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Tour de France, le pagelle della 1a tappa - Lampaert a sopresa, Pogacar guadagna già sui rivali: promossi e bocciati

Luca Stamerra

Pubblicato 01/07/2022 alle 22:04 GMT+2

TOUR DE FRANCE - Tante sorprese nella cronometro inaugurale della Grande Boucle. Filippo Ganna o Wout van Aert? No, a vincere - e ad indossare la prima maglia gialla - è Yves Lampaert che ha battuto tutti, scegliendo il momento giusto per partire (il belga ha corso su asfalto ormai asciugato). E, intanto, Pogacar ha già inflitto dei distacchi ai propri rivali, Roglic e Vingegaard compresi.

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Va già in archivio la prima tappa del Tour de France, la cronometro di Copenaghen, che ha visto il trionfo - anche un po' a sorpresa - di Yves Lampaert. Sì il belga è stato campione nazionale a cronometro (e in Belgio non si scherza), ma non era di certo lui il favorito considerando la presenza di Filippo Ganna e Wout van Aert. Un po' l'asfalto bagnato, un po' la foratura nel finale, il campione del mondo si è dovuto accontentare solo del 4° posto, ma Ganna non cerca scuse e ha fatto i complimenti agli avversari. Festeggia già Pogacar? Beh, lo sloveno ha già guadagnato su tutti i rivali, Roglic compreso. Certo, non si decideva oggi il Tour, ma gli avversari devono già inseguire. Non il massimo.

I promossi

Yves Lampaert

Che dire, bravissimo. Un'intera vita spesa per gli altri, il classico gregariaccio per tutte le stagioni in casa Quick Step. Di tanto in tanto si concede il lusso di vincere una cronometro. Sì questa non è la prima volta per Yves Lampaert che fino a qualche giorno fa è stato campione nazionale belga a cronometro (e non è uno scherzo in quel Paese) prima di essere battuto da Evenepoel quest'anno. Sono 5 le crono vinte in carriera da Lampaert, la 2a stagionale e si è preso il lusso di mettersi alle spalle campione europeo a crono, campione olimpico a crono e campione del mondo a crono. Chapeau!
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Tadej Pogacar

Tra gli uomini di classifica è quello che esce meglio e dire che sembrava passeggiasse nella prima parte non volendo rischiare nulla. Intanto ha già messo distanza tra sé e i rivali, oltre al 2° posto di giornata e alla maglia bianca di miglior giovane. Vingegaard è finito a 8'' da Tadej Pogacar, Roglic a 9''. Ancora peggio gli altri: Adam Yates a 16'', Geraint Thomas a 18'', Vlasov a 24'', Daniel Martínez a 37'', Bardet a 38'', Quintana a 42'', Gaudu a 43'', Jack Haig a 44'', Damiano Caruso a 48'', Enric Mas a 49'', Ben O'Connor a 54'', Guillaume Martin a 56'', Uran addirittura a 1'07''. Il Tour non è già finito ok, però insomma, tutti già ad inseguire.

Mathieu van der Poel

Il tiro e molla nel finale ci ha fatto quasi dimenticare la super performance di Mathieu van der Poel nella prima parte di crono. Anche lui paga il momento di asfalto bagnato e di pioggia, ma il neerlandese ha fatto qualcosa di magico nella prima ora tra curve mozzafiato e rischi clamorosi ad ogni angolo di strada. Chiude 5° a 13'' e lui si è fatto la crono proprio sotto la pioggia. VDP si conferma nuovamente animale nelle crono corte e con un pelo di esperienza in più potrà davvero provare a vincerle nei prossimi anni.
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I bocciati

Le scelte delle squadre dettate dal meteo

Abbiamo fatto tutto un discorso sul fatto che i big e i favoriti partissero all'inizio per non beccarsi il maltempo alla fine... Con le squadre che 'sacrificavano' i non big, proprio per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Alla fine è stato tutto il contrario. Il maltempo c'è stato all'inizio e questo ha inficiato sulla prova. Roglic e Geraint Thomas hanno corso su asfalto bagnato, come Pogacar, ma nei confronti del corridore dell'UAE Emirates si sono ritrovati sotto un acquazzone molto fastidioso. Bravissimo Lampaert, ma il belga nei confronti di Ganna e van Aert ha corso su asfalto asciutto. Non stiamo parlando male dei corridori, ma dei servizi meteo scelti dalle squadre. In molte escono male da questa crono e devono già riorganizzarsi.
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Ben O'Connor

Non è il peggiore a livello tra i big (quello è stato Uran), ma ci aspettavamo qualcosa di più dall'australiano 4° al Tour de l'anno scorso e 3° all'ultimo Giro del Delfinato. Il corridore dell'AG2R ha già pagato 54'' nei confronti di Pogacar, ma non tocca a lui sfidare lo sloveno. Ben O'Connor, però, deve inseguire anche tutti gli altri e una crono così non dà morale per i prossimi giorni. Non la crono che sperava di fare.

Caruso-Haig ma...

Male anche la coppia della Bahrain Victorious. Jack Haig paga 44'' da Pogacar, Damiano Caruso addirittura 48'', lui che a crono non va male. L'inizio non è stato dei migliori per i corridori della Bahrain Victorious, anche se c'è un però. Non possiamo far finta che non sia successo nulla negli ultimi giorni con le perquisizioni nelle camere d'albergo della Bahrain. Dai corridori ai componenti dello staff, come coda all'indagine fatta partire lo scorso anno dalla Procura di Marsiglia. Sembra quasi un accanimento e questo si risente in corsa.
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