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Giorgio Avola e la ricetta delle buone Olimpiadi: "Preparare i Giochi studiando all'università"

Fabio Disingrini

Aggiornato 04/12/2017 alle 20:04 GMT+1

Non si smette mai d’imparare. È il pensiero di Giorgio Avola, uno degli atleti italiani più medagliati nella scherma e studente dell’Università LUISS. Sì perché sport e studio sono due palestre integrate nel programma Dual Career dell’ateneo romano: "Lo studio è un’arma in più per arrivare sereno alle prossime Olimpiadi, sapendo che sto costruendo qualcosa d’importante per il mio futuro".

Italy's Giorgio Avola reacts after winning against Germany's Peter Joppich in their mens individual foil qualifying bout as part of the fencing event of the Rio 2016 Olympic Games, on August 7, 2016, at the Carioca Arena 3 in Rio de Janeiro

Credit Foto Getty Images

Non si smette mai d’imparare. È il pensiero di Giorgio Avola, uno degli atleti italiani più medagliati nella scherma e studente dell’Università LUISS. Sì perché sport e studio sono due palestre integrate nel programma Dual Career dell’ateneo romano, di cui Avola è “top player” come Tortu e Paltrinieri, per la formazione di studenti-atleti a livello internazionale.
Nato a Modica l’8 maggio 1989, Giorgio Avola ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012 nel fioretto a squadre: un successo venuto da lontano e frutto di sacrifici, come ci racconta Avola nella nostra intervista:
Far scherma ad alto livello in Italia è tutt’altro che semplice: c’è una fortissima competitività sin dalle categorie più giovani e, poiché siamo una delle più importanti scuole del mondo, si formano sempre più alte aspettative da parte di tutti. Stimoli e pressioni che si mescolano in un mix esplosivo e che ci trasformano nei più forti del mondo.
Non solo Olimpiadi: con 3 ori e 2 bronzi mondiali, 4 ori e 3 bronzi europei e 10 medaglie italiane, Giorgio Avola ha certamente centrato il suo obiettivo da lontano, fin da quel giorno in cui...
Non sono stato io a scegliere il fioretto, ma il fioretto a scegliere me! È l’arma base della scherma, ma anche la più elegante e la più complessa… Diciamo che, da fiorettisti, la scherma è il fioretto.
L'atleta siciliano ci parla della sua esperienza studentesca alla LUISS Sport Academy: "Scherma e università sono scuole di vita. Certo che la mia carriera è importante, però ho voglia di formarmi e sfidarmi anche nello studio e solo ciò mi renderebbe davvero felice".
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Italy's Giorgio Avola bends his sword as he competes against US Alexander Massialas during their mens individual foil quarter-final bout as part of the fencing event of the Rio 2016 Olympic Games, on August 7, 2016, in Rio de Janeiro

Credit Foto Getty Images

Giorgio Avola ha partecipato anche alla Festa dello Sport che, svoltasi lo scorso 20 novembre nell’ateneo romano, ha visto protagonisti tutti gli studenti-atleti accanto agli olimpionici: "Lo studio è un’arma in più per arrivare sereno alle prossime Olimpiadi, sapendo che sto costruendo qualcosa d’importante per il mio futuro".
Giorgio Avola
Come Filippo Tortu la scorsa settimana, anche Giorgio Avola, salutandoci, sceglie i suoi 5 miti della scherma: "Mangiarotti, Numa, Sanzo, Cassarà e Baldini. Con gli ultimi due, ho avuto l’onore di condividere anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi"... E con Baldini ha perfino duellato sul Ghiacciaio Presena a tremila metri di quota... Perché il vero gusto della sfida è puntare sempre più in alto.
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