Giorgio Avola e la ricetta delle buone Olimpiadi: "Preparare i Giochi studiando all'università"
Aggiornato 04/12/2017 alle 20:04 GMT+1
Non si smette mai d’imparare. È il pensiero di Giorgio Avola, uno degli atleti italiani più medagliati nella scherma e studente dell’Università LUISS. Sì perché sport e studio sono due palestre integrate nel programma Dual Career dell’ateneo romano: "Lo studio è un’arma in più per arrivare sereno alle prossime Olimpiadi, sapendo che sto costruendo qualcosa d’importante per il mio futuro".
Non si smette mai d’imparare. È il pensiero di Giorgio Avola, uno degli atleti italiani più medagliati nella scherma e studente dell’Università LUISS. Sì perché sport e studio sono due palestre integrate nel programma Dual Career dell’ateneo romano, di cui Avola è “top player” come Tortu e Paltrinieri, per la formazione di studenti-atleti a livello internazionale.
Nato a Modica l’8 maggio 1989, Giorgio Avola ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012 nel fioretto a squadre: un successo venuto da lontano e frutto di sacrifici, come ci racconta Avola nella nostra intervista:
Far scherma ad alto livello in Italia è tutt’altro che semplice: c’è una fortissima competitività sin dalle categorie più giovani e, poiché siamo una delle più importanti scuole del mondo, si formano sempre più alte aspettative da parte di tutti. Stimoli e pressioni che si mescolano in un mix esplosivo e che ci trasformano nei più forti del mondo.
Non solo Olimpiadi: con 3 ori e 2 bronzi mondiali, 4 ori e 3 bronzi europei e 10 medaglie italiane, Giorgio Avola ha certamente centrato il suo obiettivo da lontano, fin da quel giorno in cui...
Non sono stato io a scegliere il fioretto, ma il fioretto a scegliere me! È l’arma base della scherma, ma anche la più elegante e la più complessa… Diciamo che, da fiorettisti, la scherma è il fioretto.
L'atleta siciliano ci parla della sua esperienza studentesca alla LUISS Sport Academy: "Scherma e università sono scuole di vita. Certo che la mia carriera è importante, però ho voglia di formarmi e sfidarmi anche nello studio e solo ciò mi renderebbe davvero felice".
Giorgio Avola ha partecipato anche alla Festa dello Sport che, svoltasi lo scorso 20 novembre nell’ateneo romano, ha visto protagonisti tutti gli studenti-atleti accanto agli olimpionici: "Lo studio è un’arma in più per arrivare sereno alle prossime Olimpiadi, sapendo che sto costruendo qualcosa d’importante per il mio futuro".
Come Filippo Tortu la scorsa settimana, anche Giorgio Avola, salutandoci, sceglie i suoi 5 miti della scherma: "Mangiarotti, Numa, Sanzo, Cassarà e Baldini. Con gli ultimi due, ho avuto l’onore di condividere anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi"... E con Baldini ha perfino duellato sul Ghiacciaio Presena a tremila metri di quota... Perché il vero gusto della sfida è puntare sempre più in alto.
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