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Ciclismo, Tour de Romandie: Woods vince la quarta tappa e prende la maglia, Thomas cade ai -50 metri

Marco Castro

Aggiornato 01/05/2021 alle 16:39 GMT+2

TOUR DE ROMANDIE - Finale clamoroso nella quarta tappa con arrivo in quota a Thyon: Geraint Thomas e Michael Woods fanno la differenza in salita e si giocano il successo allo sprint, ma il gallese cade a 50 metri dal traguardo e consegna il successo al rivale, che si prende anche la maglia gialla. Quinto Masnada, Caruso ottavo davanti all'ex leader Soler. Domenica la cronometro decisiva.

Michael Woods

Credit Foto Getty Images

Pazzesco, pazzesco davvero il finale della quarta tappa del Tour de Romandie! Nella frazione regina di questa edizione esulta Michael Woods, che si prende successo parziale e maglia gialla ai 2088 metri di Thyon, per la sua ottava vittoria in carriera. Ma il colpo di scena più clamoroso di una giornata durissima arriva 50 metri prima dell'agognata linea d'arrivo, dove Geraint Thomas, che col canadese aveva fatto la differenza in salita, perde il controllo della bicicletta durante la volata e finisce malamente a terra, consegnando il successo al rivale su un piatto d'argento. Il gallese si rialza e taglia il traguardo per terzo, superato anche da Ben O'Connor. Una beffa incredibile, quando aveva già in tasca almeno la testa della generale. La buona notizia è che nella cronometro di Friburgo dovrà recuperare solo 11 secondi al vincitore di giornata per conquistare la corsa.
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Finale folle a Thyon! Thomas scivola sul più bello, vince Woods

La nuova classifica generale

1. M. WOODS17h37'35''
2. G. THOMAS+11''
3. B. O'CONNOR+21''
4. M. SOLER+33''
5. R. PORTE+36''
6. F. MASNADA+45''
7. I. IZAGIRRE+48''
8. L. HAMILTON+49''
9. D. CARUSO+1'04''
10. W. KELDERMAN+1'58''

La tappa

È il giorno della verità sulle strade del Romandia. Perché se è vero che la cronometro di Friburgo di domenica avrà l’ultima parola, questa è il tappone di montagna che può rovesciare senza appello la classifica generale: cinque Gpm, di cui tre di prima categoria e l’arrivo ai 2088 metri di Thyon. La Movistar tiene a bada la fuga sulla prima facile salita, ma subito dopo dà il benestare a questi sette attaccanti: Magnus Cort-Nielsen (Education First), Kobe Goossens e Matthew Holmes (Lotto-Soudal), Simone Petilli (Wanty-Gobert), Simon Pellaud (Swiss Cycling), Mads Wurtz Schmidt (Israel) e Josef Cerny (Deceuninck-Quick Step)
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Tour of Romandie 2021

Credit Foto Getty Images

Dopo giorni di macchia nera Ineos in testa al gruppo, tocca proprio la squadra di Marc Soler condurre l’inseguimento. I fuggitivi guadagnano anche sei minuti di margine, lottando sia con le salite che con un meteo che propone ancora pioggia e nebbia. Nella parte centrale della corsa l’unico colpo di scena nel gruppo dei migliori è una caduta che coinvolge Gorka Izagirre e Tony Martin, per fortuna senza conseguenze. Davanti, nel frattempo, Goossens prosegue la sua rincorsa alla maglia di miglior scalatore. Sul prima categoria di Suen si staccano, tra gli altri, Peter Sagan e Chris Froome, e per entrambi non è una sorpresa. Pellaud sfida Goossens al Gpm, ma il belga diventa comunque nuovo leader della speciale classifica. La giuria sceglie di neutralizzare i primi 3 km della discesa, a causa della fitta nebbia. Intento nobile, gestione pessima visto che in questo tratto il gruppo perde circa due minuti dai battistrada. L'inseguimento, comunque, non è forsennato, visto che la salita finale misura 20 km e permette di ricucire il gap. Si comincia a salire verso Thyon 2000 e il plotoncino dei fuggitivi si sfalda. Restano al comando solo Cort Nielsen e Petilli, poi il danese rimane da solo.
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Woods rischia di cadere togliendosi la mantellina

La Ineos contribuisce a chiudere il gap prima che inizio gli scatti. Il primo è addirittura della maglia gialla Marc Soler, ma è un fuoco di paglia. Davanti Cort Nielsen si pianta e Petilli lo riacciuffa. Ma dietro sono iniziate le danze e il destino dei fuggitivi è segnato. Si muove Hamilton, poi tocca a Masnada, O'Connor e infine Michael Woods. Il canadese salta a velocità doppia gli ormai ex fuggitivi, mentre si stacca Sepp Kuss. È a questo punto che Thomas capisce che deve muoversi: il gallese stacca Soler, Caruso, Ion Izagirre e Porte e riprende tutti gli uomini davanti a lui, portandosi in testa con Woods. Alla flamme rouge si capisce che sarà lotta a due, con O'Connor rassegnato alla terza piazza. Del finale si è detto. Thomas finisce per le terre, Woods taglia il traguardo quasi incredulo.
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Thomas perde il controllo ai -50: caduta incredibile del gallese

L'ordine d'arrivo della quarta tappa

1. M. WOODS4h58'35''
2. B. O'CONNOR+17''
3. G. THOMAS+21''
4. L. HAMILTON+34''
5. F. MASNADA+37''
6. R. PORTE+42''
7. I. IZAGIRREst
8. D. CARUSO+52''
9. M. SOLER+53''
10. T. ARENSMAN+1'57''

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