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F1, pagelle GP Abu Dhabi: Super Max Verstappen batte Re Hamilton, ma il Mondiale lo decide Latifi. Sainz da 8

Paolo Sala

Pubblicato 12/12/2021 alle 18:33 GMT+1

F1 - Lewis Hamilton sbaglia meno, Verstappen lo supera in pista due volte, alla fine sono decisivi l'incidente di Latifi e la reattività del muretto Red Bull, che le ha provate davvero tutte lungo tutto il week end. Ottimo Sainz su Ferrari, Perez decisivo nel contenere Hamilton.

Max Verstappen applaudito da Lewis Hamilton sul podio di Abu Dhabi

Credit Foto Getty Images

Max Verstappen (Red Bull, 1° classificato): voto 10 - E' ovviamente un voto al titolo Mondiale, meritato visti i numeri della stagione. Perché in realtà anche ad Abu Dhabi qualche imprecisione non è mancata, dallo spiattellamento delle media il sabato alla scelta di un setup scarico, che gli ha dato più problemi che vantaggi in gara. Però ci ha messo tutto sia all'inizio, con l'ardito sorpasso non riconosciuto dalla direzione gara, sia alla fine, quando è andato a prendersi ciò che considerava suo con feroce determinazione. Ora che è campione del mondo a 24 anni, può iniziare a lavorare per smussare un po' il caratterino. Che non va per forza di cose di pari passo con la grinta che ha nel sangue e la classe che la natura gli ha elargito a piene mani.
Lewis Hamilton (Mercedes, 2° classificato): voto 9 - Esce sconfitto ed è costretto a celebrare il meritato titolo di Verstappen. Ma senza l'incidente di Latifi sarebbe lui a festeggiare un esclusivo 8° titolo, che non sarebbe stato meno meritato. Grazie soprattutto al certosino lavoro di venerdì e sabato su assetto e scelta della strategia gomme, che gli avevano dato modo di prendere il largo sulle Red Bull dopo l'aiutino di Michael Masi. Resta la clamorosa rimonta fra il Gp del Brasile e il giro 54 del Gp di Abu Dhabi, in cui la sua classe ha illuminato un Mondiale che sembrava chiuso un mese e mezzo fa e che invece è finito dritto nella storia delle corse.
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Lewis Hamilton si complimenta con Max Verstappen

Credit Foto Getty Images

Carlos Sainz (Ferrari, 3° classificato): voto 8 - Che gara e che week end per Carlos, finalmente in luna di miele con la sua Ferrari. Il 3° posto è il premio ad una prestazione di grande livello, in cui è sempre stato davanti al compagno Leclerc fino a sfruttare il ritiro di Perez, per andare a celebrare sul podio coi cavalieri dell'iride. Chiude davanti al monegasco anche nella classifica finale, il che è un segnale importante in vista del 2022. Occhio Charles, l'asticella va alzata.
Yuki Tsunoda (Alpha Tauri, 4° classificato): voto 7 - Dopo vagonate di giuste critiche, si toglie lo sfizio di battere il compagno Gasly sia in qualifica che in gara nell'ultimo Gp stagionale, chiudendo ai piedi del podio nella giornata di gloria del mondo Red Bull. Con la Honda in uscita, servono gare come questa per tenersi il sedile Alpha Tauri.
Charles Leclerc (Ferrari, 10° classificato): voto 5 - Il piazzamento finale è figlio dell'azzardo di provare un terzo pit stop e non di una gara sotto tono. Però ha visto Sainz da dietro per tutto il week end, e in gara non è riuscito a contenere Bottas. Un finale di stagione in cui ha forse sofferto l'incremento prestazionale del compagno.
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Chiusura d'anno sottotono per Charles Leclerc

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Sergio Perez (Red Bull, non classificato): voto 8,5 - E' costretto al ritiro per motivi ignoti nel finale, ma la sua resistenza su Hamilton entra di diritto fra i duelli più appassionanti della stagione. Due controsorpassi, sia in staccata che sul dritto, senza nemmeno una scorrettezza, e circa 10 secondi persi da Lewis che hanno permesso a Verstappen di rientrare sulla Mercedes, anche se per poco. Non è la prima volta che fa ammattire Hamilton, cosa che non si può dire di Bottas nei confronti di Verstappen.
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Come Sergio Perez ha provato a frenare la marcia di Hamilton nel GP di Abu Dhabi

Credit Foto Getty Images

Nicholas Latifi (Williams, non classificato): voto 0 - Se in Red Bull sapevano, a dieci giri dalla fine, che solo una Safety Car avrebbe potuto rimetterli in corsa, buon senso vuole che ai motorizzati Mercedes sia stato quanto meno caldeggiato di evitare situazioni spiacevoli. Perché se Verstappen può finalmente festeggiare il titolo iridato, gran parte del merito è anche del duello che il canadese ha ingaggiato con la Haas di Mick Schumacher a quattro tornate dalla bandiera a scacchi, finendo a muro e rendendo necessario il decisivo ingresso della Safety car. Fortuna che ha papà facoltoso, perché in zona Mercedes sarà persona non grata per un bel pezzo.
Michael Masi (Direttore di gara): voto 2 - L'impressione è sempre più quella del vaso di coccio tra i vasi di ferro. Dopo le sciagure saudite, decide di non decidere sul sorpasso al primo giro di Verstappen, quasi a chiamarsi fuori dalle responsabilità nell'atto conclusivo. Ma il karma gli restituisce la patata bollente nel finale di gara, quando non può far altro che evitare di chiudere il Mondiale alle spalle della Safety car. Con la conseguenza di chiuderlo, il Mondiale, barricato in ufficio con Toto Wolff furioso fuori dalla porta. Meglio che nel 2022 dia direzione e polso fin dalle prime gare, o ne sarà travolto.
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Michael Masi, ancora una volta nell'occhio del ciclone

Credit Foto Getty Images

Team Red Bull: voto 8 - Se Latifi è stato decisivo, in casa Red Bull le hanno provate davvero tutte, costretti dalle circostanze ad avere inventiva rispetto agli avversari: l'ala posteriore scarica, la scia di Perez a Max nel Q3 di sabato, la prontezza di riflessi nel finale. Un dinamismo, rispetto alla rigidità dei Mercedes, che ha avuto la sua parte. Battere questa Mercedes non è da tutti, e vale per l'intera annata.
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Ciao Raikkonen, l'ultimo campione del mondo della Ferrari

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