Fernando Alonso infinito, sul podio a 41 anni in F1: numeri e record di un campione che non smette di stupire

Se la Red Bull ha dominato come da pronostico il GP del Bahrain con una doppietta che ha visto trionfare il campione in carica Max Verstappen, la palma di "MVP" della gara inaugurale del Mondiale di Formula 1 va senza dubbio a Fernando Alonso, che a 41 anni e 7 mesi torna sul podio facendo sognare in grande l'Aston Martin - rivelazione di questo primo scorcio di 2023 - già ad inizio stagione. Gara entusiasmante del pluricampione del mondo spagnolo, unico capace di infiammare la corsa a suon di sorpassi, rimontando dalla settima alla terza posizione mettendo in mostra una serie di manovre capolavoro: ennesima dimostrazione che quando si trova in perfetto feeling con la macchina sa rivelarsi ancora uno dei più forti piloti del Circus, a dispetto dell'età.

Di esempi di longevità se ne sono visti nella storia della Formula 1 - d'altronde Alonso è "solo" il 19° pilota più anziano a salire sul podio, anche se non si celebrava un "over 40" sul podio dai tempi di Nigel Mansell - ma difficilmente si è assistito ad un pilota competitivo così tanto a lungo e sfidando una generazione così diversa. Risale a 20 anni prima in Malesia il primo dei 99 bridisi nel Circus in carriera dell'asturiano, un'era geologica fa nella relatività del tempo della Formula 1. Basti pensare che nel marzo 2003 l'attuale campione del mondo, con cui ha festeggiato insieme sul podio a Sakhir, doveva ancora compiere sei anni, così come buona parte degli attuali protagonisti del campionato probabilmente non ha nemmeno memoria di quel giorno. Un primato - quello del maggior periodo tra il primo e l'ultimo podio - che attualmente appartiene ancora a Michael Schumacher per una manciata di mesi, ma destinato a cadere nel corso della stagione se il rendimento dell'Aston Martin dovesse proseguire con costanza.

Nonostante un periodo di distanza dal Circus, Fernando Alonso è il pilotà più esperto nella storia della Formula 1, vantando il record di Gran Premi disputati: un tassametro in continuo aggiornamento e che in Bahrain segna quota 357. Inaugura così la 20ª stagione della carriera nel campionato automobilistico più popolare (primato assoluto) portando sul podio l'Aston Martin per la seconda volta nella storia: soltanto Vettel ci era riuscito nei precedenti 49 GP disputati dalla scuderia britannica (Baku 2021).

A caratterizzare la sua infinita carriera in Formula 1 anche i numerosi colori che ha vestito sin dal debutto in Minardi nel 2001. Nando torna sul podio dal GP del Qatar 2021 - al tempo alla guida dell'Alpine - e lo fa con il quinto costruttore diverso: più di lui solamente Stirling Moss e John Surtees.

Un campione eterno che non vorrà assolutamente fermarsi qui, proprio ora che sembra aver appena ritrovato la propria dimensione: c'è fame di alzare l'asticella e interrompere quel lunghissimo digiuno alla casella vittorie e pole position che prosegue dai tempi in Ferrari (rispettivamente da Spagna 2013 e Germania 2012). Nessuno ci è riuscito a dieci anni di distanza dall'ultima volta, ma già nel primo Gran Premio della stagione Alonso e l'Aston Martin hanno insegnato a tutti che la parola impossibile non esiste nei loro vocabolari.