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Emirati Arabi, la situazione si sblocca parzialmente e alcuni corridori possono tornare a casa

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 01/03/2020 alle 14:57 GMT+1

In occasione del Toru degli Emirati Arabi, la psicosi da coronavirus ha colpito anche il Paese arabo e alcune squadre erano state messe in quarantena. Tra casi sospetti non confermati e controlli effettuati, lentamente alcuni corridori hanno ottenuto il via libera per tornare a casa.

UAE Team Emirates

Credit Foto Getty Images

La situazione negli Emirati Arabi uniti si sta lentamente normalizzando. Nei giorni scorsi, in occasione del Tour degli Emirati Arabi, le notizie riguardanti il coronavirus avevano preso piede - e malamente - a velocità incontrollata, e così si era parlato di casi sospetti, che poi a quanto pare non sono mai stati confermati, e molte delle squadre erano state messe in quarantena.
Ebbene, pian piano l'allarme sta rientrando, come spiegato da Dario Cataldo, e ad alcuni team è stato concesso di poter tornare a casa: la Movistar dello stesso Cataldo, il CCC Team e anche la Bora Hansgrohe (come fatto sapere tramite un tweet dall'aereo di Rafal Majka), nonché Mitchelton, Trek e Lotto Soudal.
Si mette invece in quarantena volontaria il team locale, l'UAE Emirates, spiegando di voler sottoporre i prori corridori a ulteriori controlli.
Restano invece ancora altri team bloccati negli Emirati: NTT Pro Cycling, Cofidis, Rusvelo e Groupama-FDJ, come puntualmente riporta il collega Stefano Rizzato, anche lui bloccato come gli altri in attesa di un certificato medico che attesti la negatività dxel soggetto al COVID-19.
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