Le pagelle di Baku: Piastri perfetto, Leclerc beffato, Verstappen stecca

F1 - L'australiano torna a vincere battendo Charles Leclerc e la Ferrari. Perez e Sainz si autoeliminano nella bagarre finale e regalano il podio a Russell. Verstappen limita ancora una volta i danni ma il weekend è da dimenticare.

Leclerc: "Le McLaren erano più forti ma c'è una cosa che non rifarei..."

Video credit: SNTV

Grande vittoria di Oscar Piastri su McLaren nel Gp dell'Azerbaijan a Baku. Il team di Woking conquista così anche la leadership nella classifica Costruttori. Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al Gran Premio andato in archivio.
OSCAR PIASTRI (McLAREN) 1° classificato: voto 10 - Il mondo aspetta Lando Norris per vedere riaprirsi la corsa al titolo, e invece la McLaren è sempre più Oscar Piastri, che vince il Gp d'Azerbaijan con una gara al limite della perfezione. Cifra tecnica e solidità mentale sembrano farne il leader tecnico della squadra a dispetto della classifica. Pare che il contratto lo protegga dal ruolo di seconda guida, il talento lo giustifica. Sa di avere una chance con Leclerc sul dritto, e lo passa con una sontuosa staccata da equilibrista. Poi difende a centro pista per il resto della gara rivelando una maestria dissonante con la giovane età. Prodigio.
CHARLES LECLERC (FERRARI) 2° classificato: voto 7,5 - Sfatato Montecarlo, sembra Ora Baku il circuito maledetto per Charles, a quota quattro pole positions e zero vittorie sul tracciato azero. Qualifica sontuosa, prima parte di gara autorevole su gomme medie, ma dopo il pit stop paga lo scotto della mancata simulazione di gara su gomme hard e la maggiore efficienza aerodinamica della McLaren, mai realmente attaccabile sul dritto. Forse non reputa decisivo l'ardito attacco dell'avversario, ne viene sorpreso e probabilmente non difende con la necessaria durezza. In realtà finisce poi per pagare il lungo inseguimento a Piastri anche sulle gomme, che lo mollano nel finale quando deve difendersi - qui sì con una grande staccata - dall'attacco di Perez in curva 1. Difesa decisiva per il podio, visto il successivo incidente tra il messicano e Sainz.
GEORGE RUSSELL (MERCEDES) 3° classificato: 7 - Podio calato dal cielo, ma week end inappuntabile, dalla qualifica meglio di Hamilton a una gara di gestione della posizione che lo tiene comunque davanti a Verstappen.
LANDO NORRIS (McLAREN) 4° classificato: voto 5,5 - Vero che l'episodio della bandiera gialla in qualifica è più sfortuna che demerito. Ma in una situazione di classifica come quella dell'inglese, dove non si può più lasciare nulla per strada, non ci si presenta con l'acqua alla gola al secondo tentativo in Q1. E con un po' più di malizia si sarebbe potuta gestire meglio anche la situazione incriminata. Poi la rimonta in gara è autorevole, col merito aggiuntivo di uno stint molto lungo su gomme dure, e il sorpasso finale su Verstappen è una piccola soddisfazione. Ma l'olandese resta lontano e quelli dietro si avvicinano, a partire dallo scomodissimo Piastri. Altro week end alle ortiche.
MAX VERSTAPPEN (RED BULL) 5° classificato: voto 4,5 - Questa volta Max stecca decisamente, dalle qualifiche al passo gara proprio mentre l'altra Red Bull di Sergio Perez se la gioca con Piastri e Leclerc. Lamenta mancanza di mordente sull'anteriore e saltellamenti sul posteriore, il sottosterzo lo manda fin da venerdì in una crisi da cui non esce fino alla bandiera a scacchi. Buon per lui che la sua leadership in classifica ne esce una volta di più rinsaldata.
FERNANDO ALONSO (ASTON MARTIN) 6° classificato: voto 7 - Lotta per tutto il week end con una macchina che scivola ovunque, e la porta al traguardo immediatamente alle spalle dei top team con gestione e condotta di gara senza sbavature. Mentre attende la svolta Newey, fa il suo per il presente dell'Aston Martin.
ALEXANDER ALBON (WILLIAMS) 7° classificato: voto 7 - Sul dritto di Baku la Williams va forte e Albon va ancora una volta a punti, abitudine consolidata quando la macchina ha il potenziale per il Q3. Peccato la centrifuga Red Bull lo abbia bruciato a suo tempo, un grande futuro alle spalle.
FRANCO COLAPINTO (WILLIAMS) 8° classificato: voto 8 - Il ragazzo c'è. Se Monza poteva non essere troppo sincera per valutare un esordio, a Baku il rookie è andato forte per tutto il week end senza mai sfigurare rispetto ad Albon, per nulla scontato. Serviranno conferme, ma questi primi punti argentini dai tempi di Carlos Reutemann, su una pista complicata per tanti motivi, sono un grande risultato. Chapeau.
LEWIS HAMILTON (MERCEDES) 9° classificato: voto 4,5 - Nel cono d'ombra dell'anonimato insieme a Verstappen. Dietro Russell il qualifica, parte dalla pit lane con motore nuovo ma si pianta alle spalle di Haas e Williams, riuscendo infine a scavalcare solo le prime. Senza il botto davanti, sarebbe rimasto fuori dai punti.
OLIVER BEARMAN (HAAS) 10° classificato: voto 7,5 - Lui la Formula 1, con la Ferrari, l'aveva già vissuta in Arabia Saudita. Qui ha dato conferma di averne facoltà, battendo l'esperto Hulkenberg in qualifica e riuscendo a strappare l'ultimo punto disponibile. Gagliardo.
SERGIO PEREZ (RED BULL) nc: voto 5 - Per una volta che era riuscito a mettere in ombra Verstappen, con una qualifica in seconda fila e una gara sempre in scia a Piastri e Leclerc, butta via tutto con l'incidente finale con Sainz in cui la sua evidente parte di responsabilità è quella di non avere sfruttato lo spazio che aveva a sinistra, mentre lo spagnolo aveva molto meno margine di manovra. E addio podio.
CARLOS SAINZ (FERRARI) nc: voto 5 - L'errore di Sainz, invece, è stato quello di avere troppa fretta nel momento in cui ha provato ad affiancare Leclerc dopo il sorpasso su Perez. Lì ha scoperto il fianco al messicano creando le condizioni per il successivo, fatale contatto. Avrebbe potuto mettersi in coda al compagno, in crisi di gomme, e superarlo poco dopo, il secondo posto sarebbe stato suo.
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Sainz: "Incidente con Perez? Non ho fatto niente da male, ci siamo toccati"

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