Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Formula 1 2018 al via, riparte la caccia alla Mercedes: la griglia di partenza del Mondiale

Paolo Sala

Aggiornato 22/03/2018 alle 08:18 GMT+1

Sebbene i test a Barcellona abbiano detto poco, il Mondiale 2018 parte con una gerarchia ben definita. Almeno davanti, dove Mercedes mantiene un leggero vantaggio sulla Ferrari mentre la Red Bull è ansiosa di scoprire se può giocarsela con entrambe. Dietro i tre top team, si annuncia invece battaglia aperta.

Formel 1 Ferrari Mercedes

Credit Foto Eurosport

Pochi test in pista, tanti dati da raccogliere ed elaborare, parecchio lavoro in fabbrica fra l'ultima prova a Montmelò e il semaforo verde di Melbourne. Il Mondiale 2018 di Formula 1 si apre con diverse incognite sia nella corsa al titolo, dove Ferrari e Red Bull proveranno nuovamente a minare la tirannia Mercedes, sia soprattutto da centro gruppo in giù, dove le carte potrebbero rimescolarsi. Una griglia di partenza virtuale, con tutte le cautele del caso, non può prescindere dall'avere al vertice il team guidato da Toto Wolff.

Mercedes: la macchina da battere

La regina dell'era ibrida riparte inevitabilmente da favorita. Per forza tecnica, compattezza ed ormai anche tradizione. Ma soprattutto per una W09 che potrebbe aver corretto quelle poche aree critiche della progenitrice, e risultare devastante. Il retrotreno, rastremato come mai prima su una vettura di F1, certifica l'approfondito lavoro sulle passate difficoltà nel trovare la giusta finestra di utilizzo delle gomme posteriori. A Barcellona il team di Brackley si è addirittura nascosto, lasciando a casa le gomme Ultrasoft e Hypersoft e ostentando un passo gara spaventoso con le Medie. Forza delle certezze, evidenti anche nei volti dei piloti. E in quelli degli avversari, nei quali in molti hanno visto gli stessi occhi dell'ultimo Gp del Brasile, quando i tempi di Hamilton in rimonta con i primi pezzi 2018 inquietarono l'intera pit lane.
Punti forti - un livello prestazionale ed un primato solidi, la continuità tecnica, Hamilton al top
Punti deboli - l'unico spiraglio per gli avversari, almeno all'inizio, la mancata simulazione di qualifica con le due mescole più morbide. Che può pure essere indice di forza, ma il leggero blistering apparso sulle posteriori può far sperare nella necessità di una controprova.

Ferrari: c'è margine per il salto di qualità

Rispetto alla SF70-H dello scorso anno, la SF71-H nasce in maniera opposta alla diretta avversaria tedesca. Se alla fine dei test dello scorso anno Ferrari lasciava Barcellona con la certezza di una macchina facile da mettere a punto in ogni tipo di condizione, e la Mercedes lottava con l'utilizzo delle gomme, quest'anno la W09 è bella e pronta per scendere in pista e fare i tempi, mentre la Ferrari ha dovuto fisiologicamente assemblare le novità del progetto 2018. Di aerodinamica e sospensioni, ma soprattutto di passo, con l'allungamento di una decina di centimetri della distanza fra i due assi. La macchina è buona, i tempi sul giro ci sono e l'affidabilità non è un problema. Ora serve trovare la direzione giusta per far funzionare bene tutto, e c'è soprattutto da lavorare subito forte sullo sviluppo, sfruttando proprio quel passo lungo che lo scorso anno ha permesso alla Mercedes di far evolvere la macchina più a lungo rispetto alla rossa, plafonata e infine castigata per l'azzardo sui motori. La sensazione è che all'inizio non saranno tutte rose e fiori, ma mai dire mai vista la tranquillità che traspare da Maranello.
Punti forti - La base è buona e il passo allungato offre margini di sviluppo, ottimo comportamento su gomme morbide
Punti deboli - Diverse cose nuove da armonizzare necessitano chilometri. A Barcellona, al termine della simulazione gara con gomme Medie e Soft, la Mercedes è risultata più veloce di una decina di secondi.

Red Bull terza incomoda

L'obiettivo della Rb14 è chiaro: inserirsi nella lotta fra Mercedes e Ferrari, e i buoni riscontri non sono mancati. La mancanza di carico aerodinamico dello scorso anno è problema risolto, a Barcellona Verstappen e ancor di più Ricciardo giravano su due binari. Trovata finalmente anche l'affidabilità, anche se probabilmente a scapito di qualche cavallo del motore Renault. Che resta il vero punto di domanda rispetto alle due avversarie.
Punti forti – Telaio e aerodinamaica sono un sensibile passo avanti rispetto al progetto precedente. La coppia Verstappen-Ricciardo, come somma totale, è probabilmente la più forte in Formula 1.
Punti deboli – In pochi, almeno nella prima parte di Mondiale, sono disposti a scommettere che il motore Renault abbia realmente le prestazioni di Ferrari e Mercedes.

Force India, il quarto posto da difendere

Privo di grosse risorse per lo sviluppo e gravato dalle vicissitudini penali del suo proprietario, il team Force India - che probabilmente cambierà pure nome nelle prossime settimane - si è comunque consolidato come la quarta forza nel 2017, posizione che gli uomini in rosa puntano a difendere dagli attacchi dei team emergenti. Merito di progetti lineari e semplici da mettere a punto, della collaborazione con Mercedes e di due piloti bravi, benché un po' troppo soggetti a sanguinose sfide interne che finiscono per penalizzare il team.
Punti forti - Il motore Mercedes ed Esteban Ocon, anch'egli in orbita Stella a tre punte e giovane fra i migliori emersi nell'ultimo biennio
Punti deboli - Sviluppo non sempre costante ed una coppia di piloti bravi ma dalla difficile convivenza.

Williams, il lusso di Kubica in panchina

Prima avversaria della Force India, a parità di motorizzazione, è stata nell'ultimo biennio la Williams, che quest'anno si è arricchita in fase progettuale di un tecnico del livello di Paddy Lowe. Eppure i primi riscontri non sono stati granché incoraggianti, lasciando anzi l'impressione che prima di guardare alla macchina rosa, Stroll e Sirotkin dovranno guardarsi da Renault, Haas e McLaren dietro di loro.
Punti forti - La motorizzazione Mercedes è sempre una garanzia a centro gruppo, e avere un terzo pilota come Robert Kubica sarà utile sia in fase di sviluppo, sia per pungolare i piloti titolari.
Punti deboli - Tanto Stroll quanto Sirotkin hanno fatto vedere ottime cose nelle categorie minori, ma in F1 non sembrano una coppia d'assalto.

Haas, la possibile sorpresa

La Haas sembra la macchina maggiormente cresciuta fra quelle dai top team in giù. Superato qualche inevitabile problema di gioventù, ha messo in mostra un potenziale tecnico persino insperato dagli stessi americani. Risolti anche i problemi ai freni che hanno tanto afflitto Grosjean nel 2017. Chissà che non possa essere la sorpresa.
Punti forti – Un progetto finalmente riuscito alla base rispetto ai due precedenti, e un conseguente margine di sviluppo. E il motore Ferrari non guasta.
Punti deboli - Non tantissimi i giri compiuti a Barcellona rispetto alle dirette rivali. E se il riferimento sono Force India, Renault e McLaren, la coppia di piloti non sembra all'altezza.

Renault, obiettivo podio

E' l'obiettivo dichiarato: diventare la quarta forza del Mondiale e iniziare a frequentare il podio. E certo Sainz e Hulkenberg sono i piloti giusti per puntare in alto. La macchina è il naturale sviluppo di quella precedente, vedremo quanto migliorata. Ma il finale di 2017 in crescendo sembra un buon viatico.
Punti forti – E' il team ufficiale, anche se quella con la Red Bull è una sinergia molto stretta. E ha portato a casa un tecnico, Budkowski, direttamente dalla stanza dei segreti tecnici (altrui) della Fia. La coppia di piloti, inoltre, è altamente competitiva.
Punti deboli – Per ora l'affidabilità del motore è stata trovata sacrificando la cavalleria.

McLaren si aggrappa a Renault per la riscossa

Chiuso il triennio terribile di partnership con Honda, McLaren prova a voltare pagina col passaggio alla motorizzazione Renault e tornando all'antico con la storica colorazione arancione. Il progetto non si discosta troppo dal precedente, se non per le pance più ingombranti ed il disegno inedito delle sospensioni posteriori. Qualche acuto c'è stato, quando ha voluto cercare la prestazione Fernando Alonso ha staccato un buon tempo a Barcellona, e pur senza essere tantissimi, 250 giri sono un'altra vita rispetto al 2017. Certo però che vedere la Toro Rosso Honda fare quasi il triplo dei giri senza problema alcuno dev'essere stato un bello smacco.
Punti forti - La "zavorra" Honda è alle spalle, e Fernando Alonso è ancora fra i top driver del Mondiale
Punti deboli - La pressione è tutta sugli uomini di Woking; senza più il capro espiatorio nipponico, o sarà riscossa oppure naufragio. E la partnership con Renault sconta la 'precedenza' al team ufficiale ed alla collaudata Red Bull.

Toro Rosso e Sol Levante: la strana coppia

E' stata decisamente la sorpresa più lieta dei test, coi 324 giri messi insieme da Gasly e Hartley senza alcun tipo di problema, quando l'intero paddock era in attesa di scaricare sulla nuova coppia nippo-faentina secchiate di sarcasmo. Particolare il fondo vettura, dotato di vistose fessure, mentre il retrotreno vede fiancate più sagomate rispetto al 2017. L'approccio degli uomini Toro Rosso, meno pretenzioso e bisognoso di riscontri immediati rispetto alla gloriosa McLaren, sembra aver portato i giapponesi a trovare finalmente la quadra, almeno sul piano dell'affidabilità.
Punti forti - La partnership in esclusiva con la Honda potrebbe rivelarsi un vantaggio sul medio-lungo periodo
Punti deboli - Lo sviluppo resta il tallone d'Achille, a maggior ragione con due piloti con scarsa esperienza in F1.

Sauber Alfa Romeo, la 'Ferrarina' pronta alla sfida

Chiarito che di Alfa Romeo, sulla Sauber 2018, non c'è nemmeno un bullone (la partnership per il momento è solo di carattere commerciale), l'italianità del team svizzero è comunque forte in virtù della strettissima collaborazione tecnica con Maranello. Chiamare la Sauber 'Ferrarina', col pupillo della Ferrari Driver Academy Charles Leclerc al volante, non è certo azzardato. Riviste decisamente sospensioni e muso, ma è il passaggio al motore Ferrari omologato alla stagione corrente a far sperare a Sauber di poter cancellare la drammatica stagione 2017, chiusa con la miseria di 5 punti.
Punti forti - E' il partner di riferimento della Ferrari, più ancora di quanto non sia Haas, e ciò potrebbe avere il suo peso. E Charles Leclerc è pilota che promette davvero bene
Punti deboli - E' la macchina che parte più da 'lontano' visto il 2017, ci sarà da lavorare per stare nel gruppo.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità