Formula 1, GP Montreal - Ferrari, indagini chiuse: rottura indiretta per la power unit di Leclerc

La Scuderia di Maranello ha ufficializzato la rottura del 6 cilindri numero 2 di Charles Leclerc che ha chiuso con un 0 l'ultimo GP dell'Azerbaijan, permettendo così a Verstappen e a Pérez di fare un mini allungo in classifica. Dalle indagini effettuate dai motoristi guidati dall'ingegnere Enrico Gualtieri (Head of Power Unit), è emerso un potenziale collegamento con il ritiro di Leclerc in Spagna. La fumata al giro 20, infatti, potrebbe avere delle implicazioni con quanto accaduto sul circuito di Barcellona e, quindi, si tratterebbe di una rottura indiretta. E adesso? Ora Leclerc, per il GP di Montréal, definito non decisivo da Binotto, disporrà di un nuovo 066/7 e, assicurano in Ferrari, non dovrebbero esserci problemi legati all'affidabilità. Da capire, però, se si dovrà sostituire anche il turbo alla monoposto del monegasco [il quarto della stagione], cosa che porterebbe ad una penalità in griglia di 10 posizioni. Il sistema di sovralimentazione si è salvato?

A Barcellona, infatti, la monoposto di Leclerc ebbe delle problematiche legate alla MGU-H e al turbo. La turbina, che può girare fino ad un massimo di 125 mila giri, quando ha un cedimento può provocare danni importanti come vibrazioni e rotture anche nella girante. Dunque, il motore endotermico 2 potrebbe aver aspirato micro parti metalliche sfociando nella rottura in quel di Baku. Tutto collegato però da quanto accaduto al GP di Spagna. E a Montecarlo? In quel GP, Leclerc aveva una monoposto con montata l'unità 1 e il propulsore usato in Catalunya è tornato 'operativo' solo nelle qualifiche del GP dell'Azerbaijan.

L'ultima valutazione riguardo proprio al turbo. Se il sistema di sovralimentazione sarà da sostituire, questo comporterebbe una penalizzazione in griglia di 10 posizioni per Leclerc. Al momento, però, c'è ottimismo in casa Ferrari. Il sistema sarà testato, ma non è emersa una necessità di sostituirlo.