Il Laigueglia a Ginanni

Replica con dedica speciale per Franscesco Ginanni. Il 24enne velocista del Team Androni si impone per la seconda volta consecutiva nel Treofeo Laigueglia, cosa riuscita in passato ai soli Merckx e Pozzato, battendo nello sprint finale Gavazzi e Pietropolli.

Ma è all’arrivo che il corridore che abita a Casalguidi, in provincia di Pistoia (lo stesso Paese di Franco Ballerini), esprime tutta la sua gioia per un successo inseguito fortemente e dedicato al quel CT che gli aveva regalato la maglia azzurra (anche se solo da riserva) in occasione dei Mondiali di Varese, quelli che videro l’Italia chiudere con una incredibile doppietta: Ballan campione del Mondo e Cunego splendida medaglia d’argento.

Il rapporto tra Ginanni e lo scomparso Ballerini era un rapporto molto più profondo di quello che, molto più semplicemente, si crea fra Commissario Tecnico e corridore. Il loro era un rapporto di vera amicizia, a dimostrazione della trasparenza di Ballerini, capace di essere emotivamente coinvolto a dispetto della caratura del personaggio con cui si trovava ad avere a che fare.

"Mancherà a tutti, a me un po’ di più - sono le parole commosso di Ginanni all’arrivo - Ci vedevamo tutte le mattine per il caffè e per parlare di mille argomenti, quasi mai di ciclismo. Io e Franco eravamo quasi fratelli e non importa se il 'Ballero' aveva vent’anni più di me".

L’obiettivo di Ginanni, dopo aver conquistato per la seconda volta consecutiva il Trofeo Laigueglia, si chiama ora Milano-Sanremo, in programma il prossimo 20 marzo: "Vincerla è il mio sogno, lo sanno tutti, ma non è assolutamente il mio incubo. L’anno scorso, dopo il successo al Laigueglia, sbagliai troppe cose, ma quest’anno ho intenzione di mettermi in clausura e di allenarmi per un mese di fila".

Sanremo a parte, uno dei grandi obiettivi stagionali di Ginanni è soprattutto la convocazione azzurra per il Mondiale di Melbourne. A qualcuno, lassù, una sua eventuale chiamata farebbe particolarmente piacere. "A Ballerini - chiude il velocista del Team Androni - devo moltissimo. Mi piacerebbe vestire di nuovo la maglia azzurra e magari onorare con un grande risultato il ricordo del CT".