Formula 1, Oscar Piastri nei guai: l'Alpine valuta azioni legali contro di lui
Pubblicato 08/08/2022 alle 16:02 GMT+2
FORMULA 1 - Non accenna a placarsi la polemica tra il team Alpine ed il campione in carica della Formula 2 Oscar Piastri. L'austrliano sostiene di non aver alcun preaccordo con il team francese che ora, dopo averlo aiutato ad avvicinarsi al mondo della Formula 1, minaccia azioni legali, forte di contratti definiti come "legalmente vincolanti".
Continua a rimanere sotto l'occhio del ciclone il "caso Piastri". Il giovane pilota australiano, campione in carica della Formula 2, avrebbe dovuto sostituire lo spagnolo Fernando Alonso in casa Alpine, con il bi-campione del mondo che nella prossima stagione prenderà il posto di Sebastian Vettel in casa Aston Martin. In controtendenza con quanto dichiarato dalla scuderia francese, Piastri ha però comunicato sui suoi social di non aver firmato ancora nessun contratto, lasciando spazio a diverse congetture sul suo futuro.
Otmar Szafnauer ha dichiarato, come rappresentante del team transalpino, che l'Alpine potrebbe anche potrebbe anche valutare qualche azione legale nei confronti di Piastri. La scuderia francese si sente sicura del contratto sottoscritto con il campione in carica della Formula 2 e si attendeva maggior collaborazione da parte dell'australiano, accompagnato in tutte le fasi di avvicinamento all'esordio in Formula 1.
Avevamo un contratto con Piastri, quindi dobbiamo capire dove questo ci porterà a livello legale – ha detto Szafnauer, intervistato da El Confidencial – Crediamo, ed è per questo che abbiamo rilasciato il comunicato, di avere un accordo vincolante. Se in macchina non c’è Piastri, e penso che ci sarà, ho tipo 14 chiamate da piloti interessati. Il nostro posto è il più prezioso rimasto. Non c’è da stupirsi che così tante persone mi abbiano chiamato, ma di quei 14, ce ne saranno quattro nell’elenco finale. E Piastri è tra questi”.
Szafnauer ha poi aggiunto: “Il contratto dice che dovremmo sostenerlo nella sua carriera in Formula 1 investendo molti soldi. L’anno scorso gli abbiamo fornito un’auto con cui ha percorso 3500 chilometri. Abbiamo fatto sette test indipendenti con essa e questo non è economico. Il solo motore costa 1,7 milioni di euro. Abbiamo speso un sacco di soldi per Piastri per prepararlo al futuro. E, se quel futuro non è con noi, è logico ed equo chiedere un risarcimento”.
Abbiamo parlato con i nostri avvocati e ci hanno detto che questo è un contratto vincolante, e ci consente di mettere Oscar in una delle nostre auto nel 2023. - ha concluso - C’è anche un’opzione per il 2024 e la possibilità per noi di prestare il pilota a un’altra squadra. Mi aspettavo più lealtà verso la squadra che lo ha preparato alla Formula 1. Mi aspettavo più lealtà da Oscar di quella che sta dimostrando”.
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