Palla maledetta

Galles: a Swansea la rappresentativa locale affronta il Llangennech, all'interno di una partita del campionato di prima divisione nazionale: sul terreno di gioco c'è Alcwyn Jenkins, rinomato arbitro 72enne, uno dei migliori della Lega. Nessuno avrebbe potuto lontanamente immaginare che quella sarebbe stata la sua ultima partita.

Una tragica fatalità, figlia del caso e del destino avverso: una palla rilanciata colpisce sulla testa l'arbitro, che si accascia immediatamente al suolo. I soccorsi sono tempestivi: Jenkins viene trasportato in elicottero nell'ospedale più vicino, ma a nulla servono i disperati tentativi dei medici di rianimarlo. Alcwyn Jenkins morirà così, stroncato mentre faceva ciò che più gli piaceva, arbitrare una partita di cricket, portato via dallo sport che lo aveva sempre accompagnato per una vita intera.

Lo sconforto per il tragico episodio è ben scritto sul volto di Neil Hobbs, presidente onorario della dell'Associazione di cricket gallese: "In passato ho arbitrato con Jenkins – spiega Hobbs – era un grandissimo uomo, molto rispettato sia sul campo che fuori. Tantissime persone qui, in Galles, lo conoscevano: è un giorno nero per tutti. Sono estremamente dispiaciuto per la moglie e per i suoi figli. Credo sia stato uno degli incidenti più assurdi che possa capitare su un campo di cricket".

Jenkins era appena rientrato da un tour nelle Indie Orientali, al seguito della rappresentativa gallese.