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F1, GP Belgio: poker Hamilton, la Ferrari tocca il fondo: le pagelle

Paolo Sala

Aggiornato 30/08/2020 alle 19:33 GMT+2

I voti del Gp del Belgio a Spa. Lewis Hamilton straccia ancora una volta Bottas, Verstappen resta l'unico a vedere le Mercedes, ma il grande protagonista di giornata è l'australiano della Renault. Leclerc dà spettacolo poi crolla, la Ferrari è al punto più basso.

Charles Leclerc (Ferrari) - GP of Belgium 2020

Credit Foto Getty Images

Lewis Hamilton (Mercedes) 1° classificato: 8
Ormai gli si chiede solo di mettere del valore aggiunto, e lui lo fa quando deve. Mezzo secondo al compagno in qualifica, perfetto nella ripartenza da Safety Car, inavvicinabile sui 44 giri fra le Ardenne. Quarto successo sul circuito più bello e tecnico della F1. Macina record.

Max Verstappen (Red Bull Honda) 3° classificato: 8
Resta l'unico in grado di tenere a portata di vista le astronavi Mercedes. Attende come manna dal cielo il divieto, da Monza, del 'party mode' che tanto rende alle frecce nere in qualifica e nei giri decisivi. Vederlo poter sfidare, almeno a tratti, Lewis Hamilton, sarebbe l'unico modo per tenere in piedi l'interesse per la F1 da qui al 2022. Leone in gabbia.
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Daniel Ricciardo (Renault) 4° classificato: 9
Dove serve il manico, Spa, e laddove la Renault riesce finalmente a centrare un setup che le permetta di esprimersi al meglio, Daniel torna fra i primi da grande protagonista, con la ciliegina del giro più veloce agguantato nel finale. Tosto e consistente come ai tempi della Red Bull, e con la meritata prospettiva di una McLaren motorizzata Mercedes. Redivivo.

Alexander Albon (Red Bull-Honda) 6° classificato: 5
Che Verstappen dia uno straordinario valore aggiunto alla Red Bull è pacifico, ma che l'anglo-asiatico non riesca quasi mai a togliersi dal gruppone certifica un deficit prestazionale che ha già del resto stancato Helmut Marko. O Max è un extra terrestre, o Albon non riesce ad estrarre il 100% dalla Red Bull. Ormai viene pure utilizzato come cavia da laboratorio, vedi gomma gialla nel secondo stint di Spa. Futuro segnato.

Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) 8° classificato: 7
A proposito di Helmut Marko e la Red Bull, il francese sembra essersi riguadagnato la fiducia dell'austriaco, e potrebbe tornare ad affiancare Verstappen dal 2021. Impresa non facile viste le dinamiche ustionanti interne alla casa madre. Gran gara anche a Spa, con l'azzardo della gomma bianca in griglia e la rimonta imposta dalla mancata sosta in regime di Safety Car. Maturato.
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Sebastian Vettel e Charles Leclerc

Credit Foto Getty Images

Charles Leclerc (Ferrari) 14° classificato: 7
Inutile parlare della gara e del piazzamento. I primi due giri sono stati l'unico momento in cui ha potuto metterci del suo, e ha dato spettacolo. Tutto poteva immaginare, non di andare peggio della sua ex Alfa Sauber al secondo anno in Ferrari.

Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo Sauber) non classificato: 4
Va bene che aveva saltato l'intera sessione del venerdì mattina e che fino a quel momento era ancora una volta davanti a Raikkonen, ma quella zona del circuito belga non gli va proprio giù. L'anno scorso uscì all'ultimo giro, quest'anno rischia di farsi male lui e di far male a Russell. Ripetizioni al simulatore.


Carlos Sainz (McLaren-Renault) non classificato: sv
Non riesce nemmeno a schierarsi in griglia per un problema ad uno scarico, mettendo in archivio il quarto ritiro su sei edizioni del Gp del Belgio, gara maledetta. Per di più con la sua prossima Ferrari che dà i brividi e la sua futura ex, la McLaren, che con motore Mercedes potrebbe essere realisticamente la terza forza nel 2021. Periodaccio.
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Team Ferrari: 0
A Spa si è toccato davvero il fondo. Possibile, se non probabile, che il week end sia stato peggiore del dovuto per non aver centrato il set up, ma la figuraccia di una rossa che lotta sul fondo coi clienti che motorizza non ammette ulteriori alibi. Ed è drammatico vedere come un progetto nato male non solo non migliori, ma stia addirittura regredendo. Mancano i cavalli del motore, manca grip, manca tutto. E rischiano di venire a mancare anche i soldi, se non si tiene la barra dritta sul Costruttori. Pensare al 2022 con un occhio al 2021 e 'sacrificare' in un certo senso la stagione in corso può avere un senso, ma il dovere di presentare una macchina dignitosa non concede deroghe.
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