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Vincenzo Nibali, opera in 4 atti: Giro d'Italia, Tour de France, Lombardia e Milano-Sanremo

Fabio Disingrini

Aggiornato 01/05/2020 alle 16:31 GMT+2

Puntata speciale di "Ciclismo a 150 cm" venerdì alle 19:00 su Eurosport 2 ed Eurosport Player: un'ora dedicata allo Squalo dello Stretto, che interverrà come ospite nel programma condotto da Giulia Cicchinè insieme a Riccardo Magrini e Luca Gregorio. Occhi puntati sulle grandi vittorie di Nibali e sul futuro del ciclismo.

Vincenzo Nibali, copertina compleanno

Credit Foto Eurosport

La geografia stradale di Nibali è quella dei più grandi campioni nella storia del ciclismo: Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Alberto Contador e poi Chris Froome unici detentori con Vincenzo della Tripla Corona, unici ad aver vinto Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna. Da quando nel 2010 venne convocato in extremis per la Corsa Rosa - finendo subito sul podio da gregario decisivo del vincitore Ivan Basso - alle ultime pedalate prima del fermo sportivo, la carriera di Nibali è costellata di precoci successi (Vuelta 2010), imprese italiane (due volte campione del Giro e del Lombardia), trionfi in maglia gialla (Tour de France 2014) e capolavori straordinari come la Milano-Sanremo 2018. Con il dono innato dell’immaginazione e un cuore implacabile di furore e lealtà, Vincenzo Nibali è l’immagine più pura, passionaria e resistente del ciclismo moderno.

Giro d’Italia

Fu un progetto bellissimo, un pensiero stupendo nato in testa e compiuto in maglia rosa sotto la neve delle Tre Cime di Lavaredo, con un fascino iconico che solo il ciclismo può saldare nella memoria collettiva, Nibali vince il suo primo Giro d’Italia nel 2013, ma è tre anni dopo che fissa la sua più grande impresa italiana rovesciando in due tappe, fra le pendenze assolute delle Alpi, una Corsa Rosa che sembrava ormai presa per crisi di normalità. E se il successo di Risoul, con un angelo custode chiamato Michele Scarponi sulla vetta della Cima Coppi, sembra il colpo di coda del campione ferito che, scopertosi umano, raschia il fondo per un traguardo d’autore, il giorno dopo Nibali firma la più grande rimonta nella storia dei grandi giri. Colle dell’Agnello, Colle della Lombarda e Sant’Anna di Vinadio sono i terreni di quest’epica. Vincenzo ha ali per la tempesta e per l’azzurro.
Se potessi scegliere, rifarei il Giro 2016 perché Michele Scarponi era lì con me. È stata una vittoria di squadra: un’emozione che ti resta dentro per sempre.
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Vincenzo Nibali trionfa sulle Alpi Marittime di Sant'Anna di Vinadio, vincendo nel 2016 il suo secondo Giro d'Italia.

Credit Foto LaPresse

Tour de France

Dalla "Piccola Liegi" agli Champs-Élysées per diciannove giorni in maglia gialla, con quattro successi di tappa fra Southern Fells, Vosgi, Alpi e Pirenei... E un miracolo sul pavé di Arenberg per manifesta superiorità: nel 2014, Vincenzo domina un’intera edizione del Tour de France con Froome e Contador alla grande partenza Oltremanica. Nibali vince la seconda frazione in fuga a Sheffield dopo 9 Gran premi della montagna, danza nel fango sui sassi della Roubaix, scala in solitaria La planche des Belles Filles, trionfa in maglia gialla sulle Alpi di Chamrousse - nel giorno del centenario di Gino Bartali - e sul traguardo pirenaico di Hautacam nella tappa del classico Tourmalet. Fu un luglio indimenticabile per l’Italia, che non vinceva la Grande Boucle da Pantani nel 1998.
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Vincenzo Nibali è grande protagonista in maglia gialla della "Piccola Roubaix": la 5ª tappa del Tour de France 2014 con arrivo sul pavé di Arenberg.

Credit Foto Getty Images

Non perdere la puntata speciale di "Ciclismo a 150 cm" dedicata a Vincenzo Nibali, Venerdì 1° maggio alle 19:00 su Eurosport 2 ed Eurosport Player

Giro di Lombardia

La modernità unica di Vincenzo Nibali campione delle Classiche, oltreché dei Grandi Giri, si rivela già nel 2012 quando carezza il sogno della Liegi-Bastogne-Liegi, ma il suo Monumento è il Giro di Lombardia. Nibali lo vince per la prima volta nel 2015 in maglia Tricolore - staccando il gruppo giù in picchiata dal Civiglio per scalare in solitaria il San Fermo della Battaglia - e bissa due anni dopo di ritorno al classico, sullo stesso traguardo lungolago di Como, mentre le mani fanno 50: come i successi di una già immensa carriera. Nato in salita, formidabile in discesa, vecchio scattista e nuovo finisseur: Vincenzo Nibali, del ciclismo, è arte in movimento.
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Vincenzo Nibali vince a Como, in maglia Tricolore, il Giro di Lombardia 2015, prima delle sue 3 Classiche Monumento.

Credit Foto From Official Website

Milano-Sanremo

L’arte di correre sotto la pioggia quando la strada è azzurro tenebra, un sogno pensato fra gli ulivi argentei della Cipressa: il magnifico attacco del Poggio è l’ultimo capolavoro e forse il più grande di Nibali, che vince la Milano-Sanremo con il gesto più puro dell’estetica del ciclismo. Carezzando curve in discesa, nutrendo la bellissima solitudine della fuga tra due ali di gente innamorata, il campione rosso s’eleva nell’antica contesa delle ruote veloci contro i signori delle classiche. La Milano-Sanremo non è una gara, è un viaggio rituale delle biciclette che escono dal letargo planando verso il mare. È la prima grande corsa dell’anno e ci è mancata come il respiro. Quando tornerà il ciclismo, sarà ancora il tempo di Vincenzo Nibali magnifico inventore di traguardi.
Tutti i campioni della Sanremo mi hanno trasmesso qualcosa, sia che la gara finisse in volata o qualche attaccante riuscisse a vincere in fuga. Il fascino della Sanremo è sottile e rimasto intatto per tutti questi anni.
Sarà un’altra ripartenza. Sarà come una nuova stagione. Quest’anno avrei fatto il Giro d’Italia per poi concentrarmi sul mio ultimo grande sogno: vincere le Olimpiadi.
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Vincenzo Nibali vince la Milano-Sanremo 2018 bruciando di un soffio il gruppo dopo lo scatto sul Poggio

Credit Foto Imago

Qual è stata la vittoria più bella di Vincenzo Nibali?
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🎙 Nibali: "Fortunato? Cadono tutti solo quando vinco io? Tanti parlano e non capiscono di ciclismo"

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