Wout van Aert: "Sogno la conquista di Fiandre e Roubaix! Siena una vittoria entusiasmante. Le mie cicatrici? Non sono segni di cui vado orgoglioso"

CICLISMO - Wout van Aert, campione belga della Visma Lease a Bike, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di The Athletic. Questi i passaggi più interessanti. "Se vincerò un’altra tappa in un Grande Giro, non sarà mai entusiasmante come lo è stata quella di Siena. Gli obiettivi? Il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix: vincerle sarebbe la ciliegina sulla torta per la mia carriera."

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Video credit: Eurosport

Wout van Aert, campione belga della Visma Lease a Bike, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di The Athletic. Questi i passaggi più interessanti. "Il 2025 è stato uno degli anni più duri nel mio percorso. Mentalmente complicatissimo. Nel 2024 ho avuto due infortuni gravi: alla Dwars door Vlaanderen e alla Vuelta. Ogni atleta ha i suoi momenti difficili e deve lottare per tornare al livello migliore, ma due volte, così, una vicina all’altra… Mi avevano portato a chiedermi se volessi davvero continuare a fare tutto questo."
Le cicatrici non si vedono quando indosso la divisa da gara. Quando le guardo, la mia testa torna rapidamente a quello che ho dovuto passare. Non sono segni di cui vado orgoglioso

Sul Giro d'Italia e la vittoria a Siena

"Non lo avevo iniziato al meglio, ma questo ha reso il successo di Siena ancora più bello. Se vincerò un’altra tappa in un Grande Giro, non sarà mai entusiasmante come lo è stata quella di Siena."

Il trionfo a Parigi

"Quel giorno sentivo di avere ancora parecchie energie, ma riuscire a staccare Pogacar in quel momento è stato eccezionale. Solo qualche giorno dopo ho realizzato l’impatto che aveva avuto quella vittoria su tanti appassionati di ciclismo."
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Gli obiettivi

"Il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Ci ho provato in ogni modo e so che vincerle sarebbe la ciliegina sulla torta per la mia carriera. La pressione in quelle gare è molto più alta. Sono le gare più grandi e più importanti dell’anno, mi danno motivazioni in più. Da belga, poi, so di avere ancora più pressione addosso. A volte è una cosa difficile da gestire. Da giovane ero davvero nervoso perché volevo mostrare agli altri, e non a me stesso, quello di cui ero capace. Fortunatamente, è una cosa che impari a gestire meglio con gli anni."
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