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Calendario a vista, gare doppie e tensioni: così parte il Mondiale F1 2020

Paolo Sala

Pubblicato 30/06/2020 alle 17:58 GMT+2

Domenica in Austria si apre quello che doveva essere l'ultimo Mondiale prima del cambio di regolamento tecnico, e che finirà invece per essere un 'emimondiale' di passaggio verso la rivoluzione posticipata al 2022. Un via inedito condizionato dall'emergenza Covid, da un calendario calibrato di settimana in settimana e dalle scorie delle tensioni seguite all'accordo FIA-Ferrari sul motore 2019.

Focus F1

Credit Foto Eurosport

Una vigilia di Mondiale così, in Formula 1, non si era mai vista. Non fosse bastata l'emergenza Coronavirus, le ultime due settimane prima del lockdown di marzo avevano visto salire la tensione fra i team come non mai, e la guerra Ferrari-Mercedes deflagrare in tutta la sua virulenza dopo l'accordo secretato sulla power unit ferrarista del 2019. Tuttavia, visto il volume di affari che si porta dietro, la F1 parte. Con la necessità di gestire una gestione logisticamente e operativamente inedita, che al momento parte dall'Europa (non accadeva dal 1966) e si snoderà fra due 'doppioni' per allungare il più possibile il calendario monco. In autunno si vedrà.

Quanto può durare lo scontro?

La prima questione è proprio questa: dopo la protesta dei sette team non motorizzati Ferrari, la dura risposta FIA e l'altrettanto duro ultimatum dei team che hanno voluto interessarne anche Liberty Media, che ambiente ci si deve aspettare in Austria? E quanto può durare, guardando anche alle gare successive, uno stato di tensione come quello precedente al lockdown? Se i team passano alle vie legali, la vicenda rischia di rimanere aperta più del dovuto.

L'ultimo giallo: le prese d'aria Mercedes

E non si pensi che, motorizzati Mercedes a parte, il fronte contrario all'accordo FIA-Ferrari sia poi così compatto. La cultura del sospetto regna ad ogni latitudine, e le prese d'aria per i freni posteriori delle frecce d'argento sono prontamente entrate nel mirino della Red Bull, che le considera atte al raffreddamento delle gomme. La richiesta alla Fia è stata accolta, eccedono il volume di spazio consentito e saranno smontate. Ma non è finita, c'è ancora il caso DAS.

DAS, il colpo Mercedes

Sul piano tecnico, il coup de theatre l'ha tirato fuori la Mercedes col DAS, il doppio sistema di sterzo che permette la variazione di camber in marcia. Indubbiamente glamour la scelta di mostrarlo in mondovisione durante la prima sessione di test a Montmelò, una mazzata morale sulla concorrenza. Vantaggio cronometrico? Non è chiaro se e quanti decimi possa togliere, è probabile che l'utilità maggiore stia piuttosto nel controllo del consumo delle gomme. Non varia l'assetto sospensivo, cosa vietata dal regolamento con macchina in movimento, ma solo la convergenza. Tuttavia secondo più di qualcuno resta irregolare, e non sono da escludere reclami, vista l'aria. Helmut Marko aveva già dichiarato di ritenerlo un correttore d'assetto, dopo il caso prese d'aria di cui sopra, e di essere pronto a sporgere reclamo ufficiale se la Mercedes lo avesse montato a Melbourne. Vedremo cosa accadrà in Austria.
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Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes AMG Petronas F1 Team during day six of F1 Winter Testing

Credit Foto Getty Images

Calendario a vista

La Formula 1, soprattutto in questo momento, è un delicato equilibrio di interessi fra organizzatori, governi e Liberty Media. Tutti stanno facendo il possibile mettere in piedi una stagione il più possibile regolare, ma il calendario è sotto continua osservazione. Almeno all'inizio si navigherà a vista, con due soli week end 'liberi' (fine luglio e fine agosto) nelle otto gare europee fino a Monza. Poi si deciderà a seconda di quale sarà la situazione Covid alla fine dell'estate.

Doppioni in Austria e Gran Bretagna

Per surrogare i Gp annullati ed arrivare almeno ad otto gare ai primi di settembre, si è deciso di raddoppiare due corse correndo sullo stesso circuito per due week end consecutivi. Accadrà subito a Zeltweg, col Gp della Stiria a seguire quello d'Austria, mentre Silverstone ospiterà il Gp di Gran Bretagna e il successivo Gp del 70° anniversario della F1. In mezzo Ungheria e Spagna, tra fine a gosto e i primi di settembre le classicissime Spa e Monza.
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Un secondo GP in Italia?

Come detto, il calendario post-Monza verrà deciso nelle prossime settimane, sulla base dell'andamento della pandemia. Al momento è comunque molto concreta l'ipotesi di un secondo Gp in Italia. Sempre a Monza, o più probabilmente al Mugello (tecnicamente già pronto ad ospitare la F1) o Imola, che ci sta pensando. Naturalmente andranno fatte diverse valutazioni in fase di organizzazione, a partire dal fatto che le gare saranno tutte a porte chiuse e dunque verranno a mancare gli incassi al botteghino.
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Niente Zandvoort arancione

In questo senso va sottolineato come siano saltate due novità: il Gp del Viet Nam, che avrebbe dovuto debuttare in questa stagione, e quello d' Olanda, che avrebbe dovuto riproporre in calendario lo storico circuito (rivisitato) di Zandvoort. Sarebbe stata una marea arancione pro-Verstappen, in misura ancora maggiore ripetto a quanto già si vede nelle gare europee. Se ne riparlerà l'anno prossimo.

La Mercedes rosa

Fra il discusso DAS Mercedes ed il contestato accordo Fia-Ferrari sul motore, non è passata inosservata la Racing Point, ex Force India risanata da Stroll Senior. E fotocopia della Mercedes 2019. "Se non si dimostra il passaggio di un file, non si può dimostrare che i progetti siano uguali". E tant'è. Ma non è un segreto che la Racing Point sia il cliente di riferimento della casa madre, e che l'ingresso di Stroll possa portare a sinergie sempre maggiori. Fino ad arrivare, chissà, al passaggio della Mercedes stessa da team in proprio a Racing Point Mercedes nel medio termine. Intanto, si candida quanto meno a quarta forza.
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Racing Point wird 2021 zu Aston Martin

Credit Foto Getty Images

Piloti a tempo

L'emimondiale 2020 si presenta anche come il primo in cui diversi piloti scatteranno al semaforo verde della prima gara sapendo già di cambiare scuderia nel 2021. E' il caso di Carlos Sainz, pronto a traslocare in Ferrari, e di Daniel Ricciardo, che andrà a sostituirlo in McLaren. Sul piano degli stimoli qualcosa potrebbe togliere. Diverso il caso di Sebastian Vettel: lui di stimoli ne avrà parecchi, perché la Ferrari lo ha pressoché scaricato e perché non ha ancora un sedile per il 2021.

Tornano le turbolenze

In attesa della semplificazione aerodinamica 2022, le monoposto seguono la linea di sviluppo di quelle del 2019. Alle quali erano state imposte misure e soluzioni per diminuire le turbolenze dell'effetto scia. Qualche risultato si era avuto, mentre nei test di quest'anno a Barcellona sembra si sia tornati alla situazione 2018. "L'aria sporca si sente anche a due-tre secondi da chi sta davanti" - ha detto in proposito Lando Norris, così come Daniel Ricciardo.
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