Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Binotto: "Cosa manca alla Ferrari per il titolo? La mentalità dei tempi di Schumacher, a Leclerc e Sainz chiedo..."

Stefano Dolci

Aggiornato 24/09/2022 alle 15:08 GMT+2

FORMULA 1 - Intervenuto al Festival dello Sport, il team principal della Ferrari a una settimana dal GP di Singapore ha parlato di cosa serve alla scuderia di Maranello per lottare per il mondiale piloti: "Rispetto agli anni d’oro, lottiamo contro dei colossi. Non basta solo fare i compiti ma serve dare il 130% ma sarà ancora più bello batterli".

Leclerc, che guaio! Distrugge la Ferrari 312 all'Historic GP di Monaco

Fra una settimana Max Verstappen a Singapore potrebbe laurearsi campione del mondo con cinque GP d'anticipo ponendo fine ai sogni, ormai utopici, di rimonta mondiale della Ferrari che, rispetto agli anni scorsi, è stata una contender ma non è riuscita fino in fondo a giocarsi il titolo piloti con la Red Bull. Ma quali sono le ragioni per cui la Scuderia di Maranello non è riuscita a competere fino in fondo per rompere un tabù che dura ormai da 15 anni? Mattia Binotto, team principal della Ferrari, nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento ha individuato soprattutto nella mentalità vincente da ricostruire la causa principale:
"Veniamo da stagioni molto difficili, dal sesto posto 2021 nel Costruttori: Sono stati anni che ci hanno segnato perché abbiamo subito pressioni e critiche. E in un certo senso ci hanno formato. Avevamo promesso che saremmo tornati a essere competitivi e abbiamo mantenuto la promessa, ma quello che voglio dire è che tra avere una macchina e piloti performanti e la capacità di consolidare la capacità di concretizzare ogni situazione c’è ancora un passo da fare. Rispetto a quegli anni in più c’è che la F.1 si è stravolta, le squadre principali hanno più che raddoppiato gli organici. In corsa ci sono veri e propri colossi, per mezzi e risorse. Per questo sarà ancora più bello batterli. Rispetto a quell’epoca ci è mancata la mentalità vincente che c’era nell’epoca Schumacher e che ti spingeva a far meglio dopo ogni trionfo”.
Oltre a questo dettaglio è inevitabile porre l’accenno anche su qualche errore di troppo in termini di box e strategia: “A Montmelò e Baku abbiamo avuto dei guai quando eravamo in testa… Non basta più fare bene i compiti, per vincere bisogna continuare a progredire e migliorare: e per farlo dobbiamo dare il 120% se non il 130%”. Poi idee chiare sulle richieste ai due piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz, cresciuti molto e con cui c’è un rapporto continuo e prolungato: "La mia richiesta ai piloti è più vittorie. Io lo dico e lo ripeto: abbiamo la miglior coppia della F1. Vanno molto d’accordo tra loro e per il contributo che si danno, per come si aiutano l’uno con l’altro contribuiscono a far crescere la squadra. Quando ne parliamo il venerdì e il sabato dopo le sessioni su cosa sente uno o l’altro, c’è uno scambio aperto, sincero. Entrambi sanno che migliorare la nostra auto e la nostra squadra vuole dire crescere per battere gli altri”.
picture

Leclerc: "Red Bull monoposto nettamente più veloce al momento"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità