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Higuita vince davanti a Vlasov la quarta tappa, doppietta BORA; Dennis tiene e resta leader, Caruso staccato nel finale

Marco Castro

Aggiornato 30/04/2022 alle 17:09 GMT+2

TOUR DE ROMANDIE - La tappa regina non regala le emozioni sperate e si movimenta solo negli ultimissimi metri, per quel che riguarda i big. Vince Sergio Higuita davanti al compagno della BORA Hansgrohe Aleksandr Vlasov, con Juan Ayuso al terzo posto. Rohan Dennis perde solo tre secondi e resta al comando della generale quando resta solo la cronometro conclusiva. Caruso si stacca nel finale.

Sergio Higuita vainqueur, Aleksandr Vlasov deuxième pour Bora-Hansgrohe

Credit Foto Getty Images

Ci si attendeva forse qualcosa di più dal punto di vista dello spettacolo in questa frazione "regina", soprattutto trai big, ma tant'è. Nella quarta tappa del Tour de Romandie 2022, l'ultima in linea, è la BORA Hansgrohe a esultare grazie alla doppietta Sergio Higuita-Aleksandr Vlasov sul traguardo di Zinal (Val d'Anniviers), con il russo che quasi si ferma negli ultimi metri per non superare il compagno e gioisce con lui. Terzo posto per Juan Ayuso. Tiene alla grande Rohan Dennis (undicesimo), sfruttando il gran lavoro di Sepp Kuss e della sua Jumbo Visma e anche il poco coraggio di chi poteva attaccarlo maggiormente. Damiano Caruso rimane col gruppetto dei migliori fino all'ultimo chilometro, poi cede qualcosa e si piazza 21esimo a 38 secondi.
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Higuita sprinta sul compagno Vlasov, festa BORA: rivivi l'arrivo

La top 10

1. S. HIGUITA (BORA Hansgrohe)4h58'52''
2. A. VLASOV (BORA Hansgrohe)st
3. J. AYUSO (UAE Emirates)st
4. B. O'CONNOR (Ag2R - Citroen)st
5. T. PINOT (Groupama - FDJ)st
6. M. WOODS (Israel Premier Tech)st
7. G. MADER (Bahrain Victorious)st
8. S. REICHENBACH (Groupama - FDJ)st
9. S. GESCHKE (Cofidis)st
10. C. VERONA (Movistar)st

La cronaca

È il giorno della verità al Tour de Romandie 2022. La tappa regina di questa edizione sottopone i corridori a sei GPM, di cui cinque di prima categoria e un dislivello complessivo di oltre 4000 metri. Non è della partita un possibile protagonista come Brandon McNulty, che abbandona prima della partenza. I primi 50 chilometri sono l’unica fase interlocutoria della corsa ed è qui che si concretizza la fuga di giornata, con protagonisti dodici corridori: Quinten Hermans (Intermarché - Wanty Gobert), Filippo Colombo, Nils Brun e Yannis Voisard (Swiss Cycling), Ion Izagirre (Cofidis), Ivo Oliveira (UAE Emirates), Oscar Rodriguez (Movistar), Marco Brenner (DSM), Toms Skujins (Trek Segafredo), James Knox (Quick Step - Alpha Vinyl), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Raul Garcia (Equipo KernPharma). Niente da fare, invece, per Nans Peters e Tsgabu Grmay, che perdono il treno buono.
La Jumbo Visma di Rohan Dennis concede poco spazio: quattro minuti e mezzo al massimo, ma già sulla prima salita si scende sotto i tre minuti. Skujins passa per primo al GPM di Nax e si ripete al primo passaggio su Les Pontis, diventando il nuovo leader della classifica degli scalatori. Il gruppo si avvicina molto, forse troppo (40 secondi) mentre la strada continua a salire e allora decide di alzare il piede dall’acceleratore. Il gruppo di testa comincia a sgretolarsi. Sulla terza ascesa di categoria (Saint-Luc) restano davanti solo Izagirre, Skujins, Knox, Vanhoucke e Rodriguez, che riportano il loro vantaggio nell’ordine dei tre minuti. Il lettone della Trek mette in saccoccia anche questo GPM, mentre Brun rientra in discesa e in testa di forma un sestetto.
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Higuita: "Non me l'aspettavo, ho sofferto molto l'allergia"

La corsa rimane in ghiaccio per diversi chilometri, finchè si approccia il penultimo GPM (ancora Les Pontis). Da qui si sale praticamente fino al traguardo, con l’eccezione di due brevissime discese. Reichenbach prova timidamente a rompere il ritmo della Jumbo, ma rimbalza subito indietro. Comincia anche a piovere e il vento si alza. Davanti restano solo Izagirre, Rodriguez e Knox. In testa a quel che resta del plotone si affacciano anche la Groupama di Thibaut Pinot e la Bahrain di Damiano Caruso e Gino Mäder. Sul GPM di Grimetz, ultima salita "ufficiale", restano al comando solo Izagirre e Rodriguez anche se il loro destino segnato.
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Thomas si stacca mentre parte Rubio: l'attacco ai -9

I due vengono ripresi a 9 chilometri dalla fine, mentre poco prima si erano staccati sia Geraint Thomas e Ethan Hayter della Ineos, che Dylan Teuns della Bahrain. C'è Sepp Kuss a fare il ritmo - e che ritmo - per Dennis, che tiene brillantemente in terza posizione. Il primo vero attacco è di Einer Rubio (Movistar). Il colombiano evade un po' a fatica, ma poi pedala di buona lena e scava un piccolo solco. Dieci secondi, poi un massimo di quindici. Nei pressi della flamme rouge ci prova Luke Plapp, seguito da Juan Ayuso e dallo stesso Dennis. Il sogno di Rubio si spegne ai -300 e subito dopo Sergio Higuita lancia la volata. Solo Vlasov è in grado di affiancarlo, ma il russo si accontenta della vittoria di squadra. Dennis perde appena 3 secondi e può chiudere i conti nella crono finale di domenica.

La classifica generale

1. R. DENNIS (Jumbo Visma)17h27'01''
2. J. AYUSO (UAE Emirates)+15''
3. A. VLASOV (BORA Hansgrohe)+18''
4. B. O'CONNOR (Ag2R Citroen)+25''
5. L. PLAPP (Ineos Greandiers)+30''
6. G. MADER (Bahrain Victorious)+32''
7. S. REICHENBACH (Groupama - FDJ)+37''
8. N. POWLESS (Education First)+41''
9. S. GESCHKE (Cofidis)+42''
10. S. CRAS (Lotto Soudal)+45''

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