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F1, GP Australia: rimossa la zona DRS fra la curva 8 e 9, cosa cambia ad Albert Park e le ragioni della scelta

DaOAsport

Pubblicato 09/04/2022 alle 07:47 GMT+2

F1 - La direzione di gara ha deciso di portare da 4 a 3 le zone DRS sulla pista di Albert Park, rimuovendo il tratto che da curva 8 porta alla velocissima piega. Decisione per ragioni di sicurezza, in quanto anche nella giornata di venerdì si è potuto constatare come le vetture in quel tratto possono superare senza grossi problemi i 300kmh con un 'porpoising' molto pronunciato e pericoloso.

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Mentre si sono appena concluse le FP3 del Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022, e ci avviciniamo alle attesissime qualifiche (qui la nostra DIRETTA SCRITTA) sul rinnovato tracciato dell’Albert Park di Melbourne ci sono importanti novità.
La direzione di gara del GP “down under” ha deciso di portare da 4 a 3 le zone DRS sulla pista che torna in calendario dopo due anni di assenza per colpa della pandemia. E’ stato, infatti, rimosso il tratto che da curva 8 porta alla velocissima piega che ha preso il posto della chicane 9-10 denominata “Clarke”.
Come spiega il comunicato emesso dalla FIA questo settore nel quale si poteva aprire l’ala mobile è stato cancellato per “motivi di sicurezza” e le spiegazioni appaiono evidenti. Come si è visto nelle prime due sessioni di prove libere di ieri, infatti, le vetture in quel tratto possono superare senza grossi problemi i 300kmh, con l’effetto “porpoising” che andava a scuotere pesantemente le macchine.
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Dopo 3 anni d'assenza la F1 torna a sfrecciare all'Albert Park di Melbourne

Credit Foto Getty Images

Tra questa condizione molto fastidiosa per piloti e monoposto, e il rischio di arrivare in una zona pericolosa con velocità particolarmente elevate, quindi, si è optato per pensare alla sicurezza e togliere questa importante zona DRS. In questo modo gli scenari per qualifiche, e soprattutto gara, cambiano in maniera radicale.
Chi puntava sulla velocità di punta di T1 e T2 vedrà ridursi corposamente le chance di sopperire all’alto carico richiesto dal T3 decisamente più guidato. Una decisione, quindi, che potrebbe cambiare le carte in tavola in un Gran Premio di Australia che, come si è visto dalla terza sessione di prove libere, sembra davvero proporre tante scuderie a distanze ravvicinate, come non si vedeva ormai da anni.
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