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Da Barcellona a Madrid: svelato il percorso della Vuelta 2023. Tutte le tappe di un percorso durissimo

Pietro Pisaneschi

Aggiornato 10/01/2023 alle 22:06 GMT+1

LA VUELTA - Tourmalet, Angliru, Xorret de Catì sono gli arrivi in salita più duri della prossima edizione della corsa spagnola che prenderà il via il 26 agosto da Barcellona. Un percorso dove abbondano le salite e che lascia poco spazio ai velocisti con solamente 4 tappe interamente pianeggianti. Di contro, sono tante le frazioni mosse dove la corsa può esplodere da un momento all'altro.

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Da Barcellona a Madrid per 3153,8 km. Nel mezzo tantissime salite, alcune famose e temute, altre invece all'esordio nel terzo grande giro stagionale. Il percorso della Vuelta 2023 è statao svelato e, come sussurrato dalle molteplici anticipazioni, sarà durissimo. Tourmalet e Angliru saranno le salite più iconiche e impegnative di una corsa che lascerà pochissimo spazio ai velocisti con solamente 4 tappe interamente piatte. Per il resto, togliendo le due frazioni a cronometro per un totale di poco meno di 40 km, sarà tutta salita. Tante tappe mosse, con l'altimetria che ricorda un elettrocardiogramma, altre invece piatte per gran parte del percorso ma con una durissima salita finale. Una Vuelta per scalatori ma anche per attaccanti e finisseur che non sono nuovi a giornate di gloria e colpi di mano.
Come ormai si sapeva da dicembre, la grande partenza della Vuelta 2023 sarà da Barcellona. Il capoluogo della Catalogna farà da scenario sia alla prima che alla seconda frazione e tornerà ad ospitare la corsa Roja dopo 60 anni. Si comincerà il 26 agosto con una cronometro a squadre di 14,6 km tutta all’interno della città catalana, mentre il 27 agosto vi sarà una tappa di 181,3 km, che si snoderà fra Matarò e Barcellona, con il passaggio sulla mitica collina del Montjuic. Arrivo in salita subito al terzo giorno in Andorra con la linea bianca posta ad Arinsal. Due tappe mediamente mosse (Andorra La Vella-Tarragona e Morella-Burriana). Anticiperanno il secondo arrivo in salita posizionato ai 1950 metri dell'Observatorio Astrofísico de Javalambre che torna nel percorso a distanza di 4 anni dall'ultima volta.
Al settimo giorno, ecco la prima vera tappa per velocisti: la Utiel-Oliva di 189 km. Da circoletto rosso invece l'ottava frazione che segna il ritorno dello Xorret de Catì: un muro di quasi 4 km all'11% di pendenza media con punte che sfiorano anche il 22%. Posizionato a 3 km dal traguardo di Costa Blanca Interior, sarà il trampolino idea per andare a caccia della vittoria. L'ultimo a riuscirci fu Julien Alaphilippe nel 2017 quando era un semplice talento della Quick Step. Il giorno seguente, ci sarà invece un altro arrivo in salita, molto più morbido, all'Alto Caravaca de la Cruz, che anticiperà il primo giorno di riposo fissato per lunedì 4 settembre.
Martedì 5 settembre la Vuelta ripartirà con una tappa a cronometro di 25 km a Valladolid, primo vero spartiacque della corsa. Una frazione da specialisti delle prove contro il tempo, con strade larghe e nessuna reale difficoltà altimetrica. Discorso diverso invece il giorno seguente con l'arrivo in salita a La Laguna Negra. Si partirà da Lerma e dopo 150 km di calma piatta inizierà l'ascesa di 8.5 km con l'ultimo tratto oltre il 10% di pendenza media. Velocisti che torneranno protagonisti nella 12ª tappa con arrivo a Zaragoza prima di lasciare spazio ad una delle frazioni regina di questa edizione della Vuelta. L'8 settembre infatti avverà lo sconfinamento in Francia attraverso il Puerto de Portalet a cui seguiranno le storiche salite pirenaiche dell'Aubisque e del Col de Spandelles che anticiperanno l'arrivo sul Col du Tourmalet, al debutto alla Vuelta. Questo fatto è già di per se una rarità visto che, nella sua storia, il Tour de France ha posizionato l'arrivo in cima ad una delle sue salite più rappresentative solamente 3 volte (ultima nel 2019, vinse Thibaut Pinot) a discapito degli oltre 90 transiti. Il giorno dopo, ecco un nuovo arrivo in salita al Puerto de Belagua seguito da una tappa mossa in Navarra, regione di Miguel Indurain, con traguardo posto a Lekunberri che anticipa il secondo ed ultimo giorno di riposo.
Tappa corta, esplosiva e con arrivo in salita: questo il menù della 16ª frazione che terminerà a Bejes sulla salita de La Hermida, lunga solamente 5 km ma con punte che sfiorano la doppia cifra di pendenza. Il 13 settembre sarà invece la volta dell'Angliru, ossia quella che viene considerata la salita più dura di Spagna e una delle più arcigne d'Europa. Un ritorno attesissimo, dopo tre anni di assenza dalla vittoria di Hugh Carthy nel 2020. Quello di quest'anno sarà il 9° inserimento nel percorso. Il primo a trionfare in vetta all'Angliru fu José Maria Jiménez soprannominato El Chava, il selvaggio. Era amico di Pantani e con lui condivideva il fatto di andare forte in salita oltre ad un'esistenza purtroppo sofferta. Le pendenze dell'Angliru sono da rampa di garage: 12.6 km al 9.9% medio, un dato irrisorio perchè inquinato da un inizio relativamente agevole. Si arriva infatti a toccare anche il 24% nel tratto più duro a 2 km dalla conclusione. Solo una volta chi ha vinto sull'Angliru ha poi trionfato anche in classifica generale. È successo nel 2008 con Alberto Contador, l'unico ad aver domato la salita due volte.
Dopo l'Angliru, il 14 settembre la Vuelta scoprirà la Cruz de Linares, salita inedità per la corsa, e lo farà per due volte in un circuito finale che promette spettacolo. Ad Iscar, per la 19ª tappa, i velocisti avranno una nuova opportunità di vittoria mentre il giorno dopo sarà la volta della tappa più lunga della Vuelta 2023: da Manzanares El Real a Guadarrama, 208 km. Una sorta di mini classica con 10 salite di terza categoria una di seguito all'altra per un dislivello di 4000 metri totali. Tappa e passerella finale come di consueto a Madrid, nel solito circuito cittadino che lascerà spazio alle, forse poche, ruote veloci ancora presenti in gruppo.

LE 21 TAPPE DE LA VUELTA 2023

Tappa 1 (26/8): Barcelona – Barcelona (14,6km – Cronosquadre)
Tappa 2 (27/8): Matarò – Barcelona (181,3Km)
Tappa 3 (28/8): Suria – Arinsal. Andorra (158,5 km)
Tappa 4 (29/8): Andorra la Vella – Tarragona (183,4 km)
Tappa 5 (30/8): Morella – Burriana (158,7 km)
Tappa 6 (31/8): La Vall d’Uixó – Observatorio Astrofisico de Javalambre (181,3 km)
Tappa 7 (01/9): Utiel – Oliva (188,8 km)
Tappa 8 (02/9): Dénia – Xorret de Catí. Costa Blanca Interior (164,8 km)
Tappa 9 (03/9): Cartagena – Caravaca de la Cruz (180,9 km)
Tappa 10 (05/9): Valladolid – Valladolid (25 km – Crono)
Tappa 11 (06/9): Lerma - La Laguna Negra.Vinuesa (163,2 km)
Tappa 12 (07/9): Ólvega - Zaragoza (165,4 km)
Tappa 13 (08/9): Formigal. Huesca La Magia – Col du Tourmalet (134,7 km)
Tappa 14 (09/9): Sauveterre-de-Béarn – Larra-Belagua (161,7 km)
Tappa 15 (10/9): Pamplona – Lekunberri (156,5 km)
Tappa 16 (12/9): Liencres Playa – Bejes (119,7 km)
Tappa 17 (13/9): Ribadesella – Alto de l’Angliru (122,6 km)
Tappa 18 (14/9): Pola de Allande – La Cruz de Linares (178,9 km)
Tappa 19 (15/9): La Bañeza – Iscar (177,4 km)
Tappa 20 (16/9): Manzanares El Real – Guadarrama (208,4 km)
Tappa 21 (17/9): Hipodromo de la Zarzuela – Madrid (101 km)
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