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F1, caso Budget Cap 2021: in arrivo il verdetto della Fia. Red Bull in ansia, ecco tutte le sanzioni possibili

Michele Neri

Pubblicato 04/10/2022 alle 11:38 GMT+2

FORMULA 1 – C’è molta apprensione nel Circus per il verdetto della Fia sul caso Red Bull. La scuderia di Milton Keynes rischia sanzioni più o meno pesanti nel caso in cui nel 2021 avesse davvero superato il budget imposto a tutti i team, che era di 145 milioni di dollari per la stagione sotto indagine. Domani si esprimerà la Cost Cap Administration, per il giudizio finale bisognerà aspettare.

Horner (Red Bull): "Budget Cap? Certi di essere rimasti nei limiti"

Il weekend del Gran Premio di Singapore è stato anticipato da un terremoto, ossia dalla notizia di una presunta violazione del budget cap del 2021 da parte di due scuderie: l’Aston Martin, e, soprattutto, la Red Bull, leader del mondiale e vincitrice della scorsa classifica piloti con Max Verstappen. Tra l’altro, la scuderia di Milton Keynes avrebbe commesso un’infrazione più significativa. Immediatamente, hanno preso posizione le rivali Mercedes e Ferrari evidenziando la gravità del fatto, mentre Christian Horner, team principal Red Bull, si è difeso sostenendo di aver ricevuto un attacco volto a screditare la miglior squadra degli ultimi due anni. Informazioni più certe si avranno soltanto domani, quando la Fia pubblicherà quanto emerso dalle sue analisi sui documenti finanziari consegnati dalle squadre al termine della passata stagione. Tutto il mondo della F1 attende con ansia questo momento ed è curioso di scoprire l’eventuale sanzione per chi dovesse aver commesso un’irregolarità.

CHI DECIDE

Nella Fia c’è un organismo dal nome Cost Cap Administration, al suo interno si trovano ispettori indipendenti, i quali stabiliscono se le squadre hanno rispettato i limiti di spesa e, nel caso in cui non lo abbiano fatto, determinano l’entità della violazione. Dallo studio della Cost Cap Administration derivano anche le sanzioni possibili. Nel 2021, la stagione che è ora sotto indagine, il tetto era fissato a 145 milioni di dollari. Se fosse confermata la colpevolezza della Red Bull, le conseguenze potrebbero essere più o meno pesanti, a seconda di quanti milioni di troppo siano stati spesi dal team. E’ un caso molto delicato, gli avversari sperano infatti in una totale trasparenza e che qualora ci fosse stata un’anomalia, la punizione sia proporzionata. La Fia in questo caso non potrebbe permettersi di graziare la squadra di Max Verstappen.
Attenzione però, per il giudizio finale bisognerà attendere un po’ di tempo in più. Domani la Fia dirà soltanto se la Red Bull è accusata e l’entità della violazione. Interverrà poi il Cost Cap Adjudication Panel, il quale riceverà le conclusioni dalla Cost Cap Administration. Questo comitato di giudici, nei quali si trovano i membri dell’Assemblea generale Fia e i rappresentanti di almeno cinque team esterni alla vicenda, avrà il diritto di ascoltare i team indagati, proprio come un’udienza in Tribunale, e definirà di conseguenza il tipo di sanzione che sarebbe inflitta in situazione di accertata colpevolezza. Non è da escludere un patteggiamento, qualora il team riconoscesse l’errore.

LE POSSIBILI SANZIONI

Le violazioni sono suddivise in tre categorie a cui corrispondono diverse pene. La più leggera è una sanzione pecuniaria quando una scuderia è in ritardo nella consegna della dichiarazione delle spese o i documenti che presenta sono inaccurati. C’è già un precedente, quello della Williams, che per un ritardo ha pagato 25 mila dollari di multa.
Un’altra situazione riguarda le violazioni definite “minori”, ossia i casi nei quali i team superino il tetto di meno del 5%. Nel caso del 2021 quindi si parla di 7,25 milioni di dollari. In questa situazione, le possibili sanzioni sono molte e molto diverse fra loro: semplice reprimenda; decurtazione di punti nella classifica costruttori o piloti; squalifica per un certo numero di gare; limitazione dei test nella galleria del vento o riduzione delle possibilità di spesa nella stagione successiva all’accertamento.
Il terzo ed ultimo scenario è quello delle violazioni “materiali”, quando la scuderia spende almeno il 5% in più del budget a disposizione. In questo caso il team può essere addirittura escluso dal Mondiale, se ci fossero alcune aggravanti dolose.
Il quadro al momento è ancora assai incerto. Le conseguenze possono modificare gli equilibri della stagione passata e di quella in corso, visto che le vetture vengono progettate già l’annata precedente. Nelle prossime ore e settimane scopriremo se la vicenda terminerà con un nulla di fatto oppure se avrà un impatto importante su due stagioni nelle quali nessuno è riuscito a contrastare la potenza delle vetture di Milton Keynes.
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