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Tour de France, pagelle tappa 9 - Vingegaard crede ancora alla sfida con Pogacar, rinascita Jungels: promossi e bocciati

Luca Stamerra

Pubblicato 10/07/2022 alle 21:18 GMT+2

TOUR DE FRANCE - Cala il sipario sulla prima settimana di Tour, settimana che si chiude con l'incredibile successo di Bob Jungels. Incredibile perché era dal 2017 che non vinceva in un Grande Giro ed erano tre anni che non riusciva proprio ad essere competitivo (per svariati problemi di natura fisica). Continua la lotta a due per la maglia gialla, con Vingegaard che ci crede ancora (e fa bene...).

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Si è chiusa la prima settimana di Tour con diverse conferme, ma anche tante sorprese. Due di queste le abbiamo viste proprio durante l'ultima tappa di Châtel con Bon Jungels e Thibaut Pinot che sono tornati competitivi per vincere una tappa di un Grande Giro. Una cosa impossibile alla vigilia? Beh sì, considerando che entrambi - a causa di diversi problemi fisici - non erano più riusciti a farsi vedere nelle prime posizioni e, a volte, neanche a finire le gare a cui avevano preso parte. Poi c'è la solita lotta per la maglia gialla. Già definita? Sì, difficile che Pogacar possa perderla, ma Vingegaard non molla e fa bene a non mollare perché non si sa mai...
Il Tour è già finito?

Promossi

Bob Jungels

C'è poco da dire: grande Bob Jungels. Non vinceva in un Grande Giro dalla tappa di Bergamo del 21 maggio 2017. Eravamo al Giro d'Italia e il lussemburghese faceva anche classifica generale, e classifica di alto livello (si piazzò 7° quella volta). Negli ultimi anni però il calvario, fatto di tanti infortuni che ne hanno minato anche la mentalità. Quest'anno voleva ripartire ma, comunque, ha incontrato diverse difficoltà. Basti pensare la positività al covid proprio alla vigilia di questo Tour, poi - per sua fortuna - la possibilità di partecipare alla crono iniziale perché “non contagioso”. Ad una settimana di distanza, è clamoroso questo suo successo in una tappa comunque molto impegnativa, con quasi 4000 metri di dislivello. Chapeau!
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Thibaut Pinot

Rinascita Jungels, ma anche rinascita per Thibaut Pinot. Non serve per forza vincere per trovare le sensazioni di un tempo. Anche Pinot è stato competitivo e ha lottato fino all'ultimo per vincere la tappa di Châtel. Avrà sbagliato qualcosa? Può darsi, magari il momento in cui partire, magari ha aspettato troppo, ma era lì. E quando il gruppo stava per rimontare, lui ha preso e si è lanciato all'inseguimento di Jungels rendendogli la vita difficile. Insomma, un Pinot d'annata. Bravo, ci riproverà.
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Jonas Vingegaard

Abbiamo usato tutti gli aggettivi possibili per definire Pogacar, ma è anche giusto premiare quello che è stato l'unico vero rivale in questo Tour. Jonas Vingegaard che, a parte gli abbuoni, gli unici secondi che ha perso sono stati quelli della tappa del pavé a causa della foratura. Il danese però c'è ancora e crede ancora a questa sfida, anche se deve già rimontare 39''. Anche oggi, però, è stato attento e reattivo. Pogacar ha guadagnato su tutti, non su Vingegaard che si dimostra il suo unico rivale.
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Bocciati

Daniel Martínez

I risultati della primavera ci avevano dato un Daniel Martínez completamente differente. Il vincitore del Giro dei Paesi Baschi doveva essere il capitano più credibile in casa Ineos Grenadiers, ma non era stato perfetto in questo avvio di Tour. Poco male, ce l'avevano dato in crescita, ma nell'ultima tappa della prima settimana perde più di 16 minuti. C'è davvero da indagare sul perché di questa debacle, per capire se il colombiano non stia proprio male. Resta però la bocciatura di uno che sognava di fare il capitano e che, invece, tornerà a fare il gregario.

Lennard Kämna

Le fatiche di La Planche des Belles Filles si fanno sentire ancora? Molto probabile ma, considerando, la condizione deficitaria di Vlasov dopo la caduta, la Bora Hansgrohe doveva inventarsi qualcosa in questa tappa, per cercare almeno una vittoria. Lennard Kämna era il candidato ideale per questa frazione, ma non si è neanche presentato nella corposa fuga di giornata. Una mezza delusione.

Franck Bonnamour

Finalmente abbiamo rivisto il super combattivo del Tour de France 2021. Era stato un Tour, finora, anonimo per Franck Bonnamour, ma il corridore della B/B Hotels era riuscito ad entrare nella fuga in una delle tappe più idonee ad azioni da lontano. Il problema è che il 27enne francese si è sciolto come neve al sole e, al primo GPM, è tornato indietro facendosi riassorbire dal gruppo. Ce lo ricordavamo diverso...

Dove vedere il Tour de France in diretta tv e live streaming

Il Tour de France 2022 sarà trasmesso in DIRETTA integrale su Eurosport 1 (Canali 210 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France, dal km 0 e senza pubblicità, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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