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Giulio Ciccone: "Sono stato più furbo di Diego Rosa. Dedico la vittoria alla mamma"

Luca Stamerra

Pubblicato 16/02/2020 alle 23:54 GMT+1

Grande gioia per il corridore abruzzese che trova il successo alla prima uscita in questo 2020, con la vittoria al Trofeo Laigueglia. Grande battaglia con Diego Rosa, poi la dedica alla mamma Silvana.

Giulio Ciccone - trofeo Laigueglia 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Giulio Ciccone comincia la stagione con un successo. È suo, infatti, il Trofeo Laigueglia con un’azione in solitaria a superare Diego Rosa e il sorprendente Biniam Hailu. Prima uscita e prima vittoria per il corridore abruzzese che spera di continuare a crescere dopo il fantastico 2019 che lo ha visto indossare la maglia gialla del Tour de France.
Sono molto soddisfatto, questa gara l’ho già fatta diverse volte e mi trasmette ogni anno una grande emozione. Ci tenevo ad essere competitivo, ma essendo la prima corsa hai sempre un po’ di dubbi alla partenza. Ho capito di star bene nei giri del circuito finale, dove siamo andati via in quattro e abbiamo fatto subito la differenza. Forse sono stato un po’ furbo nell’ultima salita perché Diego Rosa pensava di essere il più forte e ha tirato un po’ di più, e quindi ho fatto l’azione decisiva in cima al Colla Micheri

È un Ciccone che ha imparato i trucchi del mestiere

Sono soddisfatto della condizione, della testa e anche un po’ della mia furbizia. L’anno scorso sicuramente avrei sbagliato, ora dopo tanti richiami sono diventato un po’ più astuto. Ho lavorato sul Teide due settimane col gruppo di Nibali e sapevo di avere una buona condizione alle spalle. Però il tratto pianeggiante dopo la discesa onestamente mi faceva un po’ paura. È andata bene così e sono molto soddisfatto di iniziare la stagione con la vittoria. Devo ringraziare gli altri azzurri della Nazionale, un gruppo di giovani tutti molto disponibili e vogliosi di fare bene, devo ringraziarli uno per uno e sicuramente avranno un bel futuro

Una vittoria dedicata a mamma Silvana

La vittoria la dedico a mia mamma Silvana. Avevo già provato l’anno scorso nelle gare di fine stagione dopo la sua malattia, però la mia condizione non era il massimo, ero un po’ stanco dopo Giro e Tour e non sono riuscito a vincere. Volevo farle questo regalo e ci sono riuscito alla prima gara. Il gesto del lancio degli occhiali sul traguardo? È nato un po’ per scherzo con il nostro sponsor tecnico degli occhiali, ad ogni vittoria devo fare questo gesto
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