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Ferrari fragile, affidabilità sparita dopo le prime 3 gare. Leclerc e Sainz disastro a Baku: analisi e commento

Umberto Zapelloni

Pubblicato 13/06/2022 alle 10:22 GMT+2

GP AZERBAIGIAN - La SF75 è una monoposto veloce su ogni tipo di circuito, altrimenti Leclerc non sarebbe riuscito a conquistare sei pole in otto gare. Il problema è che con il passare delle gare e l'alzarsi delle prestazioni, l'affidabilità è sparita come la rugiada quando si alza il sole. Bisogna capire. Come Binotto ripete ormai da tempo.

Leclerc e Sainz in coro: "Giorno frustrante per la Ferrari ma..."

In Formula 1 è meno complicato trovare l'affidabilità delle prestazioni. Non ci sono dubbi. Meglio avere una macchina veloce, ma poco affidabile che una macchina affidabile senza prestazioni. Non è un problema facile da risolvere, ma è meglio avere una Ferrari fragile che una Ferrari lenta. La SF 75 è una monoposto veloce su ogni tipo di circuito, altrimenti Leclerc non sarebbe riuscito a conquistare sei pole in otto gare. Il problema è che con il passare delle gare e l'alzarsi delle prestazioni, l'affidabilità è sparita come la rugiada quando si alza il sole. La Ferrari è fragile come un uovo Fabergè. Ed è una fragilità diffusa perché a Leclerc si è rotto il motore, mentre Sainz è stato eliminato da un problema idraulico.
A Maranello devono lavorare a 360°. Il distacco era tale che si è cercato di forzare i tempi, di recuperare prestazioni senza preoccuparsi dell'affidabilità. Era importante raggiungere la concorrenza. Adesso bisognerà lavorare perché le prestazioni del sabato in qualifica possano produrre anche dei risultati. La strada seguita è obbiettivamente quella giusta perché sono gli stessi regolamenti a consigliarlo: sui motori, congelati per 4 anni, si può infatti intervenire solo per migliorarne l'affidabilità, non le prestazioni. La Ferrari può insomma lavorare per dare a Leclerc e Sainz un motore capace di finire un gran premio. Non potrebbe invece farci nulla se mancassero le prestazioni.
Certo la ricerca dell'affidabilità implica anche il problema penalizzazioni perché se in Canada Leclerc dovesse montare un turbo nuovo, scatterebbe la prima retrocessione dell'anno sullo schieramento. E pagare già al nono gran premio dei 22 in calendario non sarebbe un buon segnale. Fino a che il motore andato arrosto a Baku non arriverà in fabbrica non si avranno risposte certe. L'analisi della telemetria può dare un'indicazione, ma per capire va aperto il motore.
Il tutto mentre la squadra sta già volando verso Montreal dove domenica si corre ancora. Charles avrà un motore fresco, un motore che non dovrebbe avere problemi di affidabilità, ma fino a che l'analisi del propulsore rotto a Baku non sarà conclusa, non si potranno fare previsioni sull'eventuale penalizzazione. Il cammino per tornare a lottare per il titolo è lungo. Dopo le prime tre gare ci si era illusi. Oggi il grande punto interrogativo dell'affidabilità non permette di essere ottimisti. Bisogna capire. Come Binotto ripete ormai da tempo.
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