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Formula 1, Todt: “Motori ibridi? Scelta obbligata per la sopravvivenza del Circus”

DaOAsport

Aggiornato 16/09/2020 alle 13:26 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Jean Todt

Credit Foto Getty Images

Parlare dei motori ibridi in F1, automaticamente porta a parlare della Mercedes. Non vi sono dubbi che il brand della Stella a tre punte abbia marchiato a fuoco questa era del Circus, considerando i titoli in successione e quelli che arriveranno quest’anno (molto probabilmente) e forse nel 2021. Il 75% circa di GP vinti e i sei titoli piloti e i sei costruttori attuali saranno, salvo sconvolgimenti miracolosi, ulteriormente aggiornati. Un aspetto che non sta rendendo la F1 particolarmente appetibile, visto l’esito scontato delle corse in questa stagione soprattutto.
In una recente intervista l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo si era detto pentito di aver avallato questa nuova generazione di motori, ma stando a quanto riferito dal n.1 della FIA Jean Todt la scelta è stata dettata dalle esigenze di un contesto cambiato rispetto a prima (intervista di Auto Motor und Sport): “Il mondo intorno a noi è mutato, il cambiamento climatico e in cima alla lista delle priorità di tutti i governi".
La decisione di adottare i motori ibridi era quasi obbligata, altrimenti la categoria non sarebbe sopravvissuta.
Tuttavia, non mancano le perplessità sui progetti di questi propulsori, che potrebbero essere soggetti a delle modifiche dal 2023. Aspetti riguardanti i cosiddetti e-fuel, ma possibili soluzioni sono ancora da verificare e allo studio.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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