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Pagelle GP Austria: Charles Leclerc eroico, Mick Schumacher è diventato grande, Carlos Sainz tradito dalla power unit

Paolo Sala

Aggiornato 10/07/2022 alle 22:04 GMT+2

FORMULA 1 - Il ferrarista torna a sorridere con una grande gara d'assalto e intelligenza, il figlio di Kaiser Schumi ha finalmente raggiunto il proprio livello di competitività in F1. Sugli scudi anche Hamilton e Alonso, male Gasly e Vettel.

Leclerc: "Felice per la vittoria, ma affidabilità va tenuta a bada"

La Ferrari rialza la testa con una grande prova di forza in casa della Red Bull, con la sola amarezza di un'altra rottura alla power unit che questa volta ha fermato Carlos Sainz. Certo però il ritrovato morale di Leclerc e l'efficienza della F1-75 su una pista da alte velocità, unitamente all'ottima gestione delle gomme, sono un toccasana per Maranello anche in vista delle prossime due gare prima della pausa estiva. Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al GP d'Austria, 11esimo round del Mondiale di Formula 1.
Charles LECLERC (Ferrari, 1° classificato): voto 9 - Gli sfuggono solo pole position e giro veloce, ma in gara veste i panni del fuoriclasse sotto ogni aspetto, dagli assalti a Verstappen alla complicata gestione degli ultimi giri, col pedale dell'acceleratore che restava aperto in staccata. Da manuale il primo sorpasso su Max, a parità di gomma e con una manovra ardita ma calcolata al centimetro. Ritrova il sorriso dopo un periodo di rabbia e frustrazione, ed è già un passo importante. Ora testa a Le Castellet e Hungaroring.
Carlos SAINZ (Ferrari, nc): voto 7,5 - La vittoria a Silverstone lo ha caricato a mille, tanto che nella Sprint Race Leclerc ha dovuto sudare parecchio per tenerlo a bada. In gara ha fatto la sua parte per completare quella che sarebbe stata una entusiasmante doppietta rossa, questa volta la fragilità di alcune componenti della potentissima power unit di Maranello ha penalizzato lui. Di buono c'è - dal punto di vista dei tifosi Ferrari - che 37 punti di distanza da Leclerc avvicinano probabilmente il momento in cui sarà necessaria una netta definizione dei ruoli.
Max VERSTAPPEN (Red Bull, 2° classificato): voto 6,5 - Non può nulla contro gli attacchi delle Ferrari, tanto da evitare quelli di Sainz rientrando per due volte ai box. Con poca benzina, nella Sprint Race, era riuscito a prevalere, in gara ha invece sofferto parecchio l'usura delle gomme, rimediando una sonora lezione. Però siamo sempre lì, nessuno sa limitare i danni come lui: grazie allo stop di Sainz chiude 2°e si prende pure il punto del giro veloce. Solido.
Lewis HAMILTON (Mercedes, 3° classificato): voto 7 - Partiva da lontano e la Mercedes qui ha sofferto parecchio il traffico, ma la gara di Lewis è stata molto intelligente: tosta quando serviva, oculata nelle fasi di passaggio, precisa nelle tempistiche dei pit stop. Secondo podio consecutivo meritato.
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La doccia di champagne di Lewis Hamilton a Charles Leclerc, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Mick SCHUMACHER (Haas, 6° classificato): voto 8 - Schumacherino è arrivato. Col suo passo, coi suoi tempi, ma è finalmente giunto a sfruttare il proprio potenziale tecnico anche in Formula 1. E del resto la sua carriera, a differenza di quella del padre, è stata caratterizzata dalla politica dei piccoli passi, dell'apprendimento modulato delle dinamiche tecniche e meccaniche, della pazienza. E' stato così in F3 e in F2, dove Mick è sempre cresciuto nella seconda parte di stagione. E una bella mano gliela dà la Haas, parecchio progredita negli ultimi due week end.
Fernando ALONSO (Alpine, 10° classificato): voto 8 - Se Hamilton partiva da lontano, Fernando partiva ultimo, costretto a mettere insieme una grande rimonta che lo ha portato ad entrare in zona punti. Lui sostiene che questa sia una delle sue migliori stagioni, se non la migliore, in Formula 1. Non c'è motivo di credere il contrario.
Alexander ALBON (Williams, 12° classificato): voto 6 - Fra Sprint Race e gara si è preso le contumelie di diversi piloti per qualche manovra eccessiva, ma ha sfiorato ancora una volta la zona punti con una Williams decisamente problematica.
Pierre GASLY (Alpha Tauri, 15° classificato): voto 4,5 - Se la Haas è cresciuta parecchio, percorso inverso ha fatto l'Alpha Tauri, che ha perso decisamente passo gara negli ultimi week end. E il francese, anche rispetto a Tsunoda, non riesce più ad aggiungere nulla. Momento di evidente appannamento, anche negli errori.
Sebastian VETTEL (Aston Martin, 16° classificato): voto 4,5 - Getta alle ortiche, così come nella Sprint Race, una potenziale bella rimonta per colpe non del tutto sue. Ma l'ultimo posto in qualifica e tre testacoda in due giorni non sono roba da piloti esperti come Seb.
Yuki TSUNODA (Alpha Tauri, 18° classificato): voto 4 - Non che sia così lontano da Gasly, ma il suo week end è costellato da diversi errori. Compresa una chiusura poco corretta su Alonso, che gli rifila una ramanzina in diretta tv a 300kmh. Dietro la lavagna.
Sergio PEREZ (Red Bull, nc): voto 5 - Aveva raddrizzato il week end con una grande Sprint Race, in gara si è lasciato ingolosire dalla possibilità di passare subito Russell finendo nella sabbia al primo giro, pagando poi il conto con un problema al fondo. In un Mondiale così tirato anche lato Costruttori, un'imperizia.
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Sainz: "Sarebbe potuta arrivare una doppietta Ferrari e invece..."

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