F1, Ferrari, Charles Leclerc si sfoga: "Basta, non sono razzista"
Aggiornato 06/08/2020 alle 19:37 GMT+2
Il pilota della Ferrari è stato criticato dal mondo social per non essersi inginocchiato come altri suoi colleghi prima di ogni GP in segno di solidarietà per il movimento Black Lives Matter. "Odio il razzismo, le mie parole vengono manipolate per costruire titoloni".
È molto triste vedere come certe persone manipolino le mie parole per costruire titoloni e farmi sembrare razzista. Non sono razzista, odio il razzismo nella maniera più assoluta. Il razzismo è disgustoso. Smettete di mettermi nello stesso gruppo di persone disgustose che discriminano gli altri per il loro colore della pelle, religione o orientamento sessuale. Non ne faccio parte, e mai ne farò. Ho sempre rispettato tutti, e credo che debba essere la norma nel mondo di oggi. Vi prego, smettete di utilizzare la mia immagine per promuovere idee sbagliate. Non sono un personaggio politico, e non voglio essere coinvolto in questo genere di cose.
Charles Leclerc affida a Twitter la risposta chiara e netta alle critiche ricevute sui social per aver scelto di non inginocchiarsi in segno di solidarietà al movimento Black Lives Matter all'inizio dei GP corsi finora, come fatto invece da molti suoi colleghi. Il pilota monegasco ha sempre spiegato di sentirsi più legato ai gesti quotidianiche formali, preferendo combattere la lotta al razzismo in altro modo, più intima e personale.
Alla vigilia del quinto appuntamento stagionale, Leclerc occupa il quinto posto in classifica nel Mondiale piloti con 33 punti grazie ai podi raccolti all'esordio in Austria e nell'ultima gara a Silverstone, dove ha sfruttato la foratura di Valtteri Bottas nel finale.
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