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Keith Tuffley 3.0: alla scoperta della Vuelta di Spagna

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DaEurosport

Aggiornato 05/09/2013 alle 11:07 GMT+2

Alla base della sua iniziativa c’è un progetto (“Grand Tours Project”) a favore dell’ambiente: dopo aver affrontato il Giro d’Italia e il Tour de France, il 48enne australiano è ora pronto ad affrontare la Vuelta di Spagna. L’obiettivo è sempre lo stesso: vuole sensibilizzare la gente a prendersi cura del pianeta in cui viviamo. Noi lo seguiremo da vicino, e voi?

2013 Vuelta Keith Tuffley

Credit Foto From Official Website

L’ultimo grande Giro della stagione entra nel vivo. Esattamente come aveva fatto per il Giro d’Italia e per il Tour de France, anche in occasione della Vuelta di Spagna Keith Tuffley ha deciso di misurarsi sulle tre settimane di corsa. E noi, come nelle due precedenti ‘avventure’, abbiamo deciso di seguirlo da vicino. La corsa ha già chiuso la sua prima settimana e, dopo il primo dei due giorni di riposo, si comincia a fare sul serio. In maglia rossa c’è Vincenzo Nibali, che sogna l’accoppiata Giro-Vuelta (nella stessa stagione) riuscita solo a pochissimi atleti nel passato. Keith, che sta portando in giro per il mondo il suo messaggio a favore dell’ambiente, è sulle strade della corsa spagnola esattamente come tutti i corridori al via da Vilanova de Arousa, nel giorno della cronometro a squadre vinta dall’Astana.
L’ultima difficoltà è cominciata: cosa ti aspetti da questa Vuelta di Spagna?
"Prima della Vuelta ero un po’ nervoso, e onestamente credo di esserlo ancora. In molti mi hanno detto che il caldo renderà la corsa durissima… Per il momento, però, sta andando tutto bene. Tra Giro, Tour e Vuelta ci sono enormi differenze. Per fare un esempio: il Giro è partito con 130 km da affrontare nei dintorni di Napoli, un continuo su e giù…. Il Tour de France è cominciato con 213 km lungo la costa della Corsica… e la Vuelta, il cui via è stato dato su una rampa di vetro, è proseguita con una cronometro a squadre di 27 km a pochi passi dall’Oceano Atlantico. Che incredibile varietà! Tra tutte queste corse, devo ammettere che la Vuelta ha vinto il concorso per la 'partenza più originale'. Ogni squadra è arrivata al via prendendo un taxi d’acqua” (un battello, ndr) e portandosi in spalla la propria bici. Dopo aver attraversato 100 metri di mare, si arrivava su una piattaforma dove era posizionato un pontile in legno e plexiglass, punto di partenza della prima tappa. Non avevo mai visto nulla del genere. Ma ha funzionato, la gente ha apprezzato tantissimo, e anche i corridori si sono piuttosto divertiti. Non ci sono nemmeno state cadute, quindi tutto bene. Potrei scommetterci, un giorno si partirà con i corridori che si getteranno con il paracadute da un aeroplano. E’ solo questione di tempo…".
Sei già stato in Spagna altre volte?
"Non molto spesso, infatti non sapevo onestamente che scenario aspettarmi. Quello delle prime tappe, però, è stato di sicuro il più bel panorama che io abbia mai visto. Mi sono fermato a fare foto per due ore e mezza… Non sono nemmeno riuscito ad arrivare al traguardo prima del gruppo. Ma ne è valsa la pena! Le spiagge erano davvero fantastiche. Tuttavia, i 30° dei primi giorni e il su e giù dalle colline mi hanno davvero stremato. Grazie a Dio, però, c’era un panorama incredibile"…
Troverai un bel po' di montagne..…
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2013 Vuelta Keith Tuffley

Credit Foto From Official Website

"Sì, ho sentito… Ma fino a oggi io ho fatto qualcosa come 100mila metri di dislivello. E sai che noi siamo a soli 100mila metri dallo ‘Spazio’? La nostra atmosfera è di soli 100mila metri! E’ quasi allarmante sapere che siamo così vicini allo ‘spazio’: questa considerazione non fa altro che renderci piccoli e fragili. Detto questo, è un po’ come sei io avessi pedalato fino allo ‘spazio’.. Hehe...".
"Torniamo seri: al momento, sommando Giro e Tour, ho affrontato oltre 7000 chilometri. Tra questi c’erano più di 100 Gran Premi della Montagna. Ormai sono quasi abituato".
Come li affronterai? Sai che ci sono 11 arrivi in salita: alcuni sono già passati, ma tanti, i più difficili, sono ancora da scalare…
Dovrò farmene una ragione, sperando che tutto andrà bene. Voglio pensare a un giorno alla volta, anche perché nelle prime tappe non sono stato benissimo. Le gambe facevano parecchio male. Ho incontrato alcune salite spacca-gambe classificate come Gpm di 3a categoria: una classificazione ridicola. Ne ricordo una in particolare, che sicuramente sarebbe dovuta essere un 1a o forse anche di più. Era lunga solo 2 km, con un dislivello di 270 metri, ma aveva una pendenza media del 14% con punte del 29. Ci credi?? Non ho potuto fare altro che abbassare la testa e continuare a pedalare e pedalare. Mi sono fermato una sola volta per fare delle foto (ma ripartire è stato impossibile…). Insomma, salita con pendenze assurde: e il tutto è stato reso ancora più impegnativo dal caldo, oltre i 30°, anche se credo che anche con il fresco sarebbe stato uguale.
So che sei un grande estimatore del cibo in generale: cosa sogni di mangiare in Spagna? Magari qualcosa che non hai ancora provato prima..…
"Nam nam... A me piace davvero tutto. Però vado matto per il prosciutto spagnolo".
Abbiamo sentito di una sorpresa per la fine della Vuelta: puoi spiegarci l’iniziativa che avete in mente per l’ultima tappa, quella di Madrid?
"Abbiamo un grande progetto da portare avanti, sperando di poterlo fare insieme a tutto il gruppo nell’ultimo giorno. Un’iniziativa che servirà a sensibilizzare le persone alla salvaguardia del nostro pianeta. Stay tuned…".
Come al solito: poche parole per ribadire il messaggio che porti avanti con il Grand Tours Project”…
"63 giorni in bicicletta – 63 ispirazioni ambientali. Stiamo cercando di stimolare le persone con le eco-storie che pubblichiamo sul nostro sito ogni giorno, e vogliamo provare anche a stimolare la gente a utilizzare la bicicletta più di non quanto faccia ora. Abbiamo anche lanciato un concorso sulla nostra pagina Facebook (Facebook.com/grandtoursproject) dove si può vincere una maglia GTP autografata da Mario Cipollini, Greg LeMond, Bernhard Hinault ed Eddie Merckx. Cosa dovete fare? Raccontarci le vostre avventure in bici".
Ci sentiamo durante la corsa! Buona fortuna!
Grazie!! Ci vediamo a Madrid!
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