Pauroso incidente per Mick Schumacher nelle qualifiche in Arabia Saudita: contro il muro a 247 km/h. Pilota cosciente

Le qualifiche del GP di Arabia Saudita hanno vissuto attimi di apprensione per l’incidente occorso a poco meno di 5 minuti dalla conclusione della Q2 per un tremendo incidente occorso a Mick Schumacher, pilota della Haas.

Il 23enne driver tedesco, figlio del leggendario sette volte campione del mondo Michael, è andato a sbattere ad oltre 220 km/h contro i muri, in quel punto parecchio vicini al tracciato, posti fra la curva 11 e 12. Violentissimo il testacoda e l’impatto contro le barriere, e macchina distrutta.

Schumacher è uscito dalla monoposto divelta grazie all'aiuto dei soccorritori, che lo hanno portato al centro di controllo medico con un’ambulanza. Per fortuna a confermare dopo pochissimi drammatici istanti, le buone condizioni del pilota tedesco ci ha pensato un tweet della stessa Haas, che ha confermato come il driver fosse cosciente e in contatto costante con un uomo del team.

Seduta sospesa per oltre un’ora per togliere i detriti della macchina e ripristinare la sicurezza dalla pista, mentre con il passare dei minuti pervengono sempre più notizie confortanti sulle condizioni di Mick Schumacher, che nel devastante impatto non ha accusato ferite esterne e, cosa più rassicurante, non ha mai perso conoscenza. Mick – come ha informato anche il team principal della Haas Guenther Steiner – ha parlato con la madre Corinna, tranquillizzandola per le sue condizioni fisiche, e solo dopo un lungo conciliabolo ha accettato di salire sull’elicottero per svolgere tutti gli esami e TAC del caso. Nonostante Schumacher non abbia riportato danni seri nell'impatto, la Haas e il pilota hanno convenuto di non prendersi inutili rischio e il driver tedesco non prenderà parte al GP in programma domenica sera (semaforo verde alle ore 19:00 italiane).

“Ho parlato con la mamma di Mick per rincuorarla, lui sta bene e non ha ferite esterne, va in ospedale per dei raggi ma è cosciente e parla normalmente - ha dichiarato il team principal della Haas, Guenther Steiner ai microfoni di Sky - Siamo stati fortunati. All’inizio non riuscivamo a parlare con lui perché nell’impatto tutto il sistema radio è andato distrutto, però i medici intervenuti ci hanno subito detto che era cosciente. Poi mi spiegavano che non voleva andare in ospedale, ma ha parlato con la mamma e si è convinto. Tornare in pista? Non so quando, non c’è fretta”.