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Tour de France, Damiano Caruso positivo al Covid: primo ritiro in carriera in un Grande Giro

Stefano Dolci

Aggiornato 21/07/2022 alle 14:59 GMT+2

TOUR DE FRANCE - Il 34enne corridore siciliano della Bahrain-Victorius alla vigilia dell'ultima tappa pirenaica del Tour 2022 si arrende al Covid ed abbandona la corsa. In classifica era 22° assoluto a 1 ora, 7 minuti e 38 secondi dal leader Vindegaard. In 16 partecipazioni a uno dei Grandi Giri è la prima volta che si ritira.

Comincia la salita, parte subito Damiano Caruso

C’è sempre una prima volta, dice il vecchio adagio. Damiano Caruso però in cuor suo sperava che non sarebbe arrivata proprio a 34 anni e alla 16esima partecipazione a una grande corsa a tappe, purtroppo però il siciliano della Bahrain-Victorius alla vigilia dell’ultima frazione pirenaica del Tour de France 2022, alza bandiera bianca e si ritira. A sopraffarlo è stata la positività al Covid, come ha comunicato la squadra in un comunicato stampa in cui parla di sintomi lievi e precisa come tutti i restanti membri della squadra e dello staff siano risultati negativi ai tamponi di controllo.
Il 34enne corridore azzurro, immediatamente isolato, non ha potuto così prendere il via della 18a tappa della Grande Boucle. Il vicecampione del Giro d’Italia 2021 e decimo classificato del Tour 2020 in queste due settimane e mezzo di gara aveva provato più volte a saggiare la propria gamba e anche ad andare in avanscoperta per tentare almeno di vincere una tappa ma non era mai riuscito a trovare la zampata giusta. Questo sfortunato stop interrompe a 15 la striscia immacolata di Grandi Giri iniziati e conclusi ma non macchia minimamente il percorso di uno dei corridori di riferimento del nostro movimento, a cui vanno i migliori auguri di pronta guarigione di tutta la redazione.

Restano 10 italiani

Il plotone di corridori azzurri ancora presenti al via di questa edizione del Tour resta così composto da 10 elementi: Velasco, Bettiol, Pasqualon, Ciccone, Sbaragli, Cattaneo, Bagioli, Ganna, Dainese e Mozzato. Nelle settimane precedenti si erano già ritirati Oss, Felline e Moscon, mentre Trentin e Battistella non avevano potuto proprio prendere il via causa positività al Covid. La speranza è che da qui a domenica, quando calerà il Tour de France n° 109, si possa rompere quel digiuno di successi italiani che dura ormai 1089 giorni e la bellezza di 60 tappe, da quando cioè il 27 luglio 2019, a Val Thorens nell’ultima frazione di montagna prima di Parigi, Vincenzo Nibali, colse quello- ad oggi - resta l’ultimo successo di un corridore tricolore nel Giro di Francia.
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