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Vuelta 2019 - Dal Roglic perfetto alla delusione Quintana: le 3 verità della seconda settimana
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Pubblicato 10/09/2019 alle 11:12 GMT+2
Roglic ha mantenuto lo status di favorito della Vuelta, anzi ha allungato ulteriormente sugli avversari con una gestione perfetta di ogni tappa. Quintana ha abdicato, lasciando a Valverde i gradi di capitano nella Movistar: il colombiano lotterà ancora per vincere un Grande Giro? La risposta è no! Poi occhio a Gilbert e Sam Bennett, favoriti per il Mondiale di Yorkshire.
Primoz Roglic - stage 16 Vuelta 2019 - Getty Images
Credit Foto Getty Images
1) Roglic ancora una volta perfetto: ha le mani sulla Vuelta
Se Roglic era stato perfetto durante la prima settimana, è riuscito a fare di meglio in questo secondo atto della Vuelta. Lo sloveno ha dato distacchi abissali a tutti nella cronometro di Pau, ma il corridore della Jumbo Visma ha fatto di più, guadagnando terreno sugli avversari anche nelle tappe con arrivo in salita. A Los Machucos ha fatto la differenza andando via con il connazionale Pogacar, lasciandogli in pratica la vittoria, al Santuario del Acebo ha risposto subito presente all'attacco di Valverde (cacciando in maniera definitiva López e Quintana). Nella tappa con arrivo all'Alto de la Cubilla non sembrava al meglio, ma si è gestito in maniera perfetta: è stato con i compagni che hanno controllato la corsa sulla prima salita, non è andato fuori giri sugli scatti di López e Pogacar, poi - andando del suo passo - è riuscito a conquistare addirittura secondi nei confronti di Valverde. Intelligente, lucido, perfetto. Poi quando hai a disposizione gregari come Tony Martin e Sepp Kuss, tutto diventa più facile...
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Primoz Roglic - stage 16 Vuelta 2019 - Getty Images
Credit Foto Getty Images
La classifica generale
| Corridore | Tempo |
| 1. Primoz ROGLIC (Jumbo Visma) | 62h17'52'' |
| 2. Alejandro VALVERDE (Movistar) | +2'48'' |
| 3. Tadej POGACAR (UAE Emirates) | +3'42'' |
| 4. Miguel Ángel LÓPEZ (Astana) | +3'59'' |
| 5. Rafal MAJKA (Bora Hansgrohe) | +7'40'' |
| 6. Nairo QUINTANA (Movistar) | +7'43'' |
2) Quintana saluta i Grandi Giri: la sua parabola è al tramonto
Il leader della classifica dopo il primo giorno di riposo era Nairo Quintana. Ci si aspettava che il colombiano potesse patire la crono di Pau nei confronti di Roglic, ma il corridore della Movistar è scivolato fino alla 6a posizione della generale, con un ritardo di 7'43'' dalla maglia roja. Un tracollo verticale da parte del classe '90 che si toglie definitivamente dalla corsa per il primato. Aveva vinto la Vuelta nel 2016, da allora non è mai stato capace di competere per il successo in un Grande Giro, passando di delusione in delusione. Uno che è fermo a cronometro ha pochissime chance di vincere, ma Quintana continua nei suoi errore di disattenzione. Strategie tutte da ridere in casa Movistar, con Quintana che non riesce a capire se è il gregario o il capitano della sua squadra. Poi vivere all'ombra di Valverde non è mai facile... Si spera per lui che il cambio di casacca possa portargli quel qualcosa in più, ma ad oggi sembra impossibile rivederlo - nel futuro - sul gradino più alto del podio.
3) Occhio a Sam Bennett e Gilbert: anche loro sono favoriti per il Mondiale
Come di consueto, la Vuelta è un'occasione per verificare lo stato dei corridori in vista del Mondiale. Quest'anno molti dei favoriti hanno scelto di non fare la corsa spagnola, ma in queste due settimane abbiamo visto all'opera due atleti che potranno fare la voce grossa a Yorkshire. Uno è Sam Bennett che ha vinto due tappe: la volata di Alicante e quella di Oviedo. E dire che ad Oviedo non ha fatto neanche la volata, andando a vincere in solitaria, raggiungendo e superando in un battito di ciglia van der Sande, che aveva provato ad anticipare tutti dopo la clamorosa caduta all'altezza dell'ultimo km. Per fare un numero del genere serve davvero una grande gamba e il campione nazionale irlandese ha dato l'impressione di averla.
L'altro favorito è sicuramente Philippe Gilbert che in carriera ha già vinto un Mondiale (nel 2012 a Limburgo). Il belga ha provato diverse fughe, come per testarsi per qualche numero dei suoi nel Mondiale del 29 settembre. Ha avuto, inoltre, il guizzo vincente in quel di Bilbao, ritrovando così una vittoria in un Grande Giro che mancava ormai dal 28 maggio 2015 (la tappa di Verbania al Giro d'Italia).
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