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Turchetto vince il GP di Budapest

Grand Prix

Pubblicato 27/08/2020 alle 10:04 GMT+2

In Ungheria il cavaliere azzurro vince in sella a My Cool Passion che ha chiuso la gara in 30.40 secondi al barrage. Dietro di lui Laura Renwick e Gustavo da Silva. Ottima prestazione di Bologni nel GP di Praga.

Turchetto vince il GP di Budapest

Credit Foto Eurosport

Parla italiano il Gran Premio della tappa di Coppa del Mondo di Budapest in Ungheria. Ad apporre la firma sulla prova più importante del concorso è stato il nostro Roberto Turchetto.
In sella a My Cool Passion il cavaliere azzurro ha chiuso la sua gara, una prova mista con 56 binomi alla partenza, senza errori e con il veloce tempo di 30”40 al barrage.
Turchetto ha strappato di mano la vittoria alla velocissima amazzone britannica Laura Renwick che in sella a Dublin V ha tagliato il traguardo in 30”71 anche lei senza errori e ottenuto la piazza d’onore. Terzo è l’elvetico Arthur Gustavo da Silva su Inonstop Van t Voorhof (0/0; 31”68).
A Praga, in occasione dello CSIO3* della Repubblica Ceca, il miglior risultato in Gran Premio è stato del Carabiniere Filippo Bologni, una prova a due manche con 60 binomi al via..
Il cavaliere azzurro in sella a Quilazio ha firmato due doppi netti nella gara mista, garantendosi un posto nella top ten della classifica finale della gara, con l’ottavo posto (0/0; 47”53). Vittoria per il belga Gudrun Pattet su Sea Coast Kashmira Z (0/0; 41”85).
La prima avventura azzurra post Covid per l’Italia si è quindi conclusa con buoni risultati: vedi il sesto posto del team guidato dal capo equipe Marco Porro, che ha visto il 1° aviere scelto Giulia Martinengo Marquet su Elzas (16/8), il Carabiniere scelto Filippo Bologni su Quilazio (0/4), Emanuele Camilli su Jakko (0/8) e Paolo Paini su Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio (0/8) sugli scudi con un totale di 20 penalità.
La vittoria è andata all’Olanda (4), seguita dall’Irlanda al secondo posto con 8 e dal Giappone (12) al terzo. Al quarto posto si è piazzata la squadra di casa, la Repubblica Ceca (18), dunque Austria e Italia, mentre all’ottavo il Belgio con 24. Seguono senza accesso alla seconda manche: Slovacchia, Egitto, Argentina, Nuova Zelanda e Polonia.
Erano tredici le nazioni in campo, delle quali 8 hanno preso parte alla seconda e decisiva manche, in una gara appassionante i cui tracciati sono stati disegnati dal nostro chef de piste italiano Uliano Vezzani.
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