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Buon compleanno, Ferrari! 71 anni fa nasceva la prima auto, la 125 S

Daniele Fantini

Pubblicato 12/03/2018 alle 12:35 GMT+1

Il 12 marzo 1947, Enzo Ferrari testò la prima auto interamente costruita dalla fabbrica di Maranello: prendeva vita la 125 S, prodotta in due esemplari. Ebbe subito grande successo nelle corse, cominciando una lunga storia che prosegue ancora oggi.

Enzo Ferrari, Ferrari 125 S, 1947

Credit Foto Other Agency

“Un insuccesso promettente”. Enzo Ferrari commentò così il debutto della sua prima creatura, la 125 S, l’11 maggio 1947, sul circuito di Piacenza. Franco Cortese, il primo pilota della Rossa, si ritirò per un guasto alla pompa del carburante quando era in testa alla corsa: una grossa delusione, sì, ma che lasciava aperte possibilità enormi per il futuro. E ando proprio così.
Nonostante la Scuderia Ferrari venne ufficialmente fondata nel 1929, per molti anni Enzo Ferrari si occupò solamente di curare il ramo-corse dell’Alfa Romeo: fu solamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando la fabbrica, bombardata durante la guerra, venne risistemata, che la Ferrari, resasi indipendente, riuscì a produrre il suo primo modello da zero.
Curiosamente, la serie 125 S portò alla luce soltanto due esemplari, battezzati in maniera estremamente semplice: Chassis 01 e Chassis 02. E chissà se quel 12 marzo 1947, quando Enzo Ferrari testava, all’esterno della fabbrica di Maranello, Chassis 01 ancora col motore scoperto, poteva già immaginare che, da lì, sarebbe scaturita una storia di 71 anni di grandi successi.
I primi due esemplari presentavano differenze marcate: Chassis 01, noto anche come “Ala spessa”, era un’auto sportiva da strada, con la carrozzeria a barchetta e le ruote coperte. L’altro, chiamato anche “125 S Competizione”, aveva invece una forma più allungata, a sigaro, con le ruote scoperte. Entrambi erano dotati di un motore a 12 cilindri, ma, mentre il primo erogava una potenza di 90 cavalli, il secondo era stato portato a 120. Gli interni erano molto spartani e la portiera presente soltanto sul lato del passeggero: il pilota saltava letteralmente all’interno dell’abitacolo, sfruttando il fatto che, dalla sua parte, la carrozzeria era ribassata. Ma, d’altronde, le prime due Ferrari non erano state costruite per partecipare a concorsi di bellezza, ma per gareggiare, vincere e aumentare la notorietà del marchio.
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Ferrari 125 S, Franco Cortese, 1947

Credit Foto Other Agency

  • Nella foto: Franco Cortese alla guida della Ferrari 125 S al suo debutto al Gran Premio di Piacenza, l'11 maggio 1947.
La 125 S corse soltanto sul suolo italiano e, nonostante il guasto al debutto, vinse 6 gare su 13 e andò a podio in altre due occasioni: la Ferrari rivaleggiava con Alfa Romeo, Fiat, Maserati e BMW, ancora estremamente competitiva con il modello 328. Nel suo primo anno, la neonata Scuderia riuscì a schierare tre leggende delle corse italiane degli anni ’40 e ’50: oltre al già citato Franco Cortese, che conquistò la prima vittoria ufficiale il 25 maggio1947 al Gran Permio di Roma sul circuito delle Terme di Caracalla, si sedettero al volante anche Giuseppe Farina e Tazio Nuvolari, che trionfò il 13 luglio sul circuito di Parma.
Il primo esemplare della 125 S vinse due gare (Roma e Vercelli) e partecipò anche alla Mille Miglia con Franco Cortese e Adelmo Marchetti, ma non riuscì a terminare la corsa. Proseguì poi la “carriera” con un secondo posto a Parma (Cortese alle spalle di Nuvolari in quella che fu una vera e propria doppietta Ferrari) e un terzo a Livorno. La 125 S competizione, invece, vinse di più, trionfando, oltre che a Parma, anche in altre tre occasioni.
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