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F1, Eddie Irvine spinge la Ferrari: "Meglio veloce e fragile che lenta e affidabile"

Daniele Fantini

Pubblicato 11/07/2022 alle 11:20 GMT+2

FORMULA 1 - Eddie Irvine, grande ex della scuderia di Maranello, tifa per la Ferrari di Charles Leclerc, capace di riaprire il Mondiale con la vittoria conquistata in Austria. Per il pilota nordirlandese l'affidabilità dei motori è un problema secondario: in questo momento la Ferrari ha il vantaggio di essere la monoposto più veloce in pista.

Leclerc: "Felice per la vittoria, ma affidabilità va tenuta a bada"

Nel 1999, l'anno del terribile incidente sofferto da Michael Schumacher nel GP d'Inghilterra, Eddie Irvine lottò per il titolo contro la McLaren di Mika Hakkinen fino all'ultima corsa. Il finlandese vinse il Mondiale con un distacco di sole due lunghezze trionfando a Suzuka, ma la battaglia del grande scudiero di Schumi resterà per sempre nella storia della Ferrari.
Oggi, a 23 anni di distanza, Irvine frequenta ancora il nostro Paese, tra Milano e Santa Margherita Ligure, e segue con passione gli sviluppi da Maranello. Domenica ha festeggiato la vittoria di Charles Leclerc in Austria con un buon bicchiere di vino rosso e ha concesso qualche battuta alla Gazzetta dello Sport. Nonostante le sfortune sofferte in questa prima metà di stagione, la Ferrari è la macchina più forte e favorita. Una bella differenza rispetto a quando dovette inventarsi miracoli per restare competitivo fino all'ultimo contro Hakkinen.

Meglio veloce ma fragile che lenta e affidabile

"La Ferrari ha dimostrato di avere la macchina migliore. Leclerc è una garanzia, ha confermato nel corso di questa stagione di essere un pilota che può tranquillamente vincere il titolo. Lui e la Ferrari sono stati sfortunati, hanno commesso anche alcuni errori, ma nessuno è stato protagonista finora di una stagione perfetta".
"La Ferrari ha la velocità. Io preferisco sempre una macchina veloce e fragile a una lenta ma affidabile. Perché la seconda difficilmente la renderai competitiva. È un vantaggio che è mancato a me nel 1999. Non avevamo il passo e per battere le McLaren dovevamo inventarci delle strategie che spesso finivano per complicarci la vita. Una macchina così forte, invece, ti semplifica la vita".
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Leclerc: "Felice per la vittoria, ma affidabilità va tenuta a bada"

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