Harakiri Ferrari: Leclerc e Sainz fuori, a Baku fa festa la Red Bull: Verstappen 1°, Perez 2°, 3° Russell, 4° Hamilton
Aggiornato 12/06/2022 alle 20:27 GMT+2
F1 – Weekend disastroso per la Ferrari in Azerbaijan, per la prima volta dal 2009 entrambe le vetture del Cavallino sono costrette a ritirarsi per problemi di affidabilità. Leclerc tradito dalla power unit al 20° giro mentre era 1° mentre Sainz messo ko da un problema idraulico dopo 9 giri. A far festa è la Red Bull che dopo Imola e Montmelò per la 3ª volta monopolizza i primi 2 gradini del podio.
Doppietta Red Bull e giornata nera per la Ferrari nel Gp di Azerbaijan, ottava prova del Mondiale di Formula 1 2022. Dopo il ritiro di Carlos Sainz per problemi idraulici e quello di Leclerc con la turbina in fumo, Max Verstappen si è aggiudicato comodamente la sfida interna con Sergio Perez e fatto sua la gara sul veloce circuito cittadino di Baku, cementando ulteriormente la propria leadership in classifica. Terzo l'ottimo George Russell su Mercedes, che ha preceduto il compagno Lewis Hamilton e l'Alpha Tauri di Gasly. A punti anche i 'vecchietti' Alonso e Vettel.
ORDINE D'ARRIVO
Max Verstappen | Red Bull | 1 |
Sergio Perez | Red Bull | +21:021 |
George Russell | Mercedes | +24:265 |
Lewis Hamilton | Mercedes | +25:625 |
Pierre Gasly | Alpha Tauri | +5:358 |
Sebastian Vettel | Aston Martin | +6:865 |
Fernando Alonso | Alpine | +4:519 |
Daniel Ricciardo | McLaren | +3:730 |
Lando Norris | McLaren | +0:521 |
Esteban Ocon | Alpine | +15:153 |
FERRARI, ALLARME AFFIDABILITA'
Ciò che non era emerso nelle prime uscite stagionali, è drammaticamente venuto a galla coi primi caldi: la Ferrari ha grossi problemi in termini di affidabilità. A Baku è stata costretta a ritirare due macchine nei primi 20 giri, e Charles Leclerc si è visto per la seconda volta in tre gare il turbo andare a fuoco quando era in testa. Per di più Carlos Sainz ha avuto un inedito problema all'idraulica ed al sistema frenante, e l'Alfa Romeo di Zhou e la Haas di Magnussen, entrambe motorizzate con la power unit di Maranello, sono state a loro volta costrette al ritiro.
Tutto materiale su cui lavorare a testa china in fabbrica, perché la stagione è lunga ma le occasioni perse iniziano ad essere troppe, le prossime gare saranno sempre più calde e le penalità sono dietro l'angolo. I problemi che nelle prime tre uscite sembravano riguardare soprattutto Red Bull e Alpha Tauri, ora sembrano passati tutti sulle spalle del team di Binotto. Un quadro decisamente preoccupante, col Gp del Canada che incombe fra soli sette giorni.
MOMENTI CHIAVE
Partenza - Le Red Bull scattano leggermente meglio della Ferrari di Leclerc, che blocca leggermente l'anteriore sinistra in staccata di curva 1 ma non può contenere l'attacco all'interno di Sergio Perez, che conquista subito il comando.
Giro 9/51 - Carlos Sainz, in 4^ posizione, deve parcheggiare la sua Ferrari per un problema idraulico. In regime di virtual safety car, Leclerc prova la mossa del pit stop per difendere la posizione dall'arrembante Verstappen.
Giro 13/51 - Vettel attacca all'esterno Ocon in curva 3, ma va lungo nella via di fuga. Prodigiosa la manovra con cui il tedesco gira subito la macchina, ancora in movimento, e riprende la pista perdendo pochissimi secondi.
Giro 15/51 - Perez inizia a soffrire il degrado delle gomme, Verstappen lo aggancia e lo supera col box Red Bull che 'invita' il messicano a non resistere.
Giro 19/51 - Dopo lo stop di Perez si ferma anche Verstappen. Leclerc torna al comando con oltre 13" sulle Red Bull e otto giri in più sulle gomme.
Giro 21/51 - La Ferrari di Charles Leclerc rompe il motore in rettilineo e si ritira col retrotreno fumante, via libera per le Red Bull.
Giro 34/51 - Doppia sosta in casa Red Bull per gestire senza affanni il finale di gara. Stessa scelta per George Russell, sfruttando la VSC per il ritiro di Magnussen. Verstappen e Perez restano davanti.
Giro 44/51 - Hamilton attacca e supera Gasly nella staccata di curva 3, dopo il rettilineo opposto a quello principale. Lewis sale in 4^ posizione alle spalle del compagno Russell.
I TOP
Max Verstappen (Red Bull) - Leggermente in ombra in qualifica, fa tutto quello che deve in gara: dall'avvio prudente fino a trovare un ritmo superiore a quello del compagno, indipendentemente dalla indicazioni del muretto box. Vittoria pesante che lo fa volare in classifica.
George Russell (Mercedes) - Ormai sta diventando una presenza abituale sul podio, cosa per nulla scontata nell'anno del debutto sulla macchina da cui Hamilton scende con la schiena a pezzi. Praticamente perfetto.
Sebastian Vettel (Aston Martin) - Chiude 6° nonostante un dritto nel momento in cui attaccava Ocon, neutralizzato con una manovra da fuoriclasse che gli ha permesso di perdere pochissimi secondi. Piazzamento e prestazione di grande spessore.
I FLOP
Mick Schumacher (Haas) - Quanto meno il compagno Magnussen ci prova, piazzando anche un paio di sorpassi in gara prima del ritiro. Il giovane Mick non offre invece segni di vita nè in qualifica, dove è ultimo, né in gara, dove si mette dietro il solo, disastroso, Latifi.
Lance Stroll (Aston Martin) - Se in Q1 era riuscito a sbattere due volte in un giro e mezzo, condannandosi alle retrovie, in gara c'era margine per lavorare sulla strategia e recuperare. Ma non si è mai mosso dalle sabbie mobili dell'ultima cinquina. Impalpabile.
Valtteri Bottas (Alfa Romeo) - E' il primo week end in cui perde dal compagno Zhou, e non riesce a tenere l'Alfa Romeo in zona punti. Passaggio a vuoto.
LA STATISTICA
Siamo appena ad un terzo di stagione, ma il week end dell'Azerbaijan lascia in eredità alle due classifiche uno scossone pesante: la Red Bull va a +80 punti in quella Costruttori, Verstappen mette 34 lunghezze fra sé e Leclerc in quella Piloti. E il campione del Mondo in carica, che non aveva mai vinto a Baku, è il sesto vincitore diverso in sei edizioni del Gp azero.
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