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Europei femminili curling, l’Italia non si ripete contro la Svizzera: ko 9-5 in semifinale, si giocheranno il bronzo

Luca Montanari

Aggiornato 24/11/2022 alle 15:14 GMT+1

CURLING - L'Italia femminile si arrende alla Svizzera in semifinale: non riesce l'impresa delle giovani azzurre come nel round robin, che crollano solamente negli ultimi end e perdono 9-5 contro le tre volte consecutive iridate. Sarà finale per il bronzo per Stefania Constantini, Marta Lo Deserto, Angela Romei e Giulia Zanardi Lacedelli nel pomeriggio di venerdì.

Le svizzere non sbagliano: Italia out in semifinale

Impresa sfiorata per l’Italia femminile agli Europei di curling. La finale per l’oro sfuma dopo l’illusione del secondo posto nel round robin: le azzurre guidate dall’olimpionica Stefania Constantini giocano alla pari delle campionesse del mondo in carica per metà partita, poi si devono arrendere 9-5 contro la Svizzera. Resta una punta di rammarico per qualche situazione sfruttata male durante l’incontro, ma le ragazze possono ancora conquistare il bronzo nella sfida decisiva - in programma venerdì alle 14.00 - contro una tra Danimarca e Scozia. Sarebbe comunque un risultato sorprendente per un gruppo giovane, che ha dimostrato di avere un grande potenziale e che potrebbe riportare il tricolore sul podio nella rassegna continentale femminile per la prima volta dal 2017.
Sono salate sul conto delle azzurre quelle che sembrano piccole sbavature nella direzione delle bocciate, ma che poi sull’economia dell’incontro fanno la differenza al cospetto di un quartetto di enorme esperienza, che sabato si gioca il titolo continentale che manca nella bacheca della nazionale elvetica dal 2014.
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Allungo Svizzera: mano da 3 punti e partita virtualmete chiusa

L'appuntamento con la storia però non è ancora terminato per l'Italia: alle ore 20:00 alla Östersund Arena scende in campo la nazionale maschile contro la Scozia per un posto nella finalissima europea.

La cronaca del match

Come nel precedente tra le due nazionali del round robin, la Svizzera sbaglia in apertura di incontro. Brava la compagine di Constantini ad approfittarne per portarsi in doppio vantaggio nella prima mano dopo una serie di bocciate e contro bocciate. Vantaggio che però viene vanificato subito dopo, quando le italiane non posizionano bene una guardia, non riuscendo a limitare i danni nella prima mano a favore delle elvetiche.
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L'Italia apre bene con la Svizzera: 2-0 dopo il primo end

Nel terzo end la Svizzera costringe le azzurre a conquistare un solo punto. Romei prova a riaprire il gioco, ma un almeno un paio di imprecisioni in tutta la mano destano qualche rammarico. La frazione successiva è giocata malissimo da entrambe le fazioni e termina con una mano nulla: una sola bocciata degna di nota della skipper svizzera Tirinzoni prima di un erroraccio dell’azzurra Lo Deserto, che colpisce la propria guardia. Può sorridere comunque l’Italia, l’inerzia del gioco gira a favore di Constantini e compagne nonostante le pecche. Tuttavia il vantaggio dura ancora poco per le azzurre: al quinto end la Svizzera non sbaglia e rimonta 4-3 a metà partita in una situazione in cui le elvetiche avrebbero potuto infierire ancora di più.
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L'Italia non ruba la mano e la Svizzera fa due punti: avanti 4-3

Svizzera che però cresce di qualità nella ripresa e rischia di rompere gli equilibri. L’Italia segna solo un punto alla sesta mano, mentre in quella successiva si apre l’opportunità per le avversarie di conquistarne ben tre in un colpo solo, dopo un errore di Lo Deserto. Ma le azzurre sono graziate, le elvetiche esagerano con l’ultima stone e mettono a segno "solo" due punti, tenendo ancora in gioco il quartetto tricolore nonostante si trovino sotto di due lunghezze (4-6) a tre end dalla fine. Servirebbe la marcatura multipla all’ottava mano, ma ancora una volta Constantini si ritrova tra le mani una stone bollente che ne tocca appena un’altra delle proprie e non permette di allontanare abbastanza quella rivale.
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Tiro sbagliato dalla Svizzera, sono "solo" 2: elvetiche avanti 6-4

La partita si chiude così al penultimo end, quando Alina Paetz ribalta il tavolo con una bocciata potente che permette alla Svizzera di mettere a segno i tre pesanti punti del ko finale. Pura formalità la decima mano, terminata in anticipo.

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