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Gaudiano e Brecciaroli le principali speranze azzurre nell'equitazione

DaOAsport

Pubblicato 31/07/2016 alle 10:18 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Emanuele Gaudiano leads Italian one-two to win LGCT Grand Prix in Monaco

Credit Foto Eurosport

Come sedici anni fa a Sydney, l’Italia sarà presente ai Giochi Olimpici di Rio 2016 in tutte e tre le discipline equestri, potendo presentare una squadra nel concorso completo ed un binomio a titolo individuale sia nel dressage che nel salto ostacoli. Gli azzurri non partiranno con i favori del pronostico, ma, sopratutto nel salto ostacoli e nel concorso completo, possono puntare sull’imprevedibilità delle prove per giocare un ruolo di outsider.
Partiamo proprio dal salto ostacoli, dove Emanuele Gaudiano sarà il rappresentante italiano in sella a Caspar 232. Reduce dalla splendida vittoria nel Global Champions Tour a Montecarlo, dove peraltro ha realizzato una doppietta tutta azzurra con Piergiorgio Bucci, il lucano che vive in Germania si è oramai attestato tra i migliori venti interpreti mondiali. I favoriti saranno altri, ma Gaudiano ha già dimostrato diverse volte di essere in grado di battere tutti i migliori cavalieri del pianeta: il salto ostacoli, disciplina che si presta a continue sorprese e capovolgimenti di fronte, è il terreno ideale per un atleta come l’azzurro, che non ha la pressione dei grandi favoriti e potrà fare il suo lavoro da underdog. Una buona prestazione servirà anche a cancellare la delusione degli Europei di Aachen, quando Gaudiano si presentò come leader della squadra azzurra ma realizzò una delle sue gare peggiori dell’anno.
Stefano Brecciaroli, Luca Roman, Pietro Roman ed Arianna Schivo comporranno il quartetto del completo. In una prova lunga e difficile come quella del completo, è complicato capire fino a che punto potrà arrivare l’Italia: l’obiettivo, dopo l’assenza del team a Londra 2012, è quello di riconquistare un buon piazzamento che ricalchi il sesto posto di Pechino 2008. Fondamentale, per quest’obiettivo, sarà il ruolo di leader che ricoprirà Stefano Brecciaroli, alla sua quarta esperienza olimpica consecutiva, che avrà il compito di guidare i suoi giovani compagni di squadra. Dopo il diciannovesimo posto di Londra 2012, il cavaliere romano può anche puntare ad un buon risultato a livello individuale, prerogativa imprescindibile per issare la squadra nelle posizioni che contano. Brecciaroli, del resto, è apparso molto brillante nel periodo di qualificazione olimpica, e con i suoi risultati ha conquistato il primo posto del Gruppo B, destinato agli atleti dell’Europa Sud-Occidentale.
Molto difficile, invece, una sorpresa nel dressage, dove Valentina Truppa deve fare i conti con una disciplina dalle gerarchie quasi impossibili da scalfire. Il cambiamento di cavallo da parte dell’amazzone, che ha venduto Eremo del Castegno per scegliere Chablis come “titolare”, rende estremamente difficile una previsione sulla possibile prestazione dell’azzurra in Brasile. Sappiamo che la milanese, con il precedente compagno, si era costantemente attestata intorno alla quindicesima posizione delle gerarchie mondiali, avvicinando spesso la top ten. Ora, invece, resta un grande punto interrogativo sul valore di Truppa e Chablis in un contesto come quello olimpico: sicuramente, il 138mo posto che attualmente occupano nel ranking mondiale non è veritiero, visto che solamente da pochi mesi Truppa ha iniziato a disputare le prove più importanti con questo cavallo.
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