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F1, GP d'Olanda: Carlos Sainz, il disastro al pit-stop è colpa di una chiamata tardiva del muretto Ferrari

DaOAsport

Pubblicato 06/09/2022 alle 15:12 GMT+2

F1, GP D'OLANDA 2022 - La gomma mancante al pit-stop di Carlos Sainz non è dovuta a un problema della crew dei meccanici, ma alla chiamata tardiva del muretto box della Ferrari: ecco la ricostruzione dell'accaduto secondo quanto riportato da Mortosport.com.

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Uno degli highlights in negativo della Ferrari al termine del Gran Premio di Olanda è stato senza dubbio il disastroso cambio gomme di Carlos Sainz. Al momento del suo primo pit-stop al giro numero 14, infatti, lo spagnolo è stato spettatore involontario di un momento nel quale il box della scuderia di Maranello appariva nel caos più totale. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che hanno scatenato polemiche vibranti.
Proviamo a fare il punto della situazione di quanto successo a Zandvoort. I 12.7 secondi che sono stati necessari per il cambio gomme di Carlos Sainz hanno un solo colpevole, come spiega Motorsport.com, ovvero la chiamata del muretto troppo tardiva. Andiamo a spiegare cos’è successo esattamente all’esterno del box Ferrari.
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Il pit-stop maledetto di Carlos Sainz nel GP di Olanda 2022

Credit Foto From Official Website

La pit-lane ed i box di Zandvoort, com’è ben noto, sono particolarmente angusti e le gomme erano posizionate molto avanti nel garage. I meccanici, quindi, dovevano uscire per poi andare a posizionarsi ciascuno al proprio angolo. A causa della chiamata tardiva, il meccanico dell’anteriore sinistra, a quel punto, è uscito per primo, seguito dagli altri due colleghi della anteriore e posteriore destra, mentre il quarto è rimasto bloccato, dal momento che la vettura era arrivata troppo in fretta rispetto al solito. Il meccanico della posteriore sinistra, di conseguenza, non poteva passare dalla fast lane (perché in quel caso sarebbe subito scattata una sanzione pesante), per cui non aveva altra scelta che tornare nel box e uscire dal garage accanto.
In poche parole, quindi, il meccanico ha saputo reagire in maniera brillante ad una situazione assurda, cercando la soluzione migliore per far ripartire la rossa. La colpa, come è stato dimostrato, non era quindi della crew dei meccanici, ma della chiamata del muretto esageratamente tardiva. Riassumendo l’errore rimane, ma il meccanico non deve finire sul banco degli imputati.
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