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Budget Cap, cosa può succedere alla Red Bull dopo la sentenza FIA: a rischio il Mondiale vinto da Verstappen nel 2021

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Pubblicato 11/10/2022 alle 12:09 GMT+2

FORMULA 1 - Dopo la comunicazione da parte della FIA dei risultati delle indagini finanziare relative alla stagione 2021, la Red Bull è stata ufficialmente ritenuta colpevole di avere sforato il tetto di spesa dei costi, seppure in maniera minore (inferiore al 5%). Cosa può succedere adesso? Vediamo i possibili scenari, il più duro dei quali metterebbe addirittura in discussione il titolo vinto lo

Max Verstappen, campione del mondo di Formula 1 nel 2021 e nel 2022

Credit Foto Getty Images

Partiamo da una certezza, stabilita dalla FIA: la Red Bull - relativamente alla stagione 2021 di Formula 1 - ha commesso una duplice violazione, una di tipo procedurale e una di tipo finanziario non rispettando il Budget Cap anche se in misura cosiddetta "minore" (ovvero meno del 5%). Questi i risultati - ormai noti - delle indagini effettuate dalla Federazione che ha analizzato i documenti finanziari dell'anno scorso e che ha ufficialmente accertato lo sforamento del tetto di spesa da parte della scuderia austriaca. Cosa può succedere adesso? Quali sono gli scenari ipotizzabili? Sostanzialmente siamo di fronte a un bivio: il fascicolo, infatti, potrebbe essere sottoposto al giudizio del Cost Cap Adjutication Panel (che se accertasse la colpevolezza della Red Bull stabilirebbe una sanzione entro un mese circa) oppure FIA e Red Bull potrebbe arrivare a una sorta di accordo, a una transazione. A seconda di quale strada verrà intrapresa, le conseguenze per la scuderia austriaca cambierebbero sensibilmente.
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Chris Horner, team principal Red Bull, e Max Verstappen - Mondiale F1 2022

Credit Foto Getty Images

Le possibili sanzioni: dalla reprimenda alle penalizzazioni

Il primo scenario prevede il passaggio del caso nelle mani del Cost Cap Adjudication Panel. Qualora dovesse essere confermata la colpevolezza della Red Bull, verrebbe stabilita una sanzione e qui le ipotesi sono svariate. Nell'ordine, il regolamento prevede (per uno sforamento del tetto di spesa inferiore al 5%) una reprimenda, una penalizzazione di punti nelle classifiche piloti e/o costruttori, la sospensione da alcune sessioni (non dalle gare), la limitazione dei test per lo sviluppo della macchina e la riduzione del budget a disposizione per il 2023. In pratica, se la Red Bull venisse penalizzata, il Mondiale vinto da Max Versatappen nel 2021 con soli 8 punti di vantaggio su Lewis Hamilton sarebbe a rischio.
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Max Verstappen, Red Bull, F1, GP Giappone, Getty Images

Credit Foto Getty Images

L'ipotesi del patteggiamento

Se invece FIA e Red Bull dovessero siglare una sorta di 'patteggiamento', dal ventaglio delle sanzioni sparirebbero quelle più pesanti ovvero le penalizzazioni sportive e la decurtazione del budget. Tuttavia, arrivare a una transazione significherebbe - per Red Bull - ammettere la propria colpevolezza e quindi ritrattare quanto dichiarato finora (vedi da ultimo il comunicato dopo il pronunciamento della FIA). In ballo, oltre al Mondiale 2021, c'è anche la credibilità della Formula 1. Il rischio grosso è che passi il messaggio per cui, a fronte di una violazione del regolamento finanziario, non corrisponda una penalizzazione a livello sportivo: l'idea che una scuderia "possa cavarsela" con una multa (o addirittura con una reprimenda) potrebbe creare un precedente molto pericoloso e minare alle fondamenta il concetto stesso di Budget Cap.
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