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Sebastian Vettel, questi sono punti d'oro... E stavolta la calma la perde Hamilton

Paolo Sala

Pubblicato 10/07/2017 alle 08:16 GMT+2

Il tedesco alle spalle dello scatenato Bottas allunga in classifica. L'inglese fa una gran rimonta ma paga penalizzazione e nervosismo del sabato.

Sebastian Vettel, Lewis Hamilton, F1 2017, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Detto che l'uomo del giorno è il giusto trionfatore Vallteri Bottas, che la delusione non può non essere un incolore Kimi Raikkonen, e il rimpianto - vista la grande gara di Ricciardo con l'altra Red Bull - l'incolpevole Max Verstappen, il Gp d'Austria va in archivio con il congelamento del duello diretto Vettel-Hamilton, rinviato a data da destinarsi dalla penalizzazione in griglia subita dall'inglese. Ma il duello, soprattutto psicologico, è proseguito per tutto il week end. I fatti di Baku, di scorie, ne hanno lasciate eccome, e paradossalmente alla fine è sembrato gestirle meglio Sebastian Vettel, reduce dal 'processino' parigino di metà settimana cui si era presentato, racconta chi c'era, piuttosto spaventato.

Il sabato: un fattore chiave

Nervosismo che sembra invece aver caratterizzato parte del week end di Hamilton. Se il venerdì Lewis, a differenza che a Baku, era stato da subito il più veloce in entrambe le sessioni, la notizia serale della sostituzione del cambio gli ha tolto certezze per il sabato. Quando Vettel, al contrario, ha sentito aria di occasione grossa e si è messo a stampare giri record al mattino. E quando Bottas, il pomeriggio, ha completato un lavoro perfetto suo e della sua squadra centrando la pole position davanti al ferrarista. Lewis, chiamato più che mai a fare la pole per retrocedere 'solo' al sesto posto, si è ritrovato in seconda fila e retrocesso ottavo. Una veloce stretta di mano con Vettel e poi il plateale 'no' quando si è trattato di farlo in diretta tv ha testimoniato istantaneamente il suo stato d'animo. Unito alla fastidiosa sensazione, al di là delle parole, di quel compagno di squadra che si mette nelle condizioni di vincere proprio quando lui va in difficoltà, tenendogli aperto un possibile secondo fronte oltre a quello del nemico naturale in rosso. In gara, giù la visiera, Lewis ha fatto poi una gran rimonta finendo del resto a meno di 10" dal primo, a contendendo fino all'ultimo metro il podio a Ricciardo. Ma il terzo posto in qualifica e le difficoltà con le gomme a metà gara, anche quelle figlie delle scelte aerodinamiche del sabato (ala più scarica rispetto a Bottas per agevolare i sorpassi), hanno finito per pesare quasi quanto la penalizzazione su un fine settimana in cui, ancora una volta, Vettel gli ha guadagnato punti.

Vettel rapace, quanti punti a metà stagione

Dall'altra parte c'è un Sebastian Vettel che, nell'ambito della prestazione pura, non conosce alti e bassi, con una costanza di risultati impressionante indipendentemente dalle dinamiche e dalle variabili di gara. All'A1 Ring lascerà sicuramente il rimpianto di non aver mai davvero avuto la chance di attaccare Bottas se non negli ultimissimi giri, ma la sua capacità di massimizzare i punti raccolti in ogni gara sta facendo la differenza forse anche di più della competitività stessa della Ferrari. La quale è tornata a lottare là davanti con una partenza pulita e su una pista meno atipica rispetto a Baku e Montreal, ma che vede la Mercedes vantare sempre qualcosa in più in termini di potenza (e del resto la differenza di prestazioni fra Bottas e Raikkonen testimonia che il tedesco riesce davvero a tirar fuori il 101% dalla rossa) ed una Red Bull che sulla pista di casa ha evidenziato un notevole passo avanti.

Ferrari, fondamentale il nuovo motore

Ora, con 20 punti di vantaggio di Vettel su Hamilton, si vola subito a Silverstone e poi, a fine mese, all'Hungaroring. Due piste, specie la seconda, su cui le qualità telaistiche e di trazione della Ferrari dovrebbero eccellere. Ma in vista di Spa e Monza dopo l'estate, e comunque nell'ottica di poter lottare fino all'ultima gara per il titolo, a Maranello c'è una discreta apprensione per la versione 3 della power unit, che potrebbe vedersi già in Inghilterra ma più probabilmente sarà pronta in Belgio. Trovare cavalli in più per contrastare la potenza Mercedes è fondamentale, e in settimana il passaggio in fabbrica di Marchionne ha agitato parecchio le acque con la sostituzione del capo motorista. Haas ha portato già in Austria la versione 3, ma senza le specifiche previste nell'evoluzione. E i segnali sono stati comunque incoraggianti col 7° posto di Grosjean. Ma servono conferme, perchè ad arrivare al giro di boa in testa alla classifica piloti è stato soprattutto Vettel, che sta disputando uno dei suoi migliori Mondiali ed ha commesso l'unico errore stagionale con la ruotata di Baku. In quella costruttori la Mercedes è davanti, e non è un caso, perché a Brackley hanno trovato la quadra anche aerodinamica di un progetto complicato ma performante quanto quelli precedenti.
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