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Vuelta 2020 - Froome guida la rivolta contro Roglic, ma poi si scusa

Luca Stamerra

Aggiornato 01/11/2020 alle 02:36 GMT+1

VUELTA - Sciopero anche in Spagna, con alcuni corridori che non volevano partire per la tappa di Farrapona in polemica con l'UCI. Il tema era l'ordine d'arrivo di Suances, dove Roglic aveva dato 3'' a Carapaz, facendo infuriare la Ineos Grenadiers. Per il team britannico, infatti, il distacco era inventato. Tra i più attivi Chris Froome che non voleva far partire la tappa.

Chris Froome - Vuelta 2020, stage 8 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

In serata sono arrivate le scuse. La tappa di Farrapona è stata molto movimenta, ma più per le gesta atletiche dei corridori in lotta per la maglia roja, per la protesta di alcuni che non volevano far partire il primo tappone asturiano del week end. Tra i più attivi Chris Froome, della Ineos Grenadiers, che ha minacciato uno sciopero per contrasti con la Giuria dei commissari dell'UCI.
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Perché dello sciopero?

Tutto risale alla tappa precedente, quella di Suances, dove Roglic aveva trovato la vittoria a sorpresa staccando tutti. Carapaz era arrivato col gruppo, staccato, ma non di 3'' (a detta del Team Ineos) dallo sloveno. L'UCI ha però applicato il protocollo per le volate di massa, quantificando in 3'' il distacco tra i primi 8 della classe e il resto della compagnia. Ecco la contestazione del Team Ineos, e di 17 altre squadre: quella che si è vista a Suances non è stata una volata di gruppo, ma bensì un arrivo frazionato con corridori da tutte le parti. A muovere i moti contro Roglic anche l'Education First, la squadra di Hugh Carthy che nello specifico aveva perso addirittura 10''.
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Froome il rivoltoso, ma poi si scusa

Tra i più attivi a protestare proprio Chris Froome, in soccorso del suo compagno di squadra Carapaz. E, c'è da dire, che Froome ha sicuramente grande personalità e peso specifico nel gruppo, avendo vinto quello che ha vinto. Il britannico si è preso anche una grande responsabilità in difesa dei suoi colori, lui che alla fine di questa Vuelta lascerà la Ineos Grenadiers.
Detto questo, ha dovuto fare poi un passo indietro dopo i tumulti del mattino e, in serata, come segnalato dalla trasmissione Tempo de Juego, si è scusato con la Direzione di corsa per il suo comportamento. Una sfuriata era possibile, ma solo dopo aver sentito il delegato del Sindacato internazionale alla Vuelta, mandando lui a portare eventuali richieste alla Direzione di corsa.
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