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Budget Cap Red Bull: è giusta la sanzione data dalla Federazione ai danni della scuderia austriaca? Facciamo chiarezza

Fabio Psoroulas

Aggiornato 29/10/2022 alle 16:40 GMT+2

FORMULA 1 - Dopo la sanzione inflitta dalla Federazione ai danni della Red Bull per lo sforamento del Budget Cap nella stagione 2021, ci si pone alcune domande. E' giusta ed equa la multa di 7 milioni di euro e le ore in meno in galleria del vento per il prossimo anno? Quanto ci ha guadagnato in termini di prestazioni la scuderia austriaca con circa 2 milioni di dollari in più? Facciamo chiarezza.

Max Verstappen a colloquio con Chris Horner e Helmut Marko, Red Bull, F1, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Mentre il circus della Formula 1 si apprestava a scendere in pista per le prove libere in Messico, nella giornata di venerdì 28 ottobre è arrivata la sentenza FIA sul caso budget cap riguardante la Red Bull. Dopo tanto vociferare e troppe polemiche, la Federazione e la squadra austriaca mettono fine (sicuri?) alla faccenda con una penalità di natura economica e sportiva. Ne abbiamo già parlato qui, per farla breve Red Bull accetta una multa di sette milioni di dollari e una riduzione del 10% del tempo da spendere in galleria del vento per lo sviluppo della vettura per il prossimo anno. Il tutto per aver sforato il budget cap di 1,864 milioni di sterline (2,2 milioni di dollari) riguardanti 13 voci a bilancio.

Tanto rumore per nulla

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Christian Horner, team principal della Red Bull

Credit Foto Getty Images

La Fia condanna la Red Bull per aver commesso degli errori procedurali, avendo inserito nel budget voci che non dovevano esserci e non avendone messe altre che invece ci dovevano essere. Il tutto porta il vero ammontare delle spese della squadra austriaca nel 2021 ad essere aumentate di 5.607.000 sterline. La scuderia ha presentato un bilancio (sempre in sterline) di 114.293.000, inferiore al tetto massimo di 118.036.000 concesso dal regolamento. Aggiungendo i 5.607.000 di sterline, l'eccesso contestato dalla FIA è stato quindi di 1.864.000 sterline, ovvero l’1,6% del budget complessivo. Questi 5,6 milioni riguardano ben 13 voci differenti, che vanno da contratti di formazione lavoro, un calcolo errato di spesa addebitato a Red Bull Powertrains, bonus ai dipendenti, spese di viaggio, contributi previdenziali ed altro. Horner in conferenza stampa ha parlato di uno sforamento di sole 432.652 sterline, ma non è assolutamente così: la FIA ha sottolineato che la Red Bull non ha detratto un rimborso fiscale di 1,4 milioni di sterline, che sottratti ai 1.864.000 sterline fa la cifra che dicer Horner. Ma il rimborso fiscale non è legato al budget cap.
La Federazione però ha tenuto a ribadire che: "non vi sono accuse o prove che RBR abbia cercato in qualsiasi momento di agire in malafede, in modo disonesto o fraudolento, né abbia intenzionalmente nascosto alcuna informazione all'Amministrazione Cost Cap".
Tanto rumore per nulla quindi? Beh, si diceva che la scuderia aveva sforato di anche cinque milioni di euro, che poteva rimetterci il mondiale costruttori dello scorso anno o di quest'anno, che poteva essere esclusa da questo finale di stagione e molto altro. In verità, da quello che si legge, Red Bull sarebbe stata solo "sbadata" nel fare i conti, sbagliando i copia-incolla delle voci da valutare nel file excel dei budget (ndr), senza alcun tipo di malafede. La penalità è quindi un accordo tra Red Bull e FIA, alleggerita dal fatto che per la Federazione la squadra austriaca ha agito in buona fede, ha collaborato e i soldi in più spesi non riguardano lo sviluppo della vettura, ma solo spese "burocratiche".

Penalità corretta?

Leggendo la sentenza ci si pone subito la domanda: la penalità è giusta? E' corretta? E' pesata in maniera sensata? I dubbi permangono e sono tanti.
Con il Patto della Concordia (il regolamento tecnico) e il Budget Cap (Regolamento finanziario), la Formula 1 stabilisce tutte le regole da rispettare da qui ai prossimi anni. Il budget cap è nato per rendere questo sport maggiormente sostenibile rispetto al passato e, nei limiti del possibile, ancor più equilibrato, dato che tutte le squadre possono spendere al massimo la stessa cifra nello sviluppo della vettura. La Formula 1 su questo sta lavorando e i risultati si vedono, con una griglia fatta di 20 vetture in pista tutte con tempi sul giro all'altezza della categoria e distacchi per nulla elevati. Non come in passato che si vedevano auto che si prendevano sei secondi a giro.
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La partenza del GP di Francia di Formula 1 - Mondiale 2022

Credit Foto Getty Images

Quando qualcuno non rispetta le regole però è giusto che venga sanzionato. Il problema è il come viene sanzionato. Se uno sfora il limite del budget dell'1 o 2% e la penalità di qualche milione di euro da pagare, per un team delle importanti potenzialità economiche come la Red Bull ne vale certamente la pena. Passa però il messaggio sbagliato: "dimentico" le spese da metterci dentro e sforo il budget, tanto poi pago la multa e via...
La Federazione doveva invece usare il pugno duro, far capire che nulla era concesso a nessuno. Prima di tutto aveva senso intaccare la posizione di Red Bull nel mondiale costruttori, dell'anno scorso o di quest'anno cambia poco dato che ogni posizione nella classifica a squadra vale circa 12 milioni di dollari, e quindi sarebbero stati altri soldi persi per la casa austriaca. E poi bisognava insistere maggiormente sulle limitazioni allo sviluppo dell'auto per il prossimo anno: togliere il 10% del tempo in galleria del vento può essere un handicap, ma è anche vero che la Red Bull può investire i soldi risparmiati in galleria in altre aree di sviluppo della monoposto come ad esempio il peso, argomento di strettissima attualità. Anche qui, oltre alla riduzione del tempo in galleria del vento, bisognava ridurre il budget a disposizione per il prossimo anno, invece la Red Bull avrà gli stessi soldi di tutti, solo con qualche ora in meno in galleria. E si è creato un pericolosissimo precedente.

La Red Bull ha avuto vantaggi in pista da questo sforamento?

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HORNER Christian (gbr), Team Principal of Red Bull Racing, portrait VERSTAPPEN Max (ned), Red Bull Racing RB18, portrait PEREZ Sergio (mex), Red Bull Racing RB18

Credit Foto Imago

Altra domanda da un milione di dollari: quanto può averne tratto vantaggio Max Verstappen in pista con 1,864 milioni di sterline in più? Tanto. Va bene che la difesa della Red Bull si basa sul fatto che lo sgarro è dovuto a spese burocratiche, ma queste spese dovevano starci togliendone altre, legate allo sviluppo della vettura. 500.000 sterline sono il costo di due ali, che magari avrebbero portato anche un decimo di vantaggio alla scuderia austriaca. Pochissimo, ma in un mondiale deciso all'ultimo giro dell'ultima gara dell'anno possono avere avuto il loro peso.

Bisogna cambiare le regole

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La FIA sempre nel mirino, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Da questa storia si evince che bisogna assolutamente cambiare le regole di questo budget cap. Non il concetto di base, assolutamente chiaro e legittimo, ma altre parti. Ad esempio fare chiarezza sulle voci da poter inserire e quali no, i controlli della Federazione e le penalità. La verità è che Red Bull è stata un po' "distratta" nella compilazione del budget cap, conscia del fatto che da regolamento non erano chiare quali sanzioni le scuderie avrebbero avuto dallo sforamento del bilancio. E dato che togliere un mondiale un anno dopo non sarebbe mai accaduto, ci ha sicuramente marciato sopra. Inoltre c'è l'argomento dei controlli: è assurdo che a fine ottobre, quasi a conclusione del mondiale 2022, è arrivata la sanzione sul budget del campionato 2021. Bisogna porre qualche tipo di rimedio, anche se su questo è veramente complicato capire come poter accelerare i tempi.

Almeno si chiude questa storia. Forse...

Le polemiche sulla sentenza al momento non sono ancora concluse. Tutti gli altri team parlano di una penalità estremamente lieve per quello che ha fatto RB, che la squadra austriaca ha un enorme vantaggio tecnico sulle altre e il 10% in meno in galleria del vento non porterà a nessun tipo cambiamento, che Horner e compagnia ne hanno approfittato e via dicendo. La cosa positiva è la chiusura del capitolo: da circa un mese in F1 si parla solo di questa faccenda, dopo l'accordo tra FIA e Red Bull si spera si possa tornare a parlare solo di vetture in pista.
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