Cunego in solitaria

Arriva nel primo tappone di montagna il successo che ancora mancava a un corridore italiano in questa edizione della Vuelta di Spagna 2009. Damiano Cunego lancia un messaggio forte e chiaro al Commissario Tecnico della Nazionale, Franco Ballerini, andando a vincere con autorità l'ottava tappa della corsa iberica grazie a una splendida azione nel finale, e candidandosi a ragione per il ruolo di capitano in vista del Mondiale di Mendrisio.

La prima tappa di montagna della Vuelta di Spagna 2009 regala, come da pronostico, la prima vera battaglia tra i big della classifica generale. La bagarre, come era facile prevedere alla vigilia dell'ottava frazione del Giro di Spagna, da Alzira all'Alto de Aitana per un totale di 204 km di tracciato, si concentra negli ultimi km della salita finale.

Lungo l'ascesa che porta i corridori al traguardo, una salita di 21.7 km con pendenza massima di 9.5%, il primo a muoversi è Ivan Basso, braccato fin dal primo scatto da Cadel Evans e Alejandro Valverde, che con la sua Caisse d'Epargne ha controllato il ritmo durante tutta la salita finale.

Ad approfittarne è allora Damiano Cunego, che è alla Vuelta non per fare classifica bensì per prepararsi al Mondiale di Mendrisio, che scappa via al gruppo dei migliori, riprende il francese Moncoutie, lo passa a doppia velocità e vola a conquistare il suo 42esimo successo personale, il primo di un italiano sulle strade della 64esima edizione della Vuelta.

I big arrivano tutti insieme, ma la maglia amarillo, dato il prevedibile cedimento di Fabian Cancellara, immenso cronoman ma che con le salite ha poco a che fare, da domani sarà sulle spalle dell'australiano Cadel Evans.