono disposto a continuare a farlo su base volontaria fino a quando l'intera situazione non sarà chiarita sulla base del fatto che non ho mai usato sostanze dopanti e nessuna sostanza illegale è stata trovata nelle indagini della polizia. Io, senza paura, continuerò ad essere forte, difenderò la verità e continuerò per la mia strada, anche se la folla, a volte, prende un'altra direzione
Intanto, restano in custodia cautelare il medico personale e il massaggiatore personale di Nairo Quintana che erano stati fermati dalla Gendarmeria di Marsiglia in data 21 settembre (più precisamente dall'Oclaeps, l'ufficio centrale per la lotta contro gli attacchi all'ambiente e alla salute pubblica). L'Arkéa Samsic, sostanzialmente, se n'è lavata le mani: dà supporto ai suoi corridori, ma precisa che i due fermati non avevano nessun rapporto diretto col team e non venivano alcun modo stipendiati per la loro collaborazione con i fratelli Quintana.
Quintana ora attende il lasciapassare per sbarcare in Italia, in quanto il colombiano è stato convocato dalla propria Nazionale per correre il Mondiale di Imola, con la prova su strada prevista per domenica 27 settembre.
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