Con Sainz a Maranello "baby" Charles Leclerc si è preso la Ferrari
Aggiornato 15/05/2020 alle 12:09 GMT+2
Mai nell'epoca contemporanea il Cavallino aveva puntato su due giovani. Un cambio di rotta che certifica come il monegasco sia divenuto il nuovo Boss anche senza il curriculum di Vettel, di Alonso o di Schumacher, approdati in Italia già da campioni del Mondo.
Carlos Sainz Jr, pupillo di Fernando Alonso oltre che figlio d'arte, sarà dunque il nuovo pilota Ferrari al fianco di Charles Leclerc a partire dal Mondiale 2021. Una scelta inedita per la storia recente ferrarista, mai priva di un campione del Mondo di riferimento e mai affidata ad una coppia dall'età media così bassa. Un'inversione a U che certifica quanto Maranello abbia deciso di puntare tanto, se non tutto, sul monegasco, già blindato con un contratto di ferro fino al 2024.
Cambio di strategia
Perché è evidente che se ad un certo punto il Cavallino ha deciso di non aspettare più Lewis Hamilton, e in seconda battuta di rinunciare a Daniel Ricciardo, un certo peso deve averla avuta la considerazione che Charles Leclerc, ancor più dopo le gare che sarà possibile disputare in questo inedito 2020, sia l'uomo su cui puntare per la caccia al titolo Mondiale di qui al 2024 almeno. Starà poi a Sainz, eventualmente, cambiare le gerarchie interne. Quel che appare certo è che le sette pole position e le due vittorie del 2019 abbiano convinto il management di Maranello che, dopo quest'ultimo anno di convivenza con Vettel, sarà Charles l'Uomo del Destino di rosso vestito.
Charles si è preso la Ferrari
Appare dunque evidente che Leclerc abbia convinto il team a puntare forte su di lui non solo coi risultati, ma anche costruendo un rapporto forte coi tecnici e proponendosi come nuovo possibile leader tecnico, a dispetto di un'esperienza ora non così apprezzabile ma che al semaforo verde della stagione 2021 lo vedrà già con tre stagioni di Formula 1 nel curriculum, di cui due in Ferrari. Leclerc ha vinto a mani basse la 'sfida' della leadership con Vettel, e ora è evidentemente investito del ruolo. In questa chiave, Sainz può essere il compagno perfetto, con la sua solidità e capacità di portare a casa punti pesanti.
Proiezione futura
E del resto lo stop alla stagione imposto dall'emergenza Covid-19 ha offerto alla Ferrari tempo e opportunità per avviare una riflessione profonda in chiave futura. Budget ridimensionato, volontà di ringiovanire il tandem dei piloti per puntare su profili che s'incastrino senza creare attriti come accaduto negli ultimi tempi. Una strategia che guarda a tutto il prossimo decennio ed alle relative sfide che attendono la Formula 1, stretta fra necessità di abbassare i costi e incertezza su come la pandemia potrà cambiare le corse.
La coppia più giovane e meno titolata
Detto tutto ciò, non si può ignorare come la coppia Leclerc-Sainz si presenti come la più giovane e la meno titolata della storia recente della Ferrari (eccetto la coppia temporanea Irvine-Salo nel 1999, causa incidente di Schumacher a Silverstone). La Scuderia ci aveva abituati dai tempi di Schumacher ad avere almeno un campione già più che affermato, cui far 'girare intorno' l'intera squadra.
- 1996-1999: Michael Schumacher-Eddie Irvine
E' l'inizio dell'epopea Schumacher, che sbarca a Maranello con la corona iridata conquistata in Benetton ma deve lavorare duro, fino al 2000, prima di raccogliere i frutti mondiali dal team che di fatto guida insieme a Jean Todt e Ross Brawn. Eddie Irvine, esuberante nordirlandese fra gli ultimi esponenti della categoria viveurs, è il perfetto comprimario. Nel 1999 Irvine, complice l'incidente che tiene fermo Schumi, è in lizza per il titolo, ma nell'ultima tappa in Giappone 'dipende' dal rientrante Michael che dovrebbe battere Hakkinen e non lo fa. A Eddie è sempre rimasto il dubbio che Michael non abbia spinto più di tanto. C'è da capirlo, il Kaiser: quattro anni a spalare fango fra sviluppi e cambi di paradigma per poi vedere trionfare Irvine? Ma il dubbio non ha mai intaccato il buon rapporto fra i due, anche i sassi sapevano che tutto a Maranello girava intorno a Schumi.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
1996 | 3 (Schumacher), 0 (Irvine) | 7 (Schumacher), 1 (Irvine) | 3° (Schumacher), 10° (Irvine) |
1997 | 5 (Schumacher), 0 (Irvine) | 8 (Schumacher), 4 (Irvine) | 2° (Schumacher), 7° (Irvine) |
1998 | 6 (Schumacher), 0 (Irvine) | 11 (Schumacher), 8 (Irvine) | 2° (Schumacher), 4° (Irvine) |
1999 | 2 (Schumacher), 4 (Irvine) | 5 (Schumacher), 9 (Irvine) | 5° (Schumacher), 2° (Irvine) |
- 2000-2005: Michael Schumacher-Rubens Barrichello
E' la coppia simbolo della riscossa Ferrari all'inizio del nuovo secolo, con Kaiser Schumi leader indiscusso il brasiliano, subentrato a Irvine, comodo scudiero. Un incidente di percorso in Austria nel 2002, con quella vittoria ceduta da Schumi solo negli ultimi metri del Gp, una dinamica certo poco elegante. Ma per il resto un rapporto perfettamente complementare, che porta il tedesco a cogliere cinque titoli consecutivi ed al brasiliano una visibilità ed un affetto che altrove non avrebbe avuto.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2000 | 9 (Schumacher), 1 (Barrichello) | 12 (Schumacher), 9 (Barrichello) | 1° (Schumacher), 4° (Barrichello) |
2001 | 9 (Schumacher), 0 (Barrichello) | 14 (Schumacher), 10 (Barrichello) | 1° (Schumacher), 3° (Barrichello) |
2002 | 11 (Schumacher), 4 (Barrichello) | 17 (Schumacher), 10 (Barrichello) | 1° (Schumacher), 2° (Barrichello) |
2003 | 6 (Schumacher), 2 (Barrichello) | 8 (Schumacher), 7 (Barrichello) | 1° (Schumacher), 4° (Barrichello) |
2004 | 13 (Schumacher), 2 (Barrichello) | 15 (Schumacher), 14 (Barrichello) | 1° (Schumacher), 2° (Barrichello) |
2005 | 1 (Schumacher), 0 (Barrichello) | 5 (Schumacher), 4 (Barrichello) | 3° Schumacher, 8° (Barrichello) |
- 2006: Michael Schumacher-Felipe Massa
La naturale prosecuzione della coppia Schumi-Barrichello, con esiti simili sul piano dei rapporti interni sebbene vissuti all'ombra della grande Reanult di Fernando Alonso e Flavio Briatore. Felipe non ha mai mancato di riconoscere la nitidezza del suo rapporto con Schumacher, a differenza di quanto accaduto poi con Alonso.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2006 | 7 (Schumacher), 2 (Massa) | 12 (Schumacher), 7 (Massa) | 2° Schumacher, 3° Massa |
- 2007-2009: Kimi Raikkonen-Felipe Massa
Anche in questo caso, stante Massa dopo il primo ritiro di Schumacher, arriva in Ferrari un campione già ampiamente affermato come Kimi Raikkonen, che centra il titolo al primo colpo ed è a oggi l'ultimo campione del Mondo targato Ferrari. Anche Felipe, l'anno successivo, ebbe l'occasione di laurearsi campione del Mondo, ma fu beffato da Hamilton col famoso sorpasso all'ultimo giro su Timo Glock.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2007 | 6 (Raikkonen), 3 (Massa) | 13 (Raikkonen), 10 (Massa) | 1° (Raikkonen), Massa (4°) |
2008 | 2 (Raikkonen), 6 (Massa) | 9 (Raikkonen), 10 (Massa) | 2° (Massa), 3° (Raikkonen) |
2009 | 1 (Raikkonen), 0 (Massa) | 4 (Raikkonen), 1 (Massa) | 6° (Raikkonen), 11° (Massa) |
- 2010-2013: Fernando Alonso-Felipe Massa
Emigrato Raikkonen in Lotus, ecco a Maranello un altro (due volte) campione del Mondo, Fernando Alonso. Massa ancora scudiero, sebbene in questo caso qualche screzio fra i due non sia mancato. E' l'epoca d'oro della Red Bull di Vettel, e Fernando riuscirà solo a sfiorare il titolo. Re senza corona in Ferrari, come Prost e come Vettel (che però ha ancora teoricamente il 2020 a disposizione).
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2010 | 5 (Alonso), 0 (Massa) | 10 (Alonso), 5 (Massa) | 2° (Alonso), 6° (Massa) |
2011 | 1 (Alonso), 0 (Massa) | 10 (Alonso), 0 (Massa) | 4° (Alonso), 6° (Massa) |
2012 | 3 (Alonso), 0 (Massa) | 13 (Alonso), 1 (Massa) | 2° (Alonso), 7° (Massa) |
2013 | 2 (Alonso), 0 (Massa) | 9 (Alonso), 1 (Massa) | 2° (Alonso), 8° (Massa) |
- 2014: Fernando Alonso-Kimi Raikkonen
Sulla carta, col ritorno di Kimi, una delle migliori coppie messe in pista da Maranello, due campioni del Mondo nel pieno della maturità tecnica. Ma è già iniziata la dittatura Mercedes, arrivata fino ai giorni nostri.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2014 | 0 (Alonso), 0 (Raikkonen) | 2 (Alonso), 0 (Raikkonen) | 6° (Alonso), 12° (Raikkonen) |
- 2015-2018: Sebastian Vettel-Kimi Raikkonen
Finito il ciclo Alonso, ecco un'altra accoppiata di campioni del Mondo con lo sbarco a Maranello di Sebastian Vettel. Il rapporto fra i due è ottimo, anche se non manca qualche scintilla allorchè a Kimi viene chiesto in un paio di occasioni di lasciare strada o proteggere Sebastian. Fino a Monza 2018 e quel pasticcio in partenza, che spiana la strada ad Hamilton e rompe la coppia in rosso.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2015 | 3 (Vettel), 0 (Raikkonen) | 11 (Vettel), 3 (Raikkonen) | 3° (Vettel), 4° (Raikkonen) |
2016 | 0 (Vettel), 0 (Raikkonen) | 7 (Vettel), 3 (Raikkonen) | 4° (Vettel), 6° (Raikkonen) |
2017 | 5 (Vettel), 0 (Raikkonen) | 14 (Vettel), 7 (Raikkonen) | 2° (Vettel), 4° (Raikkonen) |
2018 | 5 (Vettel), 1 (Raikkonen) | 12 (Vettel), 12 (Raikkonen) | 2° (Vettel), 3° (Raikkonen) |
- 2019-2020 Sebastian Vettel-Charles Leclerc
Il perfetto accoppiamento fra il campione in cerca della consacrazione definitiva ed il giovane talento allevato in casa. Il ribaltamento dei ruoli, complice la crisi di Vettel, si è consumato più in fretta del previsto, così come il deterioramento del rapporto fra i due. Che in ogni caso, per questo 2020, saranno ancora compagni, è bene ricordarlo.
Vittorie | Podi | Posizione fine anno | |
2019 | 1 (Vettel), 2 (Leclerc) | 9 (Vettel), 10 (Leclerc) | 4° (Leclerc), 5° (Vettel) |
- 2021: Charles Leclerc-Carlos Sainz
E così arriviamo alla coppia 'Carletto e Carlito', due giovanotti al volante della Formula 1 più desiderata al mondo. Un inedito ovviamente non privo di rischi, ma che evidenzia ancor di più come Maranello abbia deciso di considerare Leclerc subito all'altezza degli Hamilton e dei Verstappen, il presente e il futuro della Ferrari. In cui Sainz sarà chiamato a scrivere i propri capitoli, avendo ben chiaro che il 'dominus' del box sarà comunque Charles.
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